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Il raduno del Dandy italiano alla Fiera Antiquaria di Arezzo

Dandy Day e maestri di eleganza

Bei vestiti, capelli in ordine, disprezzo per la borghesia, il casual e il comfort, amore viscerale per l’eleganza, per il lusso. Con un’unica fonte di ispirazione: la Bellezza. Il raduno del Dandy italiano il 4 e 5 maggio alla Fiera Antiquaria di Arezzo,

Eccentrico bizzarro elegante e raffinato, quindi, in poche parole: un Dandy

Il dandy si diverte a stupire e colpire l’attenzione del pubblico, con gli atteggiamenti, il modo di vestire e di vivere, con i gesti provocatori.

Fu lui, Lord Brummell il primo vero dandy della storia. Nella sua vita convisse una speciale amalgama di esclusivismo e mondanità, di eleganza e stravaganza, di eccentricità e buone maniere.

La figura del Dandy

La figura del Dandy nasce in Inghilterra con il Romanticismo, impersonata da Byron. Si diffonde in Europa negli anni del Decadentismo.

In epoca vittoriana fu Oscar Wilde a fare rinascere il dandismo in Inghilterra: per Wilde l’abbigliamento doveva stupire in nome del bello e dell’arte, sempre con un pizzico di ironia. Tra le sue stravaganze c’era l’abitudine a indossare abiti neri in occasione del suo compleanno e dire che era a lutto per la morte di uno dei suoi anni.

Ma oggi ? È questo, anche oggi, il Dandy?Dandy_raduno_My Boutonnière

Lo scopriremo il 4 e 5 maggio alla Fiera Antiquaria di Arezzo, dove oltre ai Dandy italiani, incontreremo anche i Gentleman’s d’Italia e cento moto d’epoca dei motociclisti Gentleman’s della Triumph.

Uomini di ogni età anagrafica e di diverse provenienze sociali e geografiche, accomunati dall’evidente ossessione della cura della persona.

Amore viscerale per l’eleganza, audaci accostamenti di colori nel completo a tre pezzi, in tartan o principe di Galles, figurini dalle tinte pastello, signori distinti freschi di barberia, gentlemen dall’aria compassata con copricapo, e fiore all’occhiello.

Un’eleganza che sarà presente e tutta da ammirare in via Ricasoli, nell’Atrio d’onore del palazzo della Provincia dove, tra i vari brand del fashion e dell’eleganza sarà presente “My Boutonnière”, per essere il fiore all’occhiello dei Dandy italiani presenti alla manifestazione.

Diceva Lord Brummell: “sacrifico ogni sera una rosa al mio occhiello …”

Con My Boutonnière nessun sacrificio, i fiori saranno sempre freschi e del colore preferito.

Non solo, la scelta ecologica di My Boutonnière è rimarcata dal fatto che per realizzare alcuni suoi capi si sono individuati scampoli di tessuti preziosi, stoffe d’autore con piccole imperfezioni e vecchie raffinate cravatte, cercate e trovate da Antoinette Petruccelli per essere riciclati in bellissimi fiori all’occhiello, le sue boutonnière.

Un fiore realizzato a mano da sarte toscane, prodotto con tessuti pregiati o riciclati, e confezionato in una scatola preziosa, coordinata in collezioni per stili diversi.

Tutto Made in Italy.