Il colpevole - The Guilty
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Il colpevole – The Guilty: un thriller che fa riflettere

Una storia con ascendenze shakespeariane

Il colpevole – The Guilty: un thriller  inesorabile che fa riflettere – in uscita il  7 marzo 2019

Asger Holm è un agente di polizia che risponde alle chiamate di emergenza a Copenaghen. È sospeso dal servizio, e l’indomani sarà giudicato, per aver sparato durante un’azione.

Cosa è davvero accaduto si saprà durante il film, che sviluppa in tempo reale l’azione, racchiusa entro le stanze del centralino, tra telefoni e computer, e concentrata nelle parole e nelle reazioni di Asger: è solo attraverso le conversazioni che si compongono i frammenti di una tragedia del nostro tempo con ascendenze shakespeariane (siamo nella terra di Amleto e  la richiesta di aiuto viene da un’autostrada che va in direzione di Elsinore).Il colpevole - The Guilty

Dopo i primi minuti in cui si susseguono banali richieste di aiuto (anche per una caduta dalla bicicletta, ma siamo in Danimarca...), arriva la telefonata di Iben, sconvolta, che finge di chiamare la figlia di 8 anni, ingannando chi l’ha rapita con un furgone.

Asger coordina l’intervento di soccorso, chiama la bambina, organizza l’inseguimento del furgone, chiede aiuto al suo collega Rashid, che il giorno dopo deve testimoniare a suo favore…

Il turno al centralino di Asger è finito, ma lui resta e porta avanti l’intervento fino alla sua conclusione, dopo una serie di svolte inaspettate attraverso le quali si definiscono i caratteri e le storie dei personaggi.

Ma tutta la rappresentazione

si concretizza nei primi e primissimi piani di Asger al telefono.Il colpevole - The Guilty

Straordinaria la prova d’attore  di Jakob Cedergren (pluripremiato e noto in Danimarca per la miniserie The spider), che è sempre solo, illuminato dei riflessi delle luci rosse delle chiamate di emergenza, con  intorno solo figure sfumate di colleghi, che interagisce con  le voci e i suoni che gli arrivano dal telefono.

Il regista  Gustav  Möller si è ispirato a una chiamata reale di una donna al 911, che mascherava il suo grido di aiuto per non allarmare il  rapitore. 

Ascoltando la registrazione  – dice Möller – “mi sembrava di vedere le immagini. Ero riuscito a vedere la donna, la macchina su cui si trovava, le strade che la vettura percorreva… Compresi che ogni singola persona, ascoltando quella telefonata, avrebbe potuto visualizzare immagini differenti: una donna diversa, un rapitore diverso e così via.

Cominciai a pensare: e se utilizzassi questo cocnetto di rappresentazione mentale nel mio film? Il mio scopo nel realizzare The Guilty è stato quello di creare un thriller carico di suspence e incentrato sui personaggi, ma soprattutto di fare un film che fornisse ad ogni singolo spettatore un’esperienza assolutamente unica”.

Lo scopo è stato raggiunto da questo giovane regista al suo primo lungometraggio, grazie anche all’abilità dello sceneggiatore Emil Nygaard Albertsen e al contributo tecnico fondamentale della montatrice  Carla Luffe e del tecnico del suono Oskar Skriver, che attraverso le voci e i rumori di fondo dà corpo  a un’azione che lo spettatore non vede mai sullo schermo, ma solo mentalmente (come nelle intenzioni registiche).

The Guilty tiene lo spettatore incollato allo schermo, dove succede assai poco ma attraverso il quale si “immaginano” le diverse storie che portano i personaggi ad agire, a cercare aiuto, a fuggire, a inseguire una soluzione  per sé e per gli altri a problemi complessi che affondano nell’oscurità delle coscienze.

The Guilty fa riflettere sulla potenza delle parole (che qui contano molto più delle immagini) e del linguaggio del cinema, ma anche sul condizionamento degli stereotipi che spingono Asger a intepretare i frammenti di un dramma familiare, che gli arrivano attraverso il telefono, mescolando il suo vissuto e le sue angoscie, represse ma non risolte, giungendo a conclusioni che gli sembrano inequivocanili…ma non lo sono.

É lo stesso rischio che corriamo tutti nella difficile interpretazione della realtà, non solo delle storie vissute sullo schermo.

Il colpevole – The Guilty –  ha vinto il Sundance film festival 2018 e ha ottenuto il premio del pubblico, quello per miglior sceneggiatura e miglior attore al Torino film festival, oltre a 3 candidature agli European Film Awards.

 

Il colpevole – The Guilty

di  Gustav  Möller,  Danimarca, 2018, durata 85 minuti

con Jakob Cedergren, Jessica Dinnage, Omar Shargawi

distribuito da Bim Distribuzione e Movies Inspired.

 

 

 

 

 

Elefteria Morosinitesto di Elefteria Morosini