cascina-caremma-e-il-cicloturismo-lungo-le-piste-del-naviglio-e-del-ticino
Home,  Luoghi d'Emozione,  Viaggi

Cascina Caremma e il cicloturismo lungo le piste del Naviglio e del Ticino

In bici: non solo nei percorsi della Toscana ma anche in quelli lombardi

Cascina Caremma e il cicloturismo lungo le piste del Naviglio e del Ticino

In bici: non solo nei percorsi della Toscana ma anche in quelli lombardi

In Toscana, dal 1997, una famosa e storica pista cicloturistica fatta di strada bianca viene celebrata da ‘Eroica’,  evento che affascina ogni anno migliaia di cicloturisti provenienti da tutto il mondo.

Oltre 210 km che attraversano l’entroterra toscano e le zone del Senese, della Val d’Orcia e del Chianti: un’esperienza che molti ritengono meravigliosa.

Ma perché non valorizzare anche le piste ciclabili

del Naviglio e del Ticino, altrettanto piacevoli?

Cascina Caremma, a Besate – Milano ha voluto ospitare – il 17 ottobre scorso – l’incontro “Pedalando fra Ticino e Naviglio, le vie del cicloturismo territoriale” condotto da Paola Piacentini, conduttrice radiofonica per “Cosa ne BICI?” parlando delle piste ciclabili nei pressi del Naviglio Grande di Milano o vicine al Fiume Ticino.

cascina-caremma-e-il-cicloturismo-lungo-le-piste-del-naviglio-e-del-ticino

Cascina Caremma, infatti, è un luogo d’incontro (con buon cibo e benessere)

per chi ama una passeggiata piacevole,

e soprattutto etica.

cascina-caremma-e-il-cicloturismo-lungo-le-piste-del-naviglio-e-del-ticino

Infatti in cascina si utilizzano per la ristorazione, i trattamenti nella bella Spa e la linea cosmetica unicamente ingredienti prodotti a km 0, provenienti dalle sue coltivazioni biologiche che – tra l’altro – forniscono vino, birra e riso.

Un motivo c’è se sono dette “strade silenziose”, ha affermato Piacentini: in Lombardia si valorizzano poco i percorsi cicloturistici presenti nella zona. Possono essere in aperta campagna o in boschi o parchi, sempre affascinanti ma purtroppo spesso non sappiamo dove si trovano o come raggiungerli da Milano o altre città.

Sarebbe bello lasciarsi catturare dai bellissimi luoghi che Anna Rossi, Monica Nanetti, Rita Sozzi ci hanno mostrato nelle loro fotografie emozionanti e piene di storia, sudate ma godute e gioiose.

Abbiamo un patrimonio di bellezze sconosciuto talvolta anche a noi che abitiamo la zona” dice in breve Monica Nanetti, blogger e autrice di “Se ce l’ho fatta io“. Intervento, il suo, tenuto insieme da una punta di ironia (molto apprezzata) ma anche da un po’ di tristezza (condivisa)

Questo perché spesso chi abita in una grande città è poco informato sulle bellezze che lo circondano. Forse sarebbe meglio trascorrere gli week end conoscendo la campagna vicina.

Nell’ incontro a Cascina Caremma si è invece proposta la valorizzazione del territorio compreso tra Naviglio e Ticino, della promozione all’insegna della scoperta (per tutti), di incentivazione nell’ottica di un’informazione chiara e accessibile. Perché accessibili sarebbero i vari suggestivi percorsi ciclabili (brevi o lunghi, per ciclisti esperti o alle prime armi) se si volessero trovare.

cascina-caremma-e-il-cicloturismo-lungo-le-piste-del-naviglio-e-del-ticino

Come dice Nanetti, che da quattro anni percorre la Francigena, per promozionare il territorio occorre organizzazione, disciplina, temperamento ma ne vale la pena. Per tutti e tutte le età.

Infatti si trovano sempre accoglienti luoghi di ristoro, anche per riprendere a viaggiare la mattina successiva, riposati e carichi

Parlando di percorsi ‘lontani’ è stato divertente il racconto “Volpe a pedali”, Rita Sozzi, blogger e autrice di “Una bici per Cammello”, classe 1990 (che è anche su Instagram).

Ci ha mostrato foto meravigliose pedalando nel ‘mappamondo’. “Ho rotto tutto quello che si può rompere di una bicicletta”, ha detto. Ogni volta ha imparato a portarsi per i suoi viaggi un copertone o una pompa per le gomme in più rispetto alla volta precedente.”

Previdenza e organizzazione in cima; e dal suo racconto traspariva la contentezza di arrangiarsi spesso e volentieri con fantasia, talvolta chiedere aiuto alla gente del posto.

Rita non ha mancato di farci sapere che ha sempre incontrato gente aperta e disponibile nei suoi confronti, “quando viaggi, le persone ti vedono un po’ come il pellegrino medioevale, sei il benvenuto“…

Tornando ai nostri territori, è stato interessante l’intervento di Claudio Repossi, Explora, Ente turistico di Regione Lombardia che ci ha parlato di promozione dell’offerta turistica riguardo al nostro territorio.

Perché punto focale per la promozione dei territori ‘silenziosi’ è proprio la comunicazione di eventi che offrono emozioni per il milanese e per la Lombardia. Se sappiamo accoglierle le emozioni non mancano. Anna Rossi (Regione Lombardia, AQST Milano Metropoli Rurale) oltre alla maggiore informazione riguardo ai percorsi, propone anche la costruzione di parchi nuovi che andrebbero a incrementare l’affluenza turistica.