Dolomiti di Brenta: week end autunnali dedicati ai prodotti tipici
Appuntamenti autunnali per un viaggio tra i sapori
Imperdibile connubio tra territorio e sapori, con percorsi dedicati ai prodotti tipici – a piedi o in bici – (km zero Unesco bike tour) e sagre dedicate. Comano …non solo terme! Nel centro di eccellenza dedicato alla cura della pelle, tra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, vale la pena organizzarsi già per weekend fuori porta autunnali: 4 occasioni per cogliere appieno la assoluta compenetrazione tra il prodotto tipico e il contesto di produzione.
Il primo elemento che accomuna i diversi appuntamenti è la unicità dei prodotti e la peculiarità del luogo di provenienza: il Lomaso per la patata di montagna Montagnina, il Banale per la Ciuìga, salame con le rape presidio Slow Food, e il Bleggio per la sua Noce. Solo qui si coltivano e producono, solo qui si possono acquistare.
Ecco gli appuntamenti
Festa della Patata 26 – 28 ottobre, Campo Lomaso e Dasindo
Tre giorni di festa, dal 26 al 28 ottobre, tra Campo Lomaso e Dasindo, zone di produzione della patata Montagnina. Declinata in tanti piatti da assaporare durante le raffinate cene sotto i vòlti oppure interpretata in sfiziosi menu dalle associazioni locali. Le Montagnine sono coltivate esclusivamente su terreni e in ambiente di montagna, tra i 600 e 900 m. A fronte di una produzione limitata in quantità, viene premiato il gusto.
Coltivate secondo un protocollo di autodisciplina dei coltivatori trentini, sono ancora le vecchie e tradizionali varietà rintracciabili tra questi monti più di un secolo fa. Conservate al naturale senza l’ausilio di trattamenti anti germoglianti vengono proposte anche nelle varietà precoci e tardive, così da soddisfare il consumatore da autunno a primavera.
La chicca da non perdere… il tiramisù alla patata Montagnina.
Sagra della Ciuiga, 1- 4 novembre, San Lorenzo in Banale
Dall’1 al 4 novembre un appuntamento goloso e folkloristico celebra il presidio Slow food capolavoro di norcineria antica nelle antiche ville di San Lorenzo in Banale dove vòlti, cantine e solai, ospitano gli stand gastronomici e mercatini di produttori e artigiani. La ciuìga diventa il piatto principale, servito con puré di patate e capussi (cavolo-cappuccio) come vuole la tradizione, o in altri sfiziosi abbinamenti. La ciuìga arriva da una storia contadina di povertà e sopravvivenza montanara, nella seconda metà dell’800. Prodotto unicamente in questo borgo è infatti un capolavoro di norcineria della storia antica e, come spesso accade, retaggio della sapienza contadina che, per ovviare alla povertà e scarsità di materie prime, recupera, aggiunge e mescola materie prime “povere”, creando un gusto finale unico e raro. Composto da carne suina e rape, il prodotto dall’800 a oggi ha avuto una sua evoluzione. Il salame nasceva allora dagli scarti della carne di maiale (testa, cuore e polmoni) in proporzione del 20% circa. Il resto erano rape cotte tritate.
Per dare colore veniva aggiunto il sangue di maiale, ma anche aglio e pepe nero per rendere il sapore piccante, unico e inconfondibile. Le rape venivano coltivate dopo la trebbiatura del grano e maturavano in autunno. Ecco perché la ciuìga veniva tradizionalmente prodotta e affumicata ad inizio inverno, quando il calendario prevedeva il raccolto ma anche l’uccisione del maiale e la lavorazione appunto degli insaccati. La tradizione vuole che il salume, dopo l’affumicatura, si restringesse assumendo una forma strana, quasi fosse una pigna. E proprio ciuìga si chiama la pigna nel dialetto locale. Oggi il recupero della tradizione passa attraverso una nobilitazione del prodotto, invertendo la proporzioni tra carne e rape: 70% di carne suina scelta e il 30% di rape. La ciuìga si può consumare subito dopo l’affumicatura, mentre è ancora fresca.
Festa della Noce, 10 – 11 novembre, Cavrasto
Due giorni di festa per le vie di Cavrasto, dove gli antichi vòlti vengono trasformati in botteghe per tutti i prodotti del territorio. La noce diventa protagonista unica del menù del pranzo collettivo della domenica, ma anche delle degustazioni offerte dai produttori locali che la propongono al naturale o trasformata in torte, pagnotte, nocino o salame alle noci. Noce: coltivate sul soleggiato altipiano fin dal 1500 si distinguono per il gusto gradevole, quasi speziato, il guscio sottile e facile da rompere, per le dimensioni ridotte e soprattutto per l’insolita forma allungata, tale da farle sembrare quasi rettangolari e un gusto dalla tipica nota speziata. La raccolta, circoscritta alla zona del Bleggio, comincia nella seconda metà di settembre e si esegue ancora a mano.
Festa di San Martino, 10-11 novembre, Stenico
Nel borgo di Stenico si celebra il termine della stagione agricola. I frutti sono stati raccolti ed è finalmente giunto il tempo di gustarli in buona compagnia. Golosi appuntamenti dove assaporare tutti i prodotti tipici del territorio in curiosi e insoliti abbinamenti, si uniscono al divertimento dei giullari di strada e degli spettacoli itineranti. Nelle vecchie cantine si gusta il piatto della tradizione contadina: la trippa in brodo o al sugo.
I SENTIERI DEL GUSTO! A PIEDI O IN BICI!
Sulle tracce dei tre prodotti tipici della patata del Lomaso, della noce del Bleggio e della Ciuìga del Banale, sono nati altrettanti percorsi, di cui godere a piedi o in bicicletta, che prevedono una bacheca di inizio sentiero in cui è narrata la storia del prodotto e su cui viene descritto il sentiero e segnalato il percorso. Lungo il percorso sono messi in evidenza i luoghi di produzione, i produttori da cui acquistare i prodotti e i luoghi storici legati al prodotto stesso.I sentieri sono straordinariamente panoramici, con punti in cui ammirare il territorio e soprattutto la realtà agricola locale e lungo il percorso punti sosta e panchine realizzate con materiale naturale, situati nei luoghi maggiormente panoramici, consentono una immersione completa nella storia e nell’habitat di un territorio Patrimonio della Biosfera Unesco.
Tutte le informazioni e le offerte relative ai pacchetti week end sono reperibili sul sito dell’APT TERME DI COMANO E DOLOMITI DI BRENTA www.visitacomano.it – tel. 0465 702626