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La Guida Rossa TCI del Friuli Venezia Giulia: un grande ritorno

È il primo dei 25 volumi dell’opera dedicata alle regioni e alle città d’Italia.

La Guida Rossa TCI del Friuli Venezia Giulia torna in libreria in una nuova edizione del tutto rinnovata. È il primo dei 25 volumi dell’opera completa dedicata alle regioni e alle città d’Italia.

Il Touring Club Italiano, con la collaborazione e il contributo di PromoTurismoFvg, ente di promozione turistica del Friuli Venezia Giulia, ha presentato la nuova Guida Rossa Friuli Venezia Giulia che illustra la ricchezza e il respiro culturale di una regione che rappresenta bene la pluralità caratteristica di tutto il territorio italiano.

“Viaggiare con l’angelo della diversità”. 

Emilio Rigotti scrittore friulano, scrive nell’introduzione che “il Friuli Venezia Giulia è un mondo a parte, sul quale veglia l’Angelo della Diversità, una creatura immaginaria e immaginata ad hoc, ma che credo possa ben rappresentare l’anima – o le anime – di questa Regione che è la Regione dei confini e delle differenze.”

Così cita le parole di Rainer Maria Rilke, autore delle Elegie duinesi, il poeta che con il suo sguardo illumina e include le differenze che animano queste terre, dove si rileva una gran varietà di lingue, di territori, di tradizioni locali, di arte e letteratura.

E continua: “I maestri, le guide (con iniziale maiuscola o minuscola) in fondo hanno questo compito: aprire la strada, lo sguardo, l’attenzione, mostrarci il punto d’ingresso”.

Friuli Venezia Giulia, regione che travalica i confini

Regione di confine nel contesto geografico nazionale il Friuli Venezia Giulia, non lo è invece rispetto alla sua “identità di frontiera”, secondo la definizione di Claudio Magris.

Sul confine orientale ci si mescola con popolazioni che vengono da Serbia, Istria, Slovenia, Croazia, qui si incontrano lingue, culture, una pluralità di stimoli e influssi che emergono dalla storia, dai paesaggi ambientali e umani.

Qui si infrangono confini. Le lingue si intrecciano e tuttavia ogni località mantiene la propria, come ad esempio quella che a Grado si esprime nella poesia di Biagio Marin.

Friuli Venezia Giulia è così regione emblematica dell’Italia e della sua unità nella diversità.

I percorsi friulani della Guida Rossa: la guida conduce all’esplorazione del territorio lungo itinerari che individuano aree omogenee per peculiarità storico-geografiche e ambientali, dalla Carnia alla zona alpina orientale, dal Tarvisiano alla bassa pianura.

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Trieste@Fabrice_Gallina

Grande attenzione è data ai luoghi che accolgono il patrimonio artistico e museale, come le due “capitali”: Udine, capoluogo del Friuli, dal raffinato tessuto urbano e dalla vivace convivialità; e Trieste, nella Venezia Giulia, dal cuore mitteleuropeo, importante porto sull’Adriatico, città attraversata dalla bora, in cui si addensano i commerci marittimi e lo scambio di idee.

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Ulderica Da Pozzo Udine – Piazza Libertà

Qui il barone Rivoltella ha contribuito alla costruzione del canale di Suez e qui ha vissuto a lungo James Joyce in amicizia con Italo Svevo.

E poi Pordenone, sede di grandi festival come Pordenonelegge e le Giornate del cinema muto; Gorizia, città di confine che ha saputo trasformare la frontiera in un simbolo di unità e con Nova Gorica sarà Capitale Europea della Cultura nel 2025.

Le meraviglie del Friuli Venezia Giulia

La varietà dei paesaggi va dalle Dolomiti friulane alla collina, dalle pianure alle lagune, dalla costa dalmata, al mare.

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Ulderica Da Pozzo Monte Lussari

Inestimabili tesori di storia e di arte sono raccolti nei tre siti UNESCO della regione: la magnifica basilica di Aquileia, Palmanova dalla pianta stellare e Cividale del Friuli.

E poi Spilimbergo, Tolmezzo, il castello di Miramare, Villa Manin a Passariano, tutte splendide mete da inserire in un prossimo viaggio, sulle orme dei grandi artisti che hanno operato nella regione come Tiepolo, Antonio de Sacchi, il Pordenone.

Infine va ricordata la grande tradizione enogastronomica che offre una straordinaria varietà di vini e altri prodotti agroalimentari ed è una forza trainante per la conoscenza del territorio.

Le storiche guide rosse del Touring Club Italiano hanno più di 100 anni!

La Guida d’Italia del Touring Club Italiano, strutturata nelle mitiche Guide Rosse, mattoncini poderosi e agili alla consultazione, puntuali, onnicomprensive, è punto di eccellenza del nostro Paese.

La prima guida fu pubblicata nel lontano 1914, quando si perlustravano le regioni in bicicletta, ed era dedicata alla Lombardia e al Canton Ticino.

Nello stesso anno apre l’Ufficio cartografico che pubblica la Carta Turistica d’Italia in scala 1:250.000 e si inaugura a Milano una delle prime scuole alberghiere d’Italia.

In quegli anni i Soci sono più di 100.000. E si procede con la pubblicazione delle Guide Rosse: nel 1934 arriva quella sul Friuli.

Tutti i 25 volumi sono stati ripubblicati e aggiornati in diverse edizioni, tra cui quella allegata al quotidiano “la Repubblica”, che vendette oltre 4 milioni di copie.

Le guide del TCI sono il primo esempio in Italia di divulgazione scientifica dei beni culturali. Su di esse studia chi vuol ottenere il patentino di guida turistica professionale.

Arricchite da un apparato cartografico unico e prezioso e da bibliografia e indice dei nomi, le guide rosse insegnano a viaggiare.

La prossima uscita della Guida Rossa TCI sarà dedicata all’Emilia Romagna. Seguiranno tutte le regioni al ritmo di 2-3 titoli all’anno.

immagine di copertina Ulderica Da Pozzo Veduta aerea di Palmanova