La koala Anwen è guarita dalle ustioni ed è tornata a casa
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La koala Anwen è guarita dalle ustioni ed è tornata a casa

I koala ritornano nel Parco nazionale di Crowdy Bay, in Australia

La koala Anwen è guarita dalle ustioni ed è tornata a casa

Gli incendi sono stati domati e le ustioni sono guarite. Anwen, 4 anni, è di nuovo in libertà nel Parco nazionale di Crowdy Bay, in Australia.

Presto la seguiranno altri 26 orsetti.

Anche noi possiamo farcela!

Chi di noi non si è commosso vedendo le immagini struggenti dei koala che cercavano di mettersi in salvo dai devastanti incendi in Australia dei mesi scorsi, responsabili della morte di un miliardo di animali?

La storia di Anwen, una dei 26 koala che è sopravvissuta e che è potuta tornare a vivere nel suo habitat originario, è per noi emblematica, proprio in questi drammatici tempi del coronavirus, per molti aspetti: innanzitutto perché rappresenta la speranza che ce la possiamo fare anche noi, che potremo in futuro tornare a viaggiare, a scoprire, con occhi più attenti e rispettosi degli equilibri della natura, la bellezza e la varietà della flora e della fauna che popolano il nostro pianeta.La koala Anwen è guarita dalle ustioni ed è tornata a casa

Anwen è una femmina di quattro anni ricoverata per prima, nel novembre 2019, in terapia intensiva nel Koala Hospital di Port Macquarie con gravi ustioni soprattutto agli arti; è stata curata per cinque mesi, a lungo è rimasta in silenzio, ma attiva e socievole.

La koala Anwen è guarita dalle ustioni ed è tornata a casa

La koala Anwen e la speranza di nuovi cuccioli

E per prima è stata rimessa in libertà, seguita dagli altri suoi compagni, tra cui sette cuccioli; a tutti loro è affidata un’ulteriore speranza: dare vita a nuovi esemplari.

I koala, che si nutrono esclusivamente di foglie e di fiori di eucalipto e che sono strettamente arboricoli, vivono in piccoli gruppi formati da un maschio e alcune femmine.

Le femmine, dopo 25-30 giorni, partoriscono dei piccoli che per sei mesi rimangono nel marsupio e per altri sei vengono tenuti sul dorso della madre.

La sopravvivenza dei 26 koala è stata possibile grazie al lavoro d’équipe, alle competenze, all’abnegazione del personale dell’ospedale e dei volontari. Anche questo ci riporta immediatamente alla mente la situazione che stiamo vivendo a causa della pandemia.

Il Koala Hospital di Port Macquaire è ora chiuso per il Covid-19,

ma è possibile adottare a distanza i koala.

Da noi oggi molti volontari e non solo (vicini di casa, amici, parenti) si stanno occupando degli animali rimasti soli perché i loro padroni sono in ospedale o sono mancati.

Come è stato per i koala, anche noi siamo chiamati in questi tempi ad affrontare difficoltà fino a poco tempo fa inimmaginabili e, purtroppo, fortemente traumatiche, anche per la loro complessità; ripensare il futuro, pianificare nuovi progetti di sviluppo, sentirci parte di una comunità che unita può rendere migliore e meno conflittuale il nostro vivere e il vivere con gli altri, ci può aiutare ad andare avanti.

Anche noi possiamo farcela!