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Alpenzu Grande: l’incantevole villaggio Walser
Nella Valle di Gressoney, situato circa a metà strada tra Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinitè, esiste un villaggio incantevole: Alpenzu Grande.
Arrampicato e artigliato su un balcone naturale a circa 1780 metri di altezza, situato lungo il Grande Sentiero dei Walser, domina la località turistica di Gressoney-Saint-Jean e la Valle sottostante, attraversata dal torrente Lys.
Alle spalle gli fa da cornice l’imponente massiccio del Monte Rosa.
La sua storia risale al 1200, quando le popolazioni di origine germanica, provenienti dall’Alto Vallese, migrarono verso la Valle d’Aosta, superando i valichi alpini del colle Teodulo (3317 m.) e del Monte Moro (2984 m.)
Vi crearono insediamenti stabili, portando con sé la propria cultura, le tradizioni e la lingua “titsch” a cui erano molto legati; le famiglie che componevano questi insediamenti erano specializzate nel commercio dei tessuti.
Ancora oggi, percorrendo gli stretti viottoli del villaggio, è possibile ammirare l’architettura tipica Walser, tra cui spiccano gli “Stadel”, edifici rurali che poggiano su piccole colonne a forma di fungo, con il gambo in legno ed il cappello formato da un largo disco di pietra, il cui scopo era quello di isolare il fienile dall’umidità e dai roditori.
E’ una bella giornata estiva, con qualche nuvola in cielo e una gradevole brezza che rende il caldo più sopportabile.
Supero la località di Gressoney-Saint-Jean in direzione Gressoney-La-Trinitè, e giunto in località Chemonal, lascio l’auto nel posteggio alla mia sinistra.
La passeggiata
Zaino in spalla e reflex al collo, inizio a salire lungo il sentiero che parte da una cascatella e si addentra nel bosco.
La salita è ripida, ma agevole e in poco prendo quota. Il tempo di salita è di 1 ora e mezza circa, con un dislivello di 500 m.
Incontro due edicole votive e i larici secolari che mi accompagnano lungo il cammino. Esco dal bosco e procedo fiancheggiando un pascolo d’alta quota, dove fa bella mostra di sé la struttura di una teleferica, un tempo essenziale per approvvigionare gli abitanti del villaggio, e poco dopo vedo il profilo della cappelletta e delle prime case di Alpenzu Grande.
Dal balcone naturale sul quale si trova il villaggio, la vista è mozzafiato, protesa verso la vallata sottostante, sembra di sorvolare Gressoney-Saint-Jean, mentre alle spalle fa da cornice l’anfiteatro naturale e imponente del Massiccio del Rosa.
Mi addentro negli stretti viottoli tra le case e non posso fare a meno di ammirarne l’architettura Walser: gli incastri dei tronchi, la sensazione di solidità dei muri all’interno dei quali si immagina un ambiente accogliente e caldo e poi gli Stadel, dalla struttura geniale nella loro apparente semplicità.
Salgo oltre le case per abbracciare in un unico scatto, il grande albero ai margini del prato, il villaggio e la vallata sottostante, incorniciata dalle alte montagne ai suoi lati.
Ripercorro a scendere, lo stesso sentiero che ho fatto a salire.
Arrivato in fondo mi fermo ai piedi della piccola cascata che immagino, in tempi di non siccità come questi, piena di acqua spumeggiante.
Metto via la reflex e mi godo la brezza ed il dolce suono dell’acqua che scende lungo le rocce.
Come arrivare ad Alpenzu Grande
Autostrada uscita Pont-Saint-Martin, seguire le indicazioni per Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinitè. Superare Gressoney_Saint-Jean e raggiungere loc. Chemonal. Lasciare l’auto nel posteggio a sinistra della strada.
Escursione adatta a tutta la famiglia, tenere presente che lungo il sentiero si incontrano, a volte, gradoni di pietra.
Testo e foto di Vittorio Puggioni