Romanov
Life gallery,  News

Romanov ieri e oggi: il mito di una stirpe che non muore

un foulard in occasione del 100° anniversario

Romanov ieri e oggi: dalla Liguria di Ponente un libro e un foulard in occasione del 100° anniversario dalla tragica fine della dinastia

Romanov

Raffaella Ranise non è solo una grande appassionata lettrice, ma anche autrice piacevole e rigorosa di saggi che trattano temi piuttosto austeri, ma si lasciano leggere come accattivanti racconti.  Dopo l’esordio nel 2009 con il libro per bambini ‘Fabienne’, infatti, nel 2013 Ranise pubblica ‘Rita Levi Montalcini: aggiungere vita ai giorni’, curato insieme con Giuseppina Tripodi e del 2016 è il suo ‘Noi un punto nell’universo. Storia semplice dell’astronomia’, con la collaborazione di Francesca Matteucci.

È dello scorso mese di luglio 2018, invece, l’uscita della sua ultima fatica letteraria ‘I Romanov. Storia di una dinastia fra luci e ombre’, edita da Marsilio e ‘vestita’ con una floreale ed elegante copertina sulla quale è stato riprodotto il foulard Romanov che la Maison Daphné di Sanremo ha dedicato proprio al celebre casato nobiliare russo. Una pubblicazione che, non casualmente, ha coinciso esattamente con il centenario dall’esecuzione degli ultimi Romanov!

Il saggio, con una documentazione accurata e una scrittura semplice e lineare, conduce i lettori nel mondo favoloso e altrettanto misterioso di questa stirpe fin dalle sue più lontane radici. Enorme merito della Ranise in questo libro è proprio quello di raccontare la ‘storia’ dei Romanov dal suo inizio, quando spesso e volentieri è conosciuta quasi esclusivamente per la tragica fine degli ultimi rappresentanti della famiglia, atrocemente giustiziati nel luglio del 1918. Ranise parte dunque a raccontare la Russia dal IX secolo per arrivare al 1613, anno d’incoronazione dello zar Michele I, iniziale rappresentante della dinastia Romanov alla guida del grande paese: da questo momento il saggio conduce il lettore attraverso l’intero periodo storico dominato dai Romanov.Romanov

Congiure, lotte di sangue, esìli, ma anche anni di grandi riforme e progressi, in particolare nel corso dei regni di Pietro il Grande, Elisabetta I e Caterina la Grande. Molte le curiosità che gli appassionati di storia in generale e di quella russa, in particolare, potranno scoprire in questo libro; l’autrice, infatti, si è attentamente e lungamente documentata con un lavoro di ricerca meticoloso e la lettura di libri antichi e dimenticati in cui ha riscoperto tutti gli intrighi e i misteri della Russia zarista.

Un bel mondo (forse più per i nobili che per la gente del popolo…) che non c’è più, ma che nel volume della Ranise riemerge con forza e prepotenza per narrare vicende lontane, ma spesso molto simili a quelle che ancora accadono nel mondo odierno, ahimè, come sempre la storia non insegna nulla. Il consiglio di lettura è non solo, come già detto, per l’interesse storico, ma anche per il piacere di scoprire la bellezza di un ricco e interessante saggio dalla ‘leggerezza’ di un romanzo!

Per chi volesse poi immergersi nello spirito del tempo consigliamo un viaggio a Sanremo dove, oltre alla celebre Chiesa Russa, all’interno del Museo della Moda e del Profumo Daphné troverà tra le meravigliose vesti d’epoca raccolte pazientemente nel corso degli anni, anche la collezione di abiti e profumi più ricca e significativa legata alla Russia: molti di questi in ottimo stato appartennero alla principessa Oboleskaya, dama di corte dell’imperatrice Maria Aleksandrovna sposa dello Zar Alexandro II di Russia che, per motivi di salute, nel 1774, soggiornò a Sanremo.

Romanov

Daphné, creatrice della nota griffe alla quale ha dato il suo nome, oltre che essere un’abile sarta e un’eccellente stilista creativa, oramai oltre mezzo secolo fa, fondò l’atelier di Alta Moda che, con impegno, costanza e abnegazione, ha ottenuto e conservato il marchio Haute Couture, abbigliando i membri dell’aristocrazia del Vecchio e Nuovo mondo.

Il Museo Daphné della Moda e del Profumo si affaccia su Via Matteotti, a pochi passi dal Casinò e dal Teatro Ariston è ha sede in un palazzo del 1200, le cui fondamenta risalgono al periodo romano. Nel XIX secolo appartenne ai duchi di Galliera e ora, nelle sue sale sono raccolte collezioni uniche; oltre duemila oggetti, fra cui i più rari sono del XVIII secolo: un mondo tutto da scoprire…

E dopo averlo visitato, non potrete resistere alla tentazione di portarvi a casa un pezzo di storia dei Romanov, con il magnifico foulard a loro dedicato, immagine-copertina del libro di Raffaella Ranise: buona lettura e buona visita!