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Arte sacra tra annunciazione e resurrezione in Gauguin Matisse Chagall

La passione nell’arte francese dai Musei Vaticani

Gauguin Matisse Chagall: la passione nell’arte francese dai Musei Vaticani

al Museo Diocesano di Milano

La collaborazione tra il Museo Diocesano Carlo Maria Martini e i Musei Vaticani offre, dopo la mostra di Previati, una nuova straordinaria opportunità di vedere a Milano capolavori dell’arte francese sul tema della Passione di Cristo.

Le opere provengono dalla Collezione di Arte Contemporanea costituita per iniziativa

di Paolo VI nel 1973 presso i Musei Vaticani.

Sono pitture, sculture, incisioni di grandi artisti francesi come Paul Gauguin, Auguste Rodin, Maurice Denis, Georges Rouault, Marc Chagall, Henri Matisse e altri ancora, che delineano il rapporto fra modernità e tradizione nell’arte riguardo al tema religioso, nel passaggio fra XIX e XX secolo.

Gauguin Matisse Chagall_museo_diocesiano_milano

Nei primi decenni del ‘900 molti artisti francesi tra cui Denis, fondatore degli Ateliers d’art sacré (1919), Rodin, Chagall e altri riflettono su come esprimere temi religiosi in forme contemporanee.

Alcuni dei risultati più significativi di questa ricerca sono stati raccolti nella collezione d’Arte Religiosa Moderna all’interno dei Musei Vaticani, voluta, dieci anni dopo la sua ascesa al pontificato, da papa Paolo VI, da sempre interessato all’arte come ricerca di verità, bellezza e significato, senza preclusione rispetto a diverse fedi e culture.

Nonostante il grande pregio e lo spessore tematico delle opere, la collezione è difficilmente apprezzata nel suo effettivo valore durante la visita dei Musei Vaticani, in cui lo sguardo è attratto soprattutto dai grandi capolavori di Michelangelo e Raffaello.

Ma queste opere meritano attenzione e sono valorizzate dall’esposizione milanese.

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Nella prima sala si ammira la serie di vibranti xilografie di Maurice Denis dedicate all’Annunciazione (1927). Accanto sono esposti i disegni della Santa Vergine di Henri Matisse, di estrema sintesi e dolcezza, e la Vergine con bambino (1918) di Léonard Tsuguharu Foujita, artista giapponese naturalizzato francese, opere che si soffermano sulla relazione intima tra Madre e Figlio, consapevoli entrambi della missione che li sovrasta.

Insolita e di estrema perizia l’incisione su legno di Paul Gauguin ispirata al Discorso della Montagna, episodio del Vangelo di Matteo.

Il tema della crocifissione in Chagall e Matisse

Uno dei momenti più emozionanti del percorso è l’incontro con l’opera di Marc Chagall Cristo e il pittore (1951), in cui l’artista si ritrae ai piedi del Crocifisso in atteggiamento di contemplazione e richiesta di misericordia, alla ricerca dell’ispirazione per realizzare nelle sue opere la “Bellezza salvifica”.

Accanto giganteggia la litografia monocromatica Crucifixion grise (1970) dove il corpo monumentale di Cristo in croce è teneramente abbracciato dalla madre.

Gauguin Matisse Chagall_museo_diocesiano_milano

Di Matisse si ammira la Crucifixion d’aprés Prud’hon (1872-1893), reinterpretazione personale di un quadro del Louvre, quando il giovane Matisse, da poco a Parigi, copiava i grandi maestri per esercitarsi e mantenersi vendendo le copie realizzate per arredare gli uffici pubblici.

Decisamente più originale l’esile e essenziale Crocifisso per l’altare (1951) scolpito in bronzo per la Cappella del Rosario di Vence, che qui si staglia sullo sfondo di altre crocifissioni, tutte di grande intensa.

La Passione sullo sfondo del Lager

I drammatici eventi della seconda guerra mondiale si riflettono nelle incisioni dell’espressionista Bernard Buffet che attualizza La Passion du Christ (1954) ambientandola nell’atroce scenario dei campi di concentramento, tra binari, filo spinato, strumenti di tortura contemporanei.

Dopo il Miserere (1952) di Georges Rouault e altre opere di pregio, si arriva alla Mano di Dio (1898), scultura di Auguste Rodin che rappresenta la creazione dell’umanità, opera collocata in modo tale che la si possa vedere nel corso di tutta la visita alla mostra, in combinazione con le altre.

Sulla parete di fondo la Resurrezione (1925-30) di Émile Bernard, in cui ricreando i modelli medioevali, Cristo si staglia sul bianco splendente del sudario.

La rassegna è curata da Micol Forti e da Nadia Righi con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Milano, della Regione Lombardia e del Comune di Milano.

La varietà delle tecniche in cui sono state realizzate le diverse opere ha ispirato i laboratori didattici interattivi che completano la proposta del Museo diocesano per le scuole, a cura di Narciso d’autore.

Si comunica ai gentili visitatori che dal 3 marzo il Museo Diocesano Carlo Maria Martini è riaperto al pubblico. Per evitare assembramenti, l’ingresso al museo e alla mostra  è consentito ai soli visitatori individuali.

Gauguin, Matisse, Chagall. La Passione nell’arte francese dai Musei Vaticani
Fino al 17 maggio 2020
Museo Diocesano “Carlo Maria Martini”
piazza Sant’Eustorgio, Milano

Martedì-domenica 10.00-18.00
Lunedì chiuso (eccetto festivi)

www.chiostridisanteustorgio.it