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A Chiusa in Alto Adige: per una vacanza a tutto trekking

Camminate nella natura e soste rigeneranti nelle malghe

Vacanza insolita e agreste, nel territorio di Chiusa in Alto Adige (Klausen, in tedesco). Appuntatevela come meta di questa primavera o estate…

Un itinerario che abbraccia i Comuni di Barbiano, Velturno e Villandro, dedicato agli amanti della montagna, del trekking, ma anche del benessere.

E a Chiusa in Alto Adige, la città degli artisti.

La vita ricomincia da qui, ammirando paesaggi dolci, distese incontaminate, fatte solo di colori e di aria pura. Un’idea fuori dalle rotte classiche, per una pausa rigenerante.

Come la sosta nelle malghe degustando formaggi e buoni vini bianchi nel mezzo di una piacevole passeggiata tra le pittoresche vie di uno dei “Borghi più belli d’Italia”.

A Chiusa in Alto Adige, l’acropoli del Tirolo

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Situata a pochi chilometri dall’autostrada del Brennero, in Valle Isarco, si trova nel cuore dell’Alto Adige, a una decina di chilometri a sud di Bressanone.

Simbolo del territorio il Monastero di Sabiona, sul monte omonimo, un’abbazia benedettina che da secoli domina la città: è uno dei più antichi monumenti cristiani della regione.

Nella cosiddetta “Acropoli del Tirolo”, tra antiche chiese affrescate e cappelle barocche, pregano ancora oggi le suore di clausura invisibili e silenziose.

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Il primo maggio si inaugura la Primavera in malga: riapriranno le baite di montagna con la possibilità di pranzare o di fare merenda al sole dopo una camminata attraverso gli alpeggi e i boschi.

Da segnalare il percorso dedicato al pino mugo, con tabelloni e distilleria, vasca Kneipp e sedie a sdraio in legno sul Lago dei Morti.

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Fu un luogo di ispirazione per Albrecht Dürer,

che vi soggiornò

durante il suo viaggio in Italia.

Il centro storico è una tappa interessante, pittoresca e incredibilmente affascinante: vicoli stretti, graziose casette che si alternano a sontuosi palazzi, alberghi e botteghe con le tipiche insegne in ferro battuto.

Dal 28 maggio al 6 giugno 2021, è in programma il Festival del vino bianco della Valle Isarco – Sabiona 21, per celebrare il pregiato nettare proveniente dai vigneti che si estendono tra Novacella e Chiusa fino al sud della Valle Isarco.

Tra le location dove soggiornare per una notte: Hotel Briol, raggiungibile solo a piedi. L’interno è molto spartano, tutto è intatto e originale dai primi del ‘900. Da qui la vista su un paesaggio unico che abbraccia Val Gardena e Dolomiti.

A disposizione degli ospiti una piscina riempita d’acqua di sorgente e un’incantevole sauna immersa nel bosco. Nella struttura non ci sono televisori, però non manca il wi-fi. Diciannove le camere, dotate di bacinella per viso e mani. I bagni sono condivisi.

Altra proposta lHotel Schmuckhof, centralissimo, ai piedi del Monastero di Sabiona. Perfetto come punto di partenza per escursioni. Fa parte della struttura il ristorante Torgglkeller con cucina tipicamente altoatesina e birra prodotta artigianalmente. Grazie all’ambiente rustico e autentico, ha conservato intatto il fascino di un tempo.

Amanti della montagna, del trekking e della vita di malga, che ne dite? Abbiamo catturato la vostra curiosità?