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Expo 2015: padiglione Zero

A fine ottobre calerà il sipario su Expo 2015, dopo sei mesi di vivace fermento e attrazioni culturali di ogni genere. Sei mesi in cui le finestre del mondo si sono spalancate allo sguardo affascinato del visitatore, offrendo uno spettacolo di bellezze e armonie architettoniche di straordinario impatto emotivo.
Per chi non ci fosse ancora stato o per chi volesse ritornare (una volta sicuramente non basta) una raccomandazione: non perdete la visita al Padiglione Zero, lo spazio che introduce i temi e i linguaggi dell’Esposizione Universale.
Padiglione Zero

Il padiglione si trova all’estremo ovest del decumano, di fronte all’ingresso Triulza. Sulla grande facciata principale si legge il motto in latino che dice Divinus halitus terrae( Plinius) : ovvero “Il respiro divino della terra”.
Padiglione Zero
Il complesso è stato progettato dall’architetto Michele De Lucchi, l’allestimento ideato dallo scenografo Giancarlo Basili e curato da Davide Rampello. La struttura copre una superficie di circa 9.000 metri quadrati di cui 5.500 riservati all’area espositiva, predisposta per i nove grandi spazi tematici che si succedono come in una dimensione naturalmente irregolare.
Padiglione Zero

Quanto l’uomo ha prodotto dalla sua comparsa sulla Terra fino a oggi, le trasformazioni del paesaggio naturale, la cultura e i rituali del consumo, sono il punto di partenza per qualsiasi progetto futuro. Il Padiglione Zero è il luogo in cui si racconta questo straordinario percorso con un linguaggio emotivo e immediato.
Padiglione Zero

Il Padiglione Zero riproduce un pezzo della crosta terrestre, sollevata dal terreno e posta in una posizione di preminenza. Al suo interno diverse aree concettuali prendono per mano scenograficamente i visitatori, accompagnandoli alla scoperta del tema: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

Un’esperienza di viaggio al centro della Terra.

Il servizio fotografico è di Vittorio Puggioni