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Gerardo Sacco e i suoi gioielli da mito…per una donna dea

Monili unici, che rievocano le leggende del Mediterraneo

Gerardo Sacco: monili inconfondibili che si ispirano ai miti e alle leggende dell’antica Grecia, per valorizzare la bellezza di donne divine.

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Fin dai tempi più remoti, mito e bellezza s’intrecciano nell’immaginario umano. Le storie degli dei e degli eroi dell’antica Grecia, in cui la cultura del nostro paese affonda le sue radici, avevano spesso dei protagonisti bellissimi.

Si riteneva, infatti, che la bellezza fisica maschile fosse una benedizione, un dono degli dei, e che fosse rivelatrice di una perfezione anche interiore.

Per le donne le cose andavano un po’ diversamente, se si considera che Esiodo (autore del VIII-VII secolo avanti Cristo), parlando della prima donna creata, la descriveva come “bella e malvagia”, malvagia perché bella e bella perché malvagia. Insomma, una sicura fonte di guai.

E per parlare di guai, come non ricordare Elena di Troia – alla quale Omero attribuì la responsabilità di una guerra disastrosa, durata ben dieci anni e costata ad entrambi gli schieramenti gravissime perdite oltre alla distruzione di una città-stato – celebre, e sfortunata, femme fatale del mondo antico.

Quando la incontriamo per la prima volta (nel III libro dell’Iliade) gli anziani cantano: “Terribile bellezza, bellezza come quella di una dea”.

L’Elena descritta dai versi omerici attirava gli uomini nel suo letto e, quindi, alla morte.

Era uno strumento nelle mani del destino e la sua bellezza, una specie di arma di distruzione di massa.

Eppure, per secoli le donne hanno sperato di sentirsi sussurrare  “sei bella come una dea”.

E, con questo obiettivo, si sono truccate, profumate, vestite, perché la loro immagine si avvicinasse il più possibile a quell’inarrivabile ideale. Per non parlare dei gioielli…

C’è qualcosa al mondo che meglio di un gioiello può far sentire una donna veramente divina? La risposta è no.

Gerardo Sacco e la divina Liz Taylor

Lo sapeva bene Liz Taylor, che adorava i gioielli, li collezionava e li riteneva portatori di felicità.

Fra i pezzi più amati della sua collezione, la Taylor aveva anche le creazioni di un orafo calabrese, Gerardo Sacco.

Questi, avendo cominciato a collaborare col regista Franco Zeffirelli nel 1986, realizzò due anni più tardi i gioielli indossati dalla Taylor nel film “Il giovane Toscanini”.

Fu una vera rivoluzione: si trattava di pezzi autentici – e non di pezzi di bigiotteria, come era accaduto fino a quel momento – che la diva apprezzò subito moltissimo. “These are the most beautiful jewelry I’ve ever seen!” (“Sono i gioielli più belli che abbia mai visto!”) disse Liz.

E li volle tutti per sé alla fine delle riprese.

Ancora oggi Gerardo Sacco ha continuato a collaborare con cinema, il teatro e la televisione, mettendo in risalto la bellezza delle attrici come Glenn Close, Isabella Rossellini, Monica Bellucci ed Elena Sofia Ricci.

Quello che nel 1963 era nato come un piccolo laboratorio artigiano si è trasformato in una realtà internazionale, a Crotone, dove disegna e produce monili unici, inconfondibili.

Il patrimonio culturale della sua terra, un tempo Magna Grecia, nutre da sempre la sua immaginazione, ispirando gioielli d’arte che rievocano i miti, le tradizioni e le leggende del Mediterraneo.

Così possiamo trovare il volto della dea Demetra, protettrice delle messi, la Sfinge alata dal corpo di leone, la Gorgone, oppure la Sirena, i pupi Siciliani, le maschere del teatro greco, i camei della tradizione napoletana…

Tutti i soggetti, grazie alla perizia di una squadra di maestri artigiani orafi (in prevalenza donne), danno vita a gioielli straordinari in oro, argento, perle, coralli, pasta di vetro e, ovviamente, pietre preziose.

La loro unicità sta in gran parte nel combinare tradizione e arte contemporanea, esperienza antica e moderne tecniche di produzione, tutto sotto il segno del Made in Italy.

Oggi l’azienda è guidata da Viviana Sacco, figlia di Gerardo, che afferma orgogliosa: “La nostra storia è unica nel suo genere, come quella del mito”.

E continua, oggi come un tempo, a incantare uomini e donne con le sue creazioni che raccontano storie, nelle boutique monomarca di Crotone, Lamezia Terme, Milano, Reggio Calabria, Roma e Salerno.

www.gerardosacco.com

Un gioiello da guardare come un’opera d’arte, da indossare per farsi notare, da scegliere per sognare.