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Biscotti uvetta e miele

una cucina sana, genuina, leggera e sostenibile.

Biscotti uvetta e miele

Esistono talmente tante varietà di biscotti che è impossibile stilare una lista adeguata: il biscotto è, per antonomasia, la roccaforte della varietà, il terreno per sperimentare varianti, il dolcetto senza impegno per esaurire gli avanzi in dispensa o il prodotto di pasticceria sopraffina.

Ma, ultimamente, i biscotti hanno prestato la propria versatilità anche a ricette orientate a una cucina più sana, genuina, leggera e sostenibile.

È per questo che vi proponiamo la ricetta dei biscotti con uvetta e miele, un pasticcino che si ispira alle tipiche tilicas sarde, conosciute anche come “tiliccas” o “tiriccas”, e che tornano alla ribalta solitamente durante il periodo pasquale.

tilicas sarde

Unendo tradizioni e benessere, scopriremo un modo per assaporare il gusto armonico del miele e quello intenso dell’uvetta, eliminando completamente l’uso di zucchero semolato, senza rinunciare al piacere della dolcezza.

Una ricetta semplice e veloce, pronta in poco più di mezz’ora (necessita infatti di circa 20 minuti per la preparazione dell’impasto e altri 15 per la cottura in forno, se si fa una sola teglia di biscotti), che si presta a una colazione salutare o a una merenda fuori dagli schemi, elegante e originale, adatta a tutti coloro che non gradiscono lo zucchero ma che amano il sapore speziato della frutta.

La parte più complessa, forse, è nella ricerca degli ingredienti, per i quali si consiglia la scelta di prodotti di qualità, biologici e d’origine controllata.

Ingredienti:
(per 20 biscotti)
• 300 gr di farina
• 1 cucchiaino di lievito per dolci
• 150 gr di burro
• 1 uovo
• 80 gr di miele
• 80 gr di uvetta
• mezzo bicchiere di liquore aromatizzato all’arancia oppure di sapa (sciroppo d’uva tipicamente sardo)

Procedimento

Estraete il burro dal frigo e lasciatelo intiepidire. Lasciate rinvenire l’uvetta in acqua (oppure nel liquore o nel mosto d’uva) per almeno 20 minuti, finché non si ammorbidisce. Quando il burro sarà morbido, mettetelo in una ciotola capiente insieme all’uovo e al miele e sbattete energicamente.

Mescolate gli ingredienti con regolarità, finché il composto avrà la consistenza omogenea, cremosa; a parte, setacciate la farina e il lievito e uniteli agli altri ingredienti nella ciotola, un cucchiaio alla volta.

Ammorbidite il composto versando nella ciotola, a filo, un dito di liquore aromatizzato (lo stesso in cui si lascia in ammollo l’uvetta). Lavorate l’impasto con le mani per ottenere un panetto morbido e corposo, non troppo appiccicoso ma nemmeno troppo secco. Se la consistenza non è quella giusta aggiungete un cucchiaio di farina oppure uno di liquore.

Strizzate l’uvetta, passatela nella farina per infarinarla e inglobatela all’impasto.

Non è necessario lasciar riposare l’impasto: prendete una parte del composto e avvolgete il resto nella pellicola, affinché la pasta non si secchi. Procedete con la formazione di alcune piccole palline di impasto, della grandezza di circa una noce, e posizionatele ben distanziate su una teglia rivestita con carta forno. Esaurite a mano a mano anche il resto dell’impasto che avete lasciato protetto dalla pellicola.

Dopo aver preriscaldato il forno a 170°C, infornate la teglia con i biscotti nel forno ben caldo e lasciate cuocere per circa 15 minuti: le palline cresceranno un po’, arrivando a somigliare a dei piccoli bignè.

Sfornate e lasciate intiepidire i biscotti prima di rimuoverli dalla teglia: servire con una tazza di tè caldo oppure con un bicchierino di liquore.

Consigli

Se non trovate la sapa, che ricorda i tipici sapori sardi, potete usare del vin cotto, del mosto d’uva, possibilmente artigianale e d’origine controllata. Il liquore all’arancia più facile da trovare in commercio e il più adatto alla ricetta è il Cointreau, ma potete utilizzare un suo equivalente o un’alternativa analcolica. Come si è accennato, la ricetta può essere liberamente variata, ad esempio aggiungendo, oltre all’uvetta, qualche pezzo di scorza d’arancia candita.