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Alle sorgenti del Lys, tra i torrenti più belli della Val d’Aosta
La Valle di Gressoney è anche conosciuta come quella che porta Alle sorgenti del Lys, il torrente che la attraversa e che, secondo me, è uno dei più belli della Valle d’Aosta.
Appena superato l’abitato di Gressoney-La-Trinitè, raggiungo la località Stafal (chi scia sul Monte Rosa Supersky, la conosce bene…). Da qui parte il sentiero che porta alle sorgenti.
Mi inoltro nel bosco di conifere; la pendenza è dolce e il rumore dell’acqua del torrente che scende impetuosa, solcando lo stretto fondovalle, mi tiene compagnia.
Il percorso è molto gradevole e panoramico e a tratti si apre su ampie radure, per poi tornare tra gli alberi.
Raggiungo e supero un alpeggio affacciato su un pianoro panoramico e poco dopo, oltre la cima degli alberi, inizio a vedere la sommità del ghiacciaio che domina le sorgenti.
Mano a mano che salgo e mi lascio il bosco alle spalle, il ghiacciaio si mostra un po’ alla volta, come se un telo coprente, lentamente, venisse sfilato via.
Il sentiero ora spiana in un piccolo valloncello attraversato da un ruscello dalle acque fredde, una tappa doverosa per rinfrescarsi.
Da qui il sentiero si fa più impegnativo e sale più ripido in cresta, che mi porterà all’ultimo strappo per raggiungere le sorgenti. Salgo lungo il crinale ed il panorama è davvero bellissimo.
Alla mia sinistra il Lys che scende e si incunea nel fondovalle, circondato dalle alte cime delle montagne, davanti a me sempre più grande il ghiacciaio del Lys.
Arrivo al tratto finale, dove mi servo delle funi per superare le ultime roccette, ed ecco la targa che ci dice che abbiamo raggiunto le sorgenti, davanti a me, che fuoriescono dal ghiacciaio, e che formano un laghetto sottostante.
Non posso fare a meno di pensare a come era il ghiacciaio negli anni passati, a quanto si è ritirato ora – lasciando lo spazio alla nuda roccia – e alla quantità di acqua che scende dal suo fronte, per effetto dello scioglimento.
Lo stravolgimento climatico è evidente. E’ urgente porre rimedio a questo problema.
Non è solo una questione di bellezza e imponenza paesaggistica, gli effetti dello scioglimento dei ghiacci, vanno ad intaccare le riserve idriche, il clima muta con fenomeni sempre più estremi; da periodi di siccità a piogge fortissime, con danni all’agricoltura e a tutto quello che gravita intorno all’ambiente naturale.
La desertificazione spingerà sempre più persone ad abbandonare le loro terre, incrementando il fenomeno delle migrazioni, con tutti i risvolti sociali e politici che conosciamo.
E’ un pensiero angosciante questo che mi accompagna mentre osservo il fronte del ghiacciaio.
Poi un’aquila reale cattura la mia attenzione e mi distolgo dalle mie considerazioni, di nuovo assaporo l’aria fresca e la brezza che mi sfiora il viso, osservo il ghiacciaio e spero che un giorno possa incontrarlo di nuovo imponente ed immacolato come era prima.
Alle sorgenti del Lys: come arrivare
In autostrada, uscita Pont-Saint-Martin, seguire le indicazioni per Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinitè. Superare Gressoney-La-Trinitè e raggiungere loc. Stafal. Lasciare l’auto nei numerosi posteggi a disposizione.
Il sentiero parte alla destra della strada subito dopo l’ultimo bar. Tempo di salita: 1 ora e 45 – 2 ore. Difficoltà: EE. Dislivello: 564 m. Segnavia: 7. Tracciati GPS: GPX, KML
Escursione molto panoramica adatta ad escursionisti esperti. Si risale la valle sulla sinistra orografica. Dopo aver raggiunto la parte inferiore della morena del ghiacciaio si lascia il sentiero per il colle della Salza e si procede lungo il valloncello.
Si risale sul crinale che procede in modo più ripido fino alla targa delle sorgenti. L’ultimo strappo del sentiero lo si affronta utilizzando le funi.
Testo e foto di Vittorio Puggioni