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Gusto

Cucina del Mar Egeo a TuttoFood 2019

I sapori e i profumi della cucina greca

In occasione della Fiera Internazionale Tutto Food 2019, svoltasi a Rho Fiera Milano nella seconda settimana di maggio, GoBrand, il programma che riunisce enti e aziende provenienti da Lasithi (Creta), Chios, Cycladi, Dodecaneso, ha proposto i prodotti tipici, i sapori e i profumi della cucina del Mar Egeo

GoBrand intende promuovere la conoscenza della vera cucina greca, con i suoi prodotti locali, superando l’idea stereotipata di una cucina greca limitata a poche pietanze: l’insalata greca, il satziki, la moussaca, il souvlaki e poco altro.

Chi soggiorna in Grecia apprezza la cucina del mar Egeo e i prodotti tipici locali, che risalgono alla tradizione millenaria del paese.

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Ora si moltiplicano le iniziative che contribuiscono alla promozione della vera cucina greca e della sua vena più autentica sia in patria che al di fuori, in particolare in Italia, terra che ospita una consistente e radicata comunità ellenica.

GoBrand nasce proprio per contribuire alla diffusione della conoscenza dei prodotti di Grecia e Cipro. Cofinanziato dal programma europeo INTERREG, si propone di promuovere e valorizzazione marchi, prodotti e servizi locali.

A Milano è stato presentato al pubblico nel corso di TUTTOFOOD, a Rho Fiera, piattaforma internazionale dell’agroalimentare che si è tenuta a maggio.

Produttori dalle isole del Mar Egeo, Creta e Cipro, hanno proposto e fatto assaggiare i loro prodotti più rappresentativi: il formaggio San Michali di Syros, la louza, salume preparato nelle isole cicladiche con il filetto suino, il soutzouk loukoum di Cipro, croccanti come ladopita e melekouni da Rodi, la crema di rose con mastiha di Chios e miele di carrube. E ancora oli, vini, olive, pesce, salse, frutta secca, liquori, dolciumi, miele… Il tutto chiuso con liquore di mastiha di Chios.

La Mastiha di Chios nella storia

La Mastiha (o Masticha, o anche Mastika) è un liquore aromatico estratto dal mastice, o resina, di lentisco (pistacia lentiscus) di Chios, dove si produce la qualità più pregiata di questa resina, che fin dall’antichità è utilizzata nella preparazione di liquori, profumi e per le sue proprietà salutari e terapeutiche.

Per ottenerla si incide il fusto della pianta e si raccoglie la resina rappresa all’aria; liberata dalle impurità, viene essiccata in contenitori di legno.

La Mastiha è prodotta unicamente in 24 villaggi del sud di Chios, detti Mastichoria, dal nome della pianta che produce il mastice; la sua raccolta e la lavorazione si effettuano esclusivamente con metodi artigianali.

I mercanti dell’isola la commerciavano in Egitto già nel 500 a.C., vendendola a caro prezzo, dato che il prodotto di Chios conteneva un olio essenziale più intenso di quello egizio.

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I Genovesi che dominarono l’isola dal 1346 al 1566, fondarono una compagnia la Maona di Scio, per sfruttare il monopolio del commercio della mastica, verso la Grecia, la Siria, Rodi, Cipro, Costantinopoli, Alessandria.

Le lacrime di Chios e le sue proprietà

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Alla mastiha sono collegate molte leggende, come quella di Sant’Isidoro, martirizzato a causa della sua fede cristiana: si racconta che, mentre veniva trascinato per essere decapitato attraverso un bosco di lentischi dell’isola, gli arbusti cominciassero a lacrimare resina, commiserando il suo tragico destino.

Innumerevoli sono le proprietà benefiche e terapeutiche attribuite alla mastiha già da Ippocrate e da Galeno, nonché da Dioscoride, iniziatore della farmacologia: profuma l’alito e riduce la placca, allevia i disturbi dello stomaco, del fegato e dell’intestino; aiuta nella terapia dell’ulcera; contribuisce ad abbassare il colesterolo e i trigliceridi, ha proprietà antibiotiche, antimicrobiche e antibatteriche, contiene sostanze cicatrizzanti e, secondo ricerche recenti, potrebbe avere effetti antitumorali.

Protetta dalla Denominazione d’Origine Protetta dal 1997, a Chios è ingrediente base dell’Ipovrichion, un dessert di sciroppo, albume montato, limone e mastica, del Kaimaki, un gelato, e di diversi dolci pasquali.

È utilizzata anche per conserve di frutta da servire con yogurt, o in piatti come il Saliq arabo, a base di agnello e riso, preparato in occasione dei banchetti nuziali. Può unire il suo aroma con quello dell’ouzo o, nel Medio Oriente, si combina con l’Arak, un’acquavite forte e aromatica.

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