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Gaudì a Barcellona: riapre Casa Vicens

Il primo progetto concepito dall’estro dell’architetto catalano

Casa Vicens, considerata la prima opera importante di Gaudì a Barcellona, sarà aperta al pubblico nell’autunno 2017

Casa Vicens rappresenta oggi il primo progetto concepito dall’estro dell’architetto catalano, e uno dei pochi realmente completati  secondo le volontà e i dettami di una grande mente appena più acerba di quella che concepì la sinfonia a colori della Sagrada Familia.

Casa Vicens, costruita fra 1883 e 1885, fu realizzata come seconda residenza di Manuel Vicens i Montaner.Casa Vicens

Gaud¡ aveva 31 anni e il progetto architettonico rivela già il talento e libertà creativa che l’artista dimostrerà durante tutta la sua carriera. Casa Vicens si trova nel quartiere di Gràcia in Carrer de les Carolines e nel 2005 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, diventando l’ottavo edificio a Barcellona con quest’importante riconoscimento.

Per gli esperti si tratta di un’opera che anticipa, nelle forme e nell’uso dei materiali, il Modernismo catalano.

Gaudì trova ispirazione nelle tradizioni costruttive catalane, per poi realizzarne delle interpretazioni personali e inaspettate utilizzando tecniche, elementi decorativi e simbolici particolari. La decorazione esterna è in stile ispano-islamico, il cosidetto “mudéjar”, dove il mattone è accostato a piastrelle in ceramica disposte in forma geometrica, che ricoprono tutto l’edificio. Gli “azulejos” di diversi colori, dove predomina il verde e il giallo, furono disegnati da Gaudì seguendo come modello le rose d’India che crescevano nella tenuta. Dal punto di vista architettonico, colpiscono la costruzione di torri e camini che riprendono uno stile gotico rivisitato e originale. All’interno, sono presenti travi in legno policromo con motivi floreali, pitture murali e lavori di ebanisteria, e infine, spazi interni e mobili curati e pensati con originalità e suntuosità da Gaudì.Casa Vicens

Due curiosità

Un tempo Casa Vicens era circondata da un rigoglioso giardino, importante fonte di ispirazione per Gaudì che vi costruì una grande fontana di mattoni con arco parabolico, oggi purtroppo demolita, e lo scenografico cancello in ferro che la circonda non fu disegnato dal maestro, bensì da Llorenç Matamala, noto scultore catalano dell’epoca.

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Giornalista di lungo corso ha lavorato all’interno di alcune case editrici quali la Mondadori, Rusconi Editore e f.lli Fabbri Editore. Successivamente, per diversi anni ha operato nel campo della musica come responsabile della promozione e del marketing per le più importanti major discografiche. Attualmente collabora anche con il mensile cartaceo Caravan e Camper e per altre testate online di viaggio, bellezza ed enogastronomia.