la pizza più buona
Gusto

La pizza più buona del mondo è targata Provenza

La pizza più buona del mondo è targata Provenza

Che la parola ‘pizza’ derivi dal latino o dal greco, dal napoletano o dal tedesco, dall’arabo o dalla lingua dell’antico Egitto, l’etimologia del suo nome è uno di quei gineprai nei quali è meglio non infilarsi, ciò che conta è che ancora oggi sia sinonimo di cibo buono, sfizioso, sano e nutriente. Impasto, farcitura, forma e cottura sono oggetto delle più accese disquisizioni.

Bordi alti o bassi, servita nel piatto, avvolta in un tovagliolo, appoggiata sulla carta, calda e filante per cena o in tranci come merenda, la pizza è in assoluto l’oggetto del desiderio di tutti i golosi.vegetables-italian-pizza-restaurant

Contesa come patrimonio culturale, assume forme diverse, riempie pagine e pagine di menu e si presta alle più insolite composizioni. Sempre più creativa e alla ricerca di proprietà nutritive e sapori intensi, per il suo composto si sperimentano interessanti mix di farine che soddisfano tutti i palati. Anche la forma ha importanza.

La classica pizza tonda (iconograficamente connotata con tradizionale ricetta napoletana) non ha niente da insegnare alla sua versione al taglio, irresistibile street-food a qualunque ora.

Unica certezza: quella cotta nel forno a legna è certamente la migliore!

forno-a-legna-pizza

Anche quest’anno, a metà aprile, si è svolto  il Campionato Mondiale della Pizza, che  quest’anno ha celebrato la sua 25^ edizione, e il risultato è stato a dir poco sorprendente. Il campione del mondo di pizza si chiama infatti Ludovic Bicchierai e arriva dal Paese con cui da sempre ci contendiamo il primato della cucina: la Francia.Ludovic Bicchierai campionato mondiale della pizza

Direttamente dalla Pizzeria Le Gusto di Sausset Les Pins (Provenza) con la sua ricetta a base di pomodoro, mozzarella, tartare di orata, fiori di zucchine e gamberi freschi, si è aggiudicato il titolo di una tra le gare più ambite, che quest’anno ha portato al Palacassa di  Parma ben 650 concorrenti provenienti da 35 nazioni. Secondo e terzo in ordine di apparizione sono due siciliani: Alfio Russo della Pizzeria Pizz Art di Siracusa e Nicolò Cusumano di Mistic Pizza di Ragusa.pizza

Non sono mancate le rivelazioni in tema di preparazione: la ‘pizza napoletana’ giudicata top è quella di Giuliano Bucci della Fattoria di Roccaraso; al secondo posto si è verificato un ex aequo per Mario Matarazzo della pizzeria Manuno e Lorenzo Padovano di Paradise mentre terzo si è piazzato Elio Corsi del Blender Concept Restaurant, un italiano che lavora a Oslo.pizza

Per assaggiare la migliore pizza senza glutine, secondo la giuria, bisogna recarsi alla pizzeria Quattrocento di Federico De Silvestri a Marzana (Verona) mentre per chi cerca la velocità la risposta è Giovanni Vecchiesso de Al Leon di Chiarano (Treviso).

Per non trascurare l’aspetto scientifico e culturale della pizza, presso lo stand di “Le 5 stagioni” di Agugiaro&Figna, che con il brand leader mondiale per farine è stato il main sponsor dell’evento, si è tenuto un dibattito moderato dal giornalista “Gastronauta” Davide Paolini al quale hanno partecipato l’ormai celebre Chef Pasquale Cozzolino che, grazie alla sua #pizzadiet è diventato famoso in tutto il mondo, dell’ attore Gian Marco Tognazzi, che ha ereditato dal padre la passione per il cibo e per il vino e dalla nutrizionista di Parma Laura Russo.pizza tavola rotonda

Tutti d’accordo su un punto: la pizza italiana è tra i grandi tesori gastronomici invidiati da tutto il mondo, parte del nostro patrimonio culturale e, come tale, va preservata. I suoi ingredienti, dalla farina all’olio extravergine d’oliva fino ai pomodori San Marzano, compongono l’elisir che ancora oggi la rende unica e insostituibile.