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Capo Verde, l’arcipelago sostenibile sospeso nell’Atlantico

10 isole dal mare pulito, spiagge immense, città coloniali

La realtà ‘riconvertita’ di Capo Verde, l’arcipelago sostenibile con tanti progetti green

Se l’industria del turismo ha dovuto adeguarsi a livello globale adottando un maggiore livello di digitalizzazione e coperture assicurative più adeguate, d’altro canto vi sono realtà che hanno saputo “approfittare” della pausa forzata per prendere una svolta più sostenibile e green.

Del resto, le ricerche pubblicate dall’OECD (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) affermano che il turismo internazionale, per contribuire a rispettare i principi dell’Agenda 2030, dovrà affrontare un totale cambiamento filosofico, adottando il mantra “viaggia meno, resta più a lungo”.

E’ in quest’ottica che si sta muovendo anche l’arcipelago di Capo Verde.

Si tratta di 10 isole (di cui 9 abitate), situate fra il Tropico e l’Equatore, al crocevia tra Africa, Europa, Sud America: distano, infatti 500 miglia dalla costa del Senegal e 3 ore mezza di volo da Fortaleza, in Brasile.

Repubblica Indipendente (affrancata dalla colonizzazione portoghese) dal 1975, è il secondo Paese d’Africa per livello di democrazia, con un buon PIL.

Il clima è piacevole tutto l’anno, con temperature dell’acqua che non scendono sotto i 22 °C e atmosferiche fra i 19 °C (la minima) e i 30/32 °C (la massima), anche grazie al vento che soffia quasi costante.

Il mare è intatto, ricco di pesce, perfetto anche per la pesca d’altura, il rock fishing e il surf casting, le immersioni e lo snorkeling.

Da febbraio a maggio, è possibile avvistare le megattere che spesso transitano vicino alle coste, anche meta preferita (in Atlantico) delle tartarughe Caretta-caretta per la deposizione delle uova.

10 isole tutte diversamente splendide

 

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Le isole, scoperte intorno al 1450 e prima di allora disabitate, sono una diversa dall’altra, fra spiagge immense, alte montagne e città coloniali: una natura varia – rigogliosa o desertica – ma sempre viva.

La cultura locale è anch’essa particolare, frutto dell’incontro fra tante etnie, dove la musica ha un ruolo preponderante – ricordiamo Cesária Évora, che ha portato nel mondo la Morna, musica nazionale dell’arcipelago, e la sua nostalgia cantata in lingua creola.

E, a proposito di creolo capoverdiano, esiste una parola in questo idioma che non ha traduzione, ed è “morabeza”: descrive una caratteristica degli abitanti delle isole, un bisogno sempre espresso di “accogliere l’altro a braccia aperte, con amicizia  e gentilezza, e di farlo sentire come a casa sua, pure lontano dalla propria”.

Questo, e molto altro, fa di Capo Verde una meta affascinante che ha richiamato, e continua a richiamare, l’attenzione di molti italiani.

CapoverdeGo.it – una guida online

Due anni fa, infatti, è nato capoverdeGo.it, una guida online realizzata e prodotta da giornalisti e appassionati italiani che vivono o che frequentano da anni le isole.

CapoverdeGo.it si è rapidamente attestato come punto di riferimento affidabile per il pubblico italiano che vuole visitare, vivere e conoscere Capo Verde.

Ora il portale amplia i suoi orizzonti e si propone anche come contenitore in grado di soddisfare al meglio le esigenze del turista e del viaggiatore, con la collaborazione di tutti gli operatori del turismo e degli attori attivi per lo sviluppo sostenibile del settore nell’arcipelago.

Pur mantenendo inalterato lo scopo principale di divulgazione, la guida sarà implementata con una parte dedicata alle proposte di viaggio curate da un tour operator di riferimento.

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A Capo Verde,

nonostante il periodo difficile degli ultimi due anni,

non ci si è fermati.

Alcune strutture turistiche hanno operato una vera e propria “riconversione” alla sostenibilità ambientale, e all’organizzazione di un’accoglienza più confacente alle nuove esigenze.

In generale oggi le piccole/medie attività capoverdiane sono pienamente in grado di rispondere alle richieste del turista post-pandemia; un turista più responsabile, più attento e che ha più voglia di vivere esperienze a contatto con il territorio.

Sull’isola di Boa Vista è attivo da un anno un impianto solare per la produzione di acqua desalinizzata (fino a renderla potabile) presso il villaggio di Povoação Velha a cura della società padovana Genius Watter.

Questo impianto ha consentito di dare nuovo impulso all’agricoltura locale e all’allevamento, con conseguente aumento dell’occupazione e produzioni di qualità.

La stessa azienda italiana sta realizzando progetti di riconversione ecosostenibile per strutture di accoglienza già esistenti come pure per quelle più nuove.

Un esempio è l’hotel King Fisher Village a Tarrafal di Santiago, dove la Genius Watter ha supportato il processo di trasformazione della struttura in “eco-resort” .

Questo grazie alla realizzazione di un nuovo sistema di efficientamento energetico e idrico, con un progetto di sostenibilità solare a zero emissioni che permetterà di abbattere i costi operativi fino all’85%.

Un altro vanto dell’arcipelago è stato il completamento del primo campo da golf di Capo verde sull’isola di Sal.

Il green del Viveiro Golf Club utilizza una varietà di erba speciale, selezionata dopo anni di sperimentazioni, che viene innaffiata con una miscela composta per la maggior parte da acqua salata e la restante da acqua di reflui civili, depurati con energia pulita.

Aloe di Capo Verde

Sull’isola di Boa Vista si sta sviluppando un progetto per prodotti cosmetici biologici a base di aloe vera su iniziativa di Aloe Boa.

A Capo Verde l’Aloe Vera Barbadensis Miller è una pianta autoctona molto utilizzata per le sue proprietà. Nell’oasi di Montrigo è stata piantata per un orto didattico, diventando poi la base di partenza dell’intero progetto.

E’ un progetto a lungo termine che ha come obiettivo di dare a Boa Vista e Capo Verde un’occasione di sviluppo sostenibile che sia, al tempo stesso, ad alto contenuto tecnologico.

Si basa su una pianta da sempre presente in questa terra e nella tradizione popolare.

I primi due prodotti della linea sono Aloe Vera Pure Gel e Face Hand & Body Cream, entrambi ricchi di principi attivi e 100% bio.

Buone notizie. Dal primo marzo 2022 Capo verde non è più in lista E. Per l’ingresso in Italia è sufficiente il Green pass, mentre è abolita la quarantena al rientro. Con il 31 marzo terminerà in Italia lo stato di Emergenza che segnerà la riapertura totale del turismo in tempo per le vacanze pasquali! Per entrare a Capo Verde è sufficiente il Green Pass.

credit immagini: capoverdeGO.it