La pittura rivoluzionaria di Bacon e Freud: la Scuola di Londra
BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA – Dalla Tate Modern di Londra al Chiostro del Bramante di Roma – Fino al 23 febbraio 2020
Nella geometrica armonia del chiostro cinquecentesco progettato da Donato Bramante presso Santa Maria della Pace, si incrociano opere che raccontano la fragilità e la vitalità della condizione umana attraverso volti e corpi, luoghi di vita vissuta intensamente al di là di ogni regola.
Disegni e dipinti, ritratti e autoritratti ritraggono esistenze e luoghi in tutta la crudezza della nuda realtà, senza filtri né veli a mitigare l’impatto duro e provocatorio che caratterizza le opere.
Ecco come parlano dello loro arte Bacon e Freud, due protagonisti della pittura del ‘900, per la prima volta insieme in una mostra in Italia:
“Quello che voglio fare è distorcere la cosa ben oltre l’apparenza ma, nella distorsione, restituirla come un documento dell’apparenza.” Francis Bacon
“La mia idea di ritratto scaturisce dall’insoddisfazione per i ritratti che assomigliano alle persone. I miei ritratti devono essere ritratti di persone, non simili alle persone. Non creare qualcosa che somigli alla persona, ma incarnarla. […] Per quanto mi riguarda il materiale pittorico è la persona. Voglio che il dipinto sia fatto di carne.” Lucian Freud
Accanto a loro incontriamo Michael Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego, artisti che hanno segnato un’epoca utilizzando la pittura per raccontare la vita, e che insieme a Bacon e Freud costituiscono la “School of London”, uno dei più affascinanti e rivoluzionari momenti dell’arte mondiale.
In mostra ci sono oltre quarantacinque dipinti, disegni e incisioni, opere di artisti eterogenei, nati tra l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, immigrati in Inghilterra con motivazioni diverse, per i quali Londra è diventata il luogo dove studiare, lavorare, vivere: Bacon (1909-1992) dalla natia Irlanda, giunge in Inghilterra quindicenne; Freud (1922-2011) è in fuga dalla Germania nazista, come Frank Auerbach; Michael Andrews viene dalla Norvegia e Freud è suo professore alla scuola d’arte; Leon Kossoff è nato a Londra da genitori ebrei russi; la portoghese Paula Rego vuole studiare pittura nelle scuole inglesi.
Il percorso e le opere
Le opere dei sei artisti, prestate dalla Tate, prodotte lungo un periodo di sessant’anni, dal 1945 al 2004, raccontano la condizione umana, la fragilità, l’energia, gli eccessi, le evasioni, senza filtri, con una ricerca perfino ossessiva dell’effetto-verità.
Scorrono davanti agli occhi del visitatore gli anni della guerra e del dopoguerra, storie di immigrazione, tensioni, miserie, desiderio di cambiamento e riscatto sociale, ricerca e introspezione, donne alla ricerca di un nuovo ruolo nella società e nella cultura.
Gli autoritratti e i ritratti di amici e amanti mostrano la capacità di questi artisti di fissare sulla tela sguardi e anime, al di là di ogni canone di bellezza.
Tra le celeberrime figure isolate di Francis Bacon ammiriamo opere chiave come Study for a Portrait (1952) e Portrait of Isabel Rawsthorne (1966).
Come per Bacon, anche nei lavori di Michael Andrews si parte dalla fotografia per rappresentare lotte personali e momenti intimi, mentre Paula Rego esplora la condizione sociale delle donne, in cui si riflette.
Il fascino di Londra è messo in luce soprattutto da Frank Auerbach e Leon Kossoff in atmosfere spesso drammatiche, come in Primrose Hill (1967-1978) e in Children’s Swimming Pool, Autumn Afternoon (1971).
Di Lucian Freud sono presenti dipinti e disegni come Girl with a White Dog (1950-51) e Standing by the Rags (1988-89), in cui la raffigurazione è improntata al principio: “voglio che la pittura sia carne”.
Progetti speciali
Tre i progetti speciali di DART-Chiostro del Bramante rivolti alla contaminazioni tra linguaggi e al coinvolgimento del pubblico:
The Naked Truth è il cortometraggio inedito in cui Enrico Maria Artale racconta Bacon, Freud, la Scuola di Londra, evocandone la pittura attraverso la messa in scena di un istante immaginario che precede l’atto del dipingere. La colonna sonora è dei Mokadelic.
L’audioguida che accompagna i visitatori è affidata alla voce narrante di Costantino D’Orazio, storico dell’arte e saggista ed è pubblicata anche nel volumetto Il lato oscuro di Londra. I più piccoli seguiranno le avventure dell’Alieno Globber alla scoperta dell’essere umano, una storia coinvolgente realizzata da Antenna International.
Infine la mostra è accompagnata dalla colonna sonora BACON FREUD Exhibit Inspire una playlist selezionata dal gruppo post-rock Mokadelik su Spotify, che immerge nell’atmosfera londinese.
Bacon, Freud, la Scuola di Londra. Opere della TATE è nata grazie alla collaborazione tra DART- Chiostro del Bramante e Tate, e fa seguito alla mostra dedicata a J. M. W. Turner del 2018. A cura di Elena Crippa, Curator of Modern and Contemporary British Art, Tate.
BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA
Dalla Tate Modern di Londra al Chiostro del Bramante di Roma
Fino al 23 febbraio 2020 – www.chiostrodelbramante.it