Antonello da Messina in mostra a Palazzo Reale di Milano
I capolavori di Antonello da Messina
Antonello da Messina in mostra a Palazzo Reale di Milano
La mostra approda a Milano da Palermo, attraverso una proficua collaborazione tra gli assessorati alla cultura delle due città e MondoMostre Skira, che cura il catalogo comprendente le riproduzioni di tutte le opere del maestro siciliano.
È un’occasione storica per conoscere un grande del nostro Umanesimo, artista innovatore dei suoi tempi, capace di fondere l’arte mediterranea, le influenze venete e la tecnica dei colori a olio appresa dal mondo fiammingo, il cui fascino è giunto intatto sino a noi, come ha sottolineato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno.
Tra le opere esposte a Milano ci sono capolavori come l’Annunciata di palazzo Abatellis (Palermo) e il San Girolamo nello studio della National Gallery di Londra, l’Ecce homo del Collegio degli Alberoni di Piacenza e la Crocifissione del Museo nazionale Brukenthal di Sibiu (Romania); il Ritratto di giovane uomo ci giunge da Berlino mentre il Ritratto di giovane e la Madonna col Bambino provengono da Philadelphia e da Washington.
In queste opere Antonello da Messina mostra la sua perizia nella resa psicologica dei ritratti, tutti di straordinaria efficacia, e la capacità di dare una dimensione autenticamente umana alle figure sacre, come la famosa Annunciazione, che non richiede la presenza dell’angelo ma nasce dall’interiorità di Maria, che ci guarda e ci ferma con la mano, mentre le pagine del libro che legge sono sollevate dalla brezza.
L’allestimento delle opere
L’allestimento, curato da Giovanni Carlo Federico Villa, ha risolto il problema delle dimensioni ridotte delle opere (tra cui la più piccola è una tavola dipinta su entrambe le facce, proveniente da Messina, di soli 15 x 10,7 cm!) giocando su spazi ampi e riproducendo in gigantografie suggestivi particolari dei dipinti: occhi, bocche, mani dei personaggi sacri e profani da cui trapelano emozioni e sentimenti, uccelli, animali, oggetti simbolici, oltre ai disegni dei taccuini di Giovan Battista Cavalcaselle, uno dei padri della storia dell’arte moderna che nell’Ottocento riprodusse e studiò le opere di Antonello da Messina redigendone un catalogo.
I taccuini provengono dalla Biblioteca Marciana di Venezia e saranno resi disponibili in rete per studiosi e amatori nel corso dell’estate.
L’elenco delle istituzioni culturali che hanno collaborato è davvero lungo: dagli Uffizi di Firenze, alla Fondazione Culturale Mandralisca di Cefalù, dalla Pinacoteca Malaspina di Pavia, alla Galleria Borghese di Roma, dal Museo Correr di Venezia e al Museo Civico d’Arte Antica di Torino.
E questa collaborazione tra musei italiani e di tutto il mondo è un aspetto pregevole di questa iniziativa.
Dopo il successo delle mostre dedicate a Leonardo, Giotto e Caravaggio, questa esposizione inizia con già 11 mila prenotazioni nei primi 5 giorni, a confermare la centralità di Milano come città di cultura.
A questo proposito il sindaco Sala ha preannunciato la costituzione a breve di un museo del design, di cui Milano è punto di riferimento mondiale.
La mostra si chiude con un’opera commovente, completata dal figlio Jacobello dopo la morte del padre nel 1479, firmata con una formula insolita:
“Jacobus Anto.lli filiu no humani pictoris me fecit”, esaltando i meriti di uno straordinario pittore,”non umano, divino”.
Palazzo Reale- Milano – dal 21 febbraio al 2 giugno 2019
Orari:
Lunedì 14.30 – 19.30 (dalle 9.00 alle 14.30 riservato alle scuole)
Martedì, mercoledì , venerdì e domenica 9.30 – 19.30
Giovedì e sabato 9.30 – 22.30Aperture straordinarie:
lunedì 22 aprile 9.30 – 22.30
mercoledì 1 maggio 9.30 – 19.30Biglietti (audioguida inclusa):
intero 14,00 euro, ridotto 12,00, ridotto speciale 6,00; gratuito per minori di 6 anni, disponibili convenzioni.
Informazioni e prevendite: singoli 0292897755; gruppi 0292897793.
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