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Fotografare l’Africa

Robert Ross, fotografo newyorkese, diviso tra la sua città d’origine e Cape Town, ha immortalato la fauna e gli scenari mozzafiato del Selous, svelandone l’unicità del quotidiano e abbattendo ogni tipo di stereotipo. Il Selous Game Reserve è, infatti, una delle più grandi riserve faunistiche del mondo, a sud della Tanzania, vicino alla costa orientale dell’Africa. Il nome di questa località prende origine da Sir Frederick Selous, famoso cacciatore britannico. Iscritta dal 1982 al patrimonio mondiale dell’Unesco, la riserva rappresenta la prima area protetta dell’Africa dal 1986.SelousBLAD11052015-5-969x388Con un’estensione superiore a quella della Svizzera – copre una superficie totale di 54600 chilometric- il Selous è riuscito ad affermarsi come uno tra i più importanti ecosistemi africani, un autentico gioiello della biodiversità, nonostante i conflitti tra Inglesi e Tedeschi durante la Prima guerra mondiale e il bracconaggio degli anni Settanta e Ottanta. Grazie alla vicinanza con l’Oceano Indiano, gode di un clima mite e permette ogni genere di safari,  piedi e in barca, e include anche una visita ai villaggi vicini. L’habitat comprende pascoli, la tipica savana d’acacia, zone umide ed estesi boschi di miombo.20121117_Selous_00121

Il Selous, vanta così – anche a causa di questa diversità di ambienti – una fauna ricchissima per numero e varietà di specie. L’area è abitata da una delle più grandi popolazioni di elefanti che, assieme agli ippopotami, si vanno ad abbeverare lungo il fiume Rufij. Si possono avvistare e fotografare, inoltre, licaoni, bufali del Capo e leoni. Nel Bush sono presenti varie specie di uccelli, grandi mammiferi e cani selvatici in via di estinzione, che vagano in libertà.

In questa location dall’ambiente difficile ma affascinante Robert Ross ha collezionato quasi 100.000 scatti, di cui 200 immagini sono confluite nel volume The Selous in Africa – A long Way from Anywhere, edito in lingua inglese, da Officina Libraria. Uno splendido insieme di vedute aeree e notturne, ritratti ravvicinati di predatori, insetti, piccole creature e panorami spettacolari. 561e7bcb8bd380d2282d7678_selous-in-africa-02-e1445350926269
Di grande formato, il volume è arricchito da sei tavole con apertura ad anta. Oltre a questo, vi sono estratti di citazioni da Sand Rivers, testi selezionati come la storia del Selous di Rolf Baldus, un saggio di Walter Jubber sugli aspetti naturalistico -zoologici dell’area e uno scritto di B. Christy, direttore investigativo del National Geographic sulle conseguenze del commercio illegale dell’avorio.

The Sealous was my very first Africa experience and it remains my favourite. Robert J. Ross’ extraordinary photographs take us into a natural world unlike any other on earth. A world of elephants. Of wild dogs. Of nature as it should be, can be, might be- if we keep these breathtaking images firmly in mind. A triumph!. ( B. Christy)

672x372xLibero-Africa-foto-672-_jpg_pagespeed_ic_Bi_36Et-N8The Selous in Africa- A long way from anywhere

Fotografie di Robert J. Ross – Officina Libraria – 276 pp. www. officinalibraria.com

 

I lavori di Robert J. Ross sono pubblicati su diverse riviste di viaggio e natura tra cui National Geographic Adventure e Traveller, Condè Nast Traveller e altri. Incarichi di fotografo anche per il WWF, Global Fund for Children e altre organizzazioni non governative per cui ha sentito che le sue immagini potevano fare la differenza.

Le immagini pubblicate nell’articolo sono di Robert J. Ross.