Io non mi volto: 101 ritratti contro la violenza sulle donne
Ritratti di Paolo Spadacini
Io non mi volto – 101 ritratti contro la violenza sulle donne. Paolo Spadacini, fotografo di moda e reportage e autore di importante campagne pubblicitarie fotografiche, questa volta ha prodotto una serie di ritratti per un obiettivo di alto valore sociale e morale, la lotta contro l’indifferenza che fa sì che la violenza perpetrata contro le donne si ripeta nel nostro paese con una frequenza inaccettabile.
I dati sono terribili: in Italia si verifica 1 femminicidio ogni tre giorni e 1 donna su 3 ha subito violenze.
Il libro “Io non mi volto – 101 ritratti contro la violenza sulle donne” propone una galleria di 101 ritratti di personaggi noti del cinema e della cultura, dello sport e dello spettacolo realizzati da un grande fotografo italiano: Michelle Hunziker, Cindy Crawford, Valentina Vezzali, Melissa Satta, Lina Wertmüller, Mara Maionchi, Malika Ayane. E ancora, Umberto Veronesi, Stefano Zecchi, Vittorio Sgarbi, Davide Oldani, Aldo Grasso, Pippo Baudo, Alessandro Cecchi Paone, Carlo Ancelotti e tanti altri che hanno messo la loro immagine a disposizione di questa battaglia contro la violenza sulle donne.
Alla presentazione del volume, svoltasi presso il Teatro Franco Parenti mercoledì 13 febbraio, Paolo Spadacini ha raccontato alcuni episodi legati agli incontri con i personaggi famosi che ha fotografato, come Giorgio Armani, che preso da mille impegni si è concesso all’obiettivo solo per poco più di cinque minuti, o Lina Werthmuller, che ha espresso tutta la sua impazienza con un incontenibile turpiloquio.
Proposta di legge con codice rosso
Al fianco dell’autore, Michelle Hutzinker, che ha posato per la copertina di Io non mi volto, ha spiegato come per reagire all’inaccettabile violenza contro le donne, insieme a Giulia Bongiorno, ha presenato una proposta di legge che prevede un codice rosso, ovvero un automatismo per cui di fronte alla denuncia di una donna che subisce maltrattamento l’intervento della pubblica sicurezza deve scattare entro 72 ore.
Mentre oggi, purtroppo, succede troppo spesso che alle donne che cercano di sfuggire a uomini violenti (non di rado compagni, fidanzati, mariti, ex-mariti, o qualcuno che fa parte della cerchia familiare o amicale) e li denunciano, ricevono risposte che suggeriscono di avere pazienza, si trovano di fronte ad atteggiamenti minimizzanti o attendisti.
Come troppi casi dimostrano, aspettare a intervenire spesso ha voluto dire perdere la vita o vedere messa a repentaglio l’incolumità delle donne e anche dei loro figli.
Infine è intervenuto don Mazzi, che ha ricordato il suo impegno a fianco dei ragazzi che aiuta nei loro percorsi di riabilitazione, richiamando alla memoria uno dei casi clamorosi di cronaca nera che ha seguito, che lo ha spinto a dire come di fronte a certi delitti “Dio non dovrebbe perdonare”, pur piangendo insieme al responsabile.
Esprimendosi in modo semplice e diretto, ha avuto parole di denuncia nei confronti di tutti coloro che, anche tra i cattolici, non rispettano la donna e non riescono ad accettare il fatto che gli esseri umani sono diversi e complementari.
“Per conquistare gli anni dell’uomo e della donna”, ha detto, bisogna andare oltre l’incomprensione e la tristezza che nasce dall’ignoranza e dal disprezzo dell’altro/a, perché, ha conluso, “Dio è femmina”.
Parte dei fondi raccolti con il libro verranno devoluti alla Fondazione Doppia Difesa Onlus, l’associazione fondata da Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, che offre sostegno e tutela alle vittime di violenza, oltre a proporsi di sensibilizzare l’opinione pubblica.