Barranco: la Lima bohemienne
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Barranco: la Lima bohemienne

Viaggio nella Capitale del Perù

Lima, capitale del Perù, è una metropoli sorta nel deserto e affacciata sulle scogliere a ridosso dell’Oceano Pacifico. Il cielo è spesso grigio perché avvolto da una leggera foschia che purtroppo nasconde le sue bellezze. Quindi, non basta uno sguardo fugace per scoprire la sua anima. Fondata da Francisco Pizarro con il nome di Ciudad de los Reyes (città dei re) ha poi prevalso il suo nome attuale derivato della lingua aymara limaq (fiore giallo). Nel 1988 le è stato conferito il titolo di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco grazie all’originalità del suo centro storico, ricco di affascinanti architetture e con i caratteristici balconi di legno in stile moresco.Barranco: la Lima bohemienne

Tuttavia, per scoprire lo spirito bohemien di questa megalopoli dalle mille sfaccettature, bisogna addentrarsi nel quartiere di Barranco. Il cuore glamour e pulsante di Lima è un laboratorio artistico e culturale a cielo aperto. Durante il giorno mette in mostra il fascino coloniale, mentre la notte si trasforma in un vortice di persone, musica e folklore. E’ il quartiere più piccolo con un’architettura bassa e minimalista, tipica degli inizi del secolo, quando era ancora il luogo preferito dell’aristocrazia cittadina. Adesso quelle ville coloniali rappresentano la dimora di artisti, Barranco: la Lima bohemienneBarranco: la Lima bohemiennedesigners e musicisti, e Barranco è un dedalo di piccoli caffè e gallerie d’arte. Certamente è anche un luogo romantico: il Puente de los Sospiros (Ponte dei sospiri) è una tappa imperdibile.

Una leggenda narra, infatti, che si deve trattenere il respiro nell’attraversarlo per vedere realizzati i propri desideri.
Al contempo non si può fare a meno di ammirare lo spettacolo delle casette romantiche abbarbicate alla falesia. Ma Barranco è molto molto di più! Per scoprire i suoi tesori, una visita alla Galeria Lucia de La Puente – la più importante Galleria d’arte contemporanea – e al Museo Pedro de Osma, è quasi d’obbligo. Quest’ultimo è ospitato in un’elegante dimora in stile francese, con una raccolta di oggetti d’arte, argenteria e mobili d’epoca risalenti al Cinquecento dal valore inestimabile.Barranco: la Lima bohemienne

Esempi di arte urbana, invece, sono visibili nelle Talleres artisanales, vie colorate di graffiti, un capolavoro di artigianato autentico, tra cui risalta Las Pallas, che conserva tessuti, maschere, ceramiche e retablos, i tradizionali altari portatili in gesso, legno e pasta di patate.

Per godersi la movida notturna, si consiglia un aperitivo a base di pisco sour all’Ayahuasca, all’interno di una casa barranquina di fine Ottocento. Oppure, per gli amanti della vera night life, c’è La Noche, un locale a tre piani con musica dal vivo, che spazia dal rock al punk fino al genere latino americano. Alla Pena Domporfiro si può assistere, invece, ad uno spettacolo di balli folkloristici. Se volete un alloggio di lusso originale l’Hotel B fa al caso vostro: un piccolo Relais & Chateaux, dove si soggiorna a contatto con l’arte, grazie alle opere della collezione privata che vi sono esposte. Una pausa di relax in una città caratterizzata da un continuo movimento.  www.peru.travel.itBarranco: la Lima bohemienne