Gusto

La Focaccia col formaggio di Recco: buona da creare dipendenza

Una tradizione quasi leggendaria

La Focaccia col formaggio di Recco: buona da creare dipendenza

Si fa presto a dire focaccia. Perché se stiamo parlando di lei, di quella famosa che vanta dal 2015 il marchio di tutela europeo I.G.P.,  ponendosi tra i 290 prodotti d’eccellenza che rappresentano l’Italia nel mondo, allora dobbiamo chiamarla con il suo vero nome: La Focaccia di Recco col formaggio”.

L’unicità di questa certificazione rende il prodotto ancor più ricercato perchè protegge il territorio della sua produzione: l’Indicazione Geografica Protetta riporta la Focaccia di Recco col formaggio esclusivamente alla sua zona d’origine e garantisce il consumatore che la Focaccia di Recco certificata come tale è solo nella sua zona di produzione, storicamente e tradizionalmente riconducibile ai comuni di Recco, Camogli, Sori e Avegno e si può trovare solo nelle attività consorziate.

Camogli-Focaccia di Recco
Scorcio di Camogli

Ormai considerata una delle bandiere gastronomiche della Liguria, tanto ha contribuito a diffondere nel mondo il nome Recco, sfortunata cittadina che durante l’ultimo conflitto mondiale è stata più volte rasa al suolo dai bombardamenti vedendo così annullate tutte le sue capacità di attrattiva turistica conservate nel tempo da altre vicine località balneari della riviera. Ciò nonostante gli abitanti recchesi hanno dato estro alle proprie fantasie del “saper fare” creando da una tradizione quasi “leggendaria” un vero e proprio filone d’imprenditoria che ancora oggi risulta trainante, decretando alla propria città l’indiscusso titolo di Capitale Gastronomica della Liguria” dove la focaccia di Recco col formaggio ne fa sempre da padrona.

Un prodotto semplice e sano, con pochi ingredienti, lontano da ogni tipo di sofisticazione, eppure così difficile da riprodurre. Forse proprio per questo il riconoscimento IGP prosegue, grazie al forte legame del prodotto con il territorio, grazie alla manualità e alla naturalità con la quale i focacciai del luogo tirano le sfoglie, veri e propri veli che a vederli ci si chiede come facciano a maneggiarli, con quelle grandi mani, senza romperli.

Farina, formaggio fresco, olio extravergine, acqua e sale più un pizzico di segreto dell’essere focacciai recchesi (l’essere capaci!).

Come scrisse Fred Plotkin, gastronomo americano ( autore anche di “Italy for the gourmet traveler”), il solo difetto della focaccia di Recco risiede nel creare dipendenza.

Recco-Focaccia ph Paola Pardieri
La focaccia di Recco- foto di Paola Pardieri

Lo sappiamo bene noi di Sensi del Viaggio,  reduci (felici) da Recco, da un week end (sabato 26 e domenica 27 maggio) interamente dedicato alla focaccia, con una festa iniziata al mattino e continuata fino al tramonto. Un evento che quest’anno è inserito tra le manifestazioni ufficiali di 2018 Anno del Cibo Italiano, un ulteriore riconoscimento che inorgoglisce questa realtà. Abbiamo preso parte a un programma ricco e ghiotto con degustazioni gratuite, dalla focaccia semplice o con cipolle, alla focaccia “regina” di Recco col formaggio IGP: semplice, ottima e impossibile da imitare. Qui i mastri focacciai recchelini continuano, con un’arte tramandata per generazioni, a prepararla esaltando ingredienti semplici come farina, crescenza fresca (con latte certificato e proveniente dalle stalle liguri), olio di oliva extravergine e sale.

Il segreto? Mangiarla a Recco. Al di fuori ogni incantesimo può cessare…

Ogni anno, l’ultima domenica di maggio è quindi un’occasione unica per tuffarsi, oltre che nei primi bagni marini, anche in delicati, gustosi e attraenti porzioni di focaccia al formaggio in tantissimi banchetti sparsi tra vie e piazze. Uno spettacolo gastronomico con musica dal vivo, laboratori, esibizioni folcloristiche e sfide a tempo per impavidi divoratori di focaccia.

Segnatelo in agenda per il prossimo anno!!!

Consorzio FOCACCIA DI RECCO col formaggio
16036 RECCO (GE) via XXV Aprile 14 – Telefono 0185 730748
www.focacciadirecco.it – info@focacciadirecco – #lamialiguria

 

La foto di copertina è di Paola Pardieri

Giornalista di lungo corso ha lavorato all’interno di alcune case editrici quali la Mondadori, Rusconi Editore e f.lli Fabbri Editore. Successivamente, per diversi anni ha operato nel campo della musica come responsabile della promozione e del marketing per le più importanti major discografiche. Attualmente collabora anche con il mensile cartaceo Caravan e Camper e per altre testate online di viaggio, bellezza ed enogastronomia.