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“Boiling Point. Il disastro è servito” di Philip Barantini.

“Boiling Point. Il disastro è servito” è il secondo lungometraggio del regista britannico Philip Barantini. Presentato in anteprima mondiale al 55esimo Festival Internazionale del Film Karlovy Vary, è interpretato da Stephen Graham, qui nei panni dello chef stellato Andy Jones.

“Boiling Point. Il disastro è servito” uscirà nelle sale italiane il prossimo 10 novembre con la distribuzione di I Wonder Pictures.

Il film – girato con un lungo piano sequenza – è ambientato nella notte più affollata dell’anno, il 25 dicembre, durante la quale facciamo la conoscenza dello chef stellato Andy Jones.

Boiling Point: dietro le quinte

Andy dirige un ristorante alla moda, in cui lavora uno staff multietnico e intergenerazionale. La storia comincia con un’improvvisa ispezione volta a verificare l’igiene del locale e del personale.

Quando l’ispettore registra una nota di demerito, che porta il ristorante a perdere due, delle cinque stelle ottenute in precedenza, Andy diventa sempre più irrequieto.

Lo stress, però, aumenta, quando in serata viene a trovarlo Alastair Skye, suo ex collega, accompagnato dalla famosa critica enogastronomica Sara Southworth.

Tra clienti esigenti e prenotazioni sbloccate all’ultimo minuto, tutto lo staff farà i conti con un ritmo di lavoro decisamente frenetico.

Tuttavia, ognuno farà del proprio meglio, pur di scongiurare il “disastro”.

Il piano sequenza

Il film di Barantini somiglierebbe a un documentario se non fosse per la scelta di un montaggio che non prevede alcun tipo di interruzione.

La camera, infatti, rimane la stessa, riprendendo tutto in un unico spazio e in un’unica unità di tempo.

La scelta del piano sequenza è stata giustificata dal regista come il mezzo più opportuno per fare “qualcosa di realistico e abbastanza erratico“.

L’effetto ottenuto è, pertanto, quello di non lasciare un attimo di respiro al pubblico.

Lo spettatore viene letteralmente coinvolto dentro una tipica giornata da lavoro in un ristorante, di cui si vengono a conoscere i più svariati retroscena. Per tale motivo, il film si lascia guardare con empatia e coinvolgimento.

“Boiling Point. Il disastro è servito” restituisce delle interpretazioni impattanti, di cui si citano in particolare quella dello stesso Graham, seguito da Jason Flemyng nei panni di Alastair Skye, e da Vinette Robynson, che interpreta l’aiuto chef Carly.

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