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Tra Bric e Foss, 100 emozioni sui pedali con Piemontebike

Pedalare sulle colline del Monferrato- Patrimonio Unesco

percorsi geomappati, 4300 km attraverso 5 siti Unesco, 355 comuni, 17 parchi e riserve, 136 tra Dop, Dogc e Igp, 200 strutture ricettive a misura di biker…E poi pievi castelli e borghi. Con Piemontebike, un  portale per risposte a misura di tutti i pedali in cinque terre del Piemonte.

Pedalare sulle colline del Monferrato- Patrimonio Unesco tra filari, infernot e cantine storiche? Sui bricchi delle Langhe e tra i castelli di Barolo? Sulle antiche vie astigiane dei pellegrini medioevali di pieve in pieve? Sulle vie del sale tra Alpi e mare? Sulle strade dei Campionissimi tra Castellania e Oropa?pedali-Piemontebike

Orientarsi e scegliere si può: non importa se si è allenatissimi o biker della domenica, da soli, in famiglia o in gruppo…quale che sia la voglia di pedalare, ognuno trova la proposta giusta in Piemontebike.eu, il portale realizzato in sinergia con la Regione Piemonte e, oggi, ancora più ricco perché ora si estende a ben cinque territori tutti da scoprire: le Langhe e il Roero, l’Alessandrino (col Monferrato) e Astigiano (con Monferrato e Langa astigiana), il Cuneese e il Biellese. 

Paesaggi con tratti talora comuni, talora molto caratterizzati che ne fanno un unicum: dalla pianura lungo i fiumi, alle colline – ora morbide – ora più aspre, alle Alpi, andando, come dicono i piemontesi, tra bric e foss. Ognuno con le proprie eccellenze, ma accomunati da scorci straordinari, ancora più belli se vissuti dalla sella di una bicicletta.

Qui c’è tutto quel che serve per organizzarsi: informazioni turistiche, strutture con servizi dedicati, punti noleggio e assistenza. Ma soprattutto, itinerari circostanziati per difficoltà, lunghezza, pendenza, caratteristiche tecniche e paesaggistiche. Ce n’è per tutti i gusti, per tutti i tipi di bici e per ogni tipo di biker, sia su strada che su sterrati. Una proposta turistica, che sia short break o soggiorno, in un paesaggio mozzafiato, fra arte e sapori, con il piacere del movimento su due ruote alla portata di tutti, esperti e non, e modulabile a seconda della durata: tanto, c’è l’accoglienza tutta dedicata al turista in bici delle strutture di Piemontebike. Orientarsi nella scelta è semplice. I percorsi sono individuabili o in base alla area geografica o per temi o in base alla tipologia di bici.

Tra le 100 opportunità, ecco qualche “chicca”, per il valore storico dei luoghi o per la alta emozionalità dei paesaggi, ma davvero… già solo navigare nel portale per scoprirli tutti, è la prima fase del viaggio.

Montate in sella…..

I Percorsi “Iconici”- La Castellania – Oropa. Un itinerario per chi ama la bicicletta e i suoi campioni ma da affrontare non necessariamente a ritmo da campioni, che parte da Acqui Terme e giunge al Santuario di Oropa, passando per il Monferrato e per Castellania – paese natale di Serse e Fausto Coppi – ripercorrendo le strade del Giro d’Italia della edizione numero 100 che al Campionissimo e a Marco Pantani ha dedicato una tappa speciale. Qui la strada si impenna di emozioni con la mitica salita di Oropa affrontata nel finale anche nella tappa del Giro d’Italia 2017 (la Castellania Oropa/Biella), tratto che tutti conoscono come “la salita Pantani”. Per un’impresa del 1999 che ha fatto la storia del ciclismo, indissolubilmente legata al Pirata: emozioni pedalano dunque da Biella ad Oropa, sito Unesco, percorrendo l‘Oasi Zegna, lo straordinario parco naturale ad accesso libero delle Alpi Biellesi dove famiglie, bambini e sportivi possono praticare attività nella natura.pedali-Piemontebike

E ancora, “Tra i Castelli del Barolo”(Bra e Langhe), su un percorso che tocca ben due siti Unesco: Barolo e il castello di Grinzane Cavour, passando dal famosissimo borgo di La Morra, toccando Monforte d’Alba, comune bandiera arancione del Touring Club, Dogliani e Serravalle Langhe sino a Serralunga d’Alba. Sulle tracce invece della storia ecco “Le strade dei Pellegrini “(Astigiano). Da Asti a Albugnano l’itinerario segue l’antico tracciato dei sentieri che costituivano nel medioevo una delle tanti varianti della Via Francigena e si snoda tra luoghi di grande interesse naturalistico come il Parco di Valle Andona, Valle Botto e l’area dei Gorghi di Monale, le splendide chiese romaniche (San Nicolao a Settime, San Secondo di Cortazzone e San Giorgio di Bagnasco a Montafia) per giungere a Capriglio e percorrere i luoghi dell’infanzia di Don Bosco e Domenico Savio a Morialdo fino alla borgata Becchi per salire verso Albugnano da Castelnuovo Don Bosco e poi arrivare alla Canonica di Santa Maria di Vezzolano”.

Niente è paragonabile al semplice piacere di un giro in bicicletta. (John Fitzgerald Kennedy)