A letto con Sartre: quando i criminali hanno un animo poetico

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A letto con Sartre: quando anche i criminali hanno un animo poetico, forse…

A letto con Sartre, di Samuel Benchetrit, con François Damiens, Ramzy Bedia, Vanessa Paradis, Valeria Bruni Tedesco – Nei cinema dal 26 gennaio

A letto con Sartre ci mostra come il teatro, la filosofia e la poesia si possono trovare dappertutto: anche chi sembra più refrattario può rivelare una disposizione poetica e interrogarsi su dilemmi esistenziali.

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Qui un gruppo di criminali incalliti è in cerca dell’amore e della felicità in un paesaggio della provincia nel nord della Francia di omogeneo squallore.

La commedia surreale dii Samuel Benchetrit si apre su un orizzonte desolato: è la spiaggia di Dunkerque su cui sventola come una specie di bandiera un sacchetto di plastica azzurro agganciato a della ferraglia storta, infilata nella sabbia grigia.

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È questa l’inquadratura che apre il film e lo chiude, accompagnata dall’Adagio di Albinoni, il brano cui si riferisce il titolo originale Love songs for tough guys, ovvero la musica che resta anche se non c’è nessuno ad ascoltarla.

Perché anche nello squallore, dove sembra impensabile, si possono trovare arte e poesia.

Samuel Benchetrit lo racconta con le storie intrecciate di un gruppo di criminali senza scrupoli, che ammazzano impassibili sia la banda rivale che tenta di scavalcarli nei loro loschi traffici, sia gli attori che uno dopo l’altro dovrebbero interpretare sulla scena amatoriale il ruolo di Sartre.

O ancora imperterriti e scrupolosi vediamo i due fedeli scagnozzi che si impegnano nell’organizzazione della festa di compleanno della figlia del capo, costringendo con la forza a partecipare le compagne di classe che la bullizzano.

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A letto con Sartre: amore e poesia

All’inizio del film incontriamo il boss della banda in un laboratorio amatoriale di poesia dove cerca di affinare la sua capacità di scrittura (in realtà assai scarsa) per corteggiare la giovane cassiera d’un ipermercato, usando come messaggero Neptunes, che ha preso il nome dalla barca di migranti dove è stato trovato.

Nell’improbabile scenario si svolge il corteggiamento attraverso le missive poetiche che il messaggero consegna una dopo l’altra, nella totale incomprensione della destinataria: si chiama Roxane, e il meccanismo ci riporta in pieno a Cyrano di Bergerac.

Una festa di compleanno controvoglia

Jesus e Poussin sono impegnati full time nella riuscita della festa, del tutto improbabile. Intanto dialogano sulla spiaggia approfondendo i temi delle letture filosofico-esistenziali dell’uno mentre l’altro lo aggiorna sul linguaggio incomprensibile dei ragazzi, tra gergo e riferimenti al mondo di Harry Potter.

Più tosto di loro si dimostra l’oggetto del desiderio della festeggiata, una ragazza depressa e sovrappeso, che subisce e teme la festa, voluta solo dai genitori.

E intanto proseguono le prove di A letto con Sartre

Jacky non sapeva neanche cosa fosse il teatro e ci capita per caso andando a riscuotere un credito e incontrando l’ideatrice dello spettacolo e interprete di Simone de Beauvoir, un’estetista balbuziente rimasta inopinatamente vedova e senza coprotagonista.

Con assiduità e costanza Jacky riuscirà a fare sua la parte di Sartre e soprattutto il cuore dell’interprete, lasciandosi dietro una scia di cadaveri .

Alla fine la compagnia riuscirà a portare sul palcoscenico con successo il musical di impronta femminista, del tutto improbabile e divertente, dissacrando due miti assoluti del mondo intellettuale francese.

Una commedia surreale

Samuel Benchetrit realizza una commedia assurda e surreale, in bilico tra humor e violenza, che gioca con gli stereotipi della mascolinità, del genere gangster e della pretenziosità artistica e intellettuale.

L’interpretazione di un manipolo di maestri della commedia francese rende credibili i personaggi pur nelle loro estreme contraddizioni.

Il loro aspetto modesto e scolorito e la violenza dei comportamenti abituali contrastano con la ricerca di amore che li guida, il disagio esistenziale che manifestano, la tenacia con cui insistono nelle loro contrastate imprese.

Colpisce l’impegno del boss a scrivere in versi alessandrini, secondo la tradizione francese, pur di riuscire a esprimere con efficacia il suo sentimento. Anche se le sue parole arriveranno a destinazione in una direzione inizialmente imprevista.

Uno dei grandi modelli che vengono alla mente è la famosa serie dei “Soprano”. Ma qui siamo in Francia, tra l’esistenzialismo di Sartre e Beauvoir e gli intrecci amorosi e poetici di Cyrano.

Benchetrit firma una sceneggiatura in cui tre storie si intersecano.

Si segnala anche la deliziosa parabola di Eric Lamb, sull’amore familiare e la solitudine, tema che percorre sotterraneamente tutte le vicende.

Fondamentale per la resa delle sfumature è il contributo del cast di grandi caratteristi francofoni. Per i personaggi femminili si segnalano Vanessa Paradis e Valeria Bruni Tedeschi, che disegnano i loro personaggi tra tenerezza e improntitudine.

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E tutti insieme invitano a un girotondo giocoso e malinconico, che fa sorridere e riflettere.

A letto con Sartre, di Samuel Benchetrit, con François Damiens, Ramzy Bedia, Vanessa Paradis, Valeria Bruni Tedesco Nei cinema dal 26 gennaio – distribuzione https://iwonderpictures.com/

Elefteria Morosini

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