L’arte di viaggiare: un libro al Museo del Design
Sino al 30 ottobre alla mostra ‘Oggetto Libro’
L’arte di viaggiare: un libro al Museo del Design di Milano
L’arte di viaggiare. Quando il viaggio è la materia stessa dell’essere, ogni circostanza porta allo stesso risultato, partire. È così che ho unito da sempre le mie passioni, il viaggio e l’Arte.
Ero giovanissima quando ho iniziato a viaggiare con la mia famiglia ed ero giovanissima quando ho iniziato a disegnare, e ho continuato entrambe le cose per il resto della vita.
Per parlare di questa recente occasione, al Museo del Design di Milano fino al 30, ottobre vi è una bella mostra ideata da Susanna Vallebona dal titolo “Oggetto libro“.
Come perdere questa occasione per partire in modo metaforico. Così ho scavato tra le parole del libro e ho lasciato il posto a un pianeta luminoso e cangiante che si mostra coccolato da tanti biglietti aerei.
Il titolo dell’opera è “Leggere è un viaggio” di Clara Bartolini.
Tanti sono i miei lavori che parlano di mondi lontani. Sono nata a Venezia per questo, forse, la Cina mi ha sempre attratto.
Un bel giorno sono stata invitata a partecipare a una mostra ad un importante Museo di Shanghai da una organizzazione di Brera. Non ho perso l’occasione.
La città mi è piaciuta davvero tanto e ho scattato moltissime foto con la mia ottima Nikon. Una volta tornata in Italia ecco l’dea.
Il femminile come possibile collegamento tra due mondi così diversi, per trovare un nuovo abito mentale, per estrarre il meglio da entrambi i mondi.
E nata così la serie di collage digitali Marco Polo III millennio.
L’arte di viaggiare, nei viaggi
Ho sempre scattato molte foto nella mia adorata città, cosi le ho unite creando temi ed emozioni contemporanee, unendo corpi femminili, il legame di tutto. Il gioco era fatto.
Oltre a questo, visitando vecchi mercati, siti poveri e non, eccomi con in mano il Libro Rosso di Mao luccicante e attraente visivamente, e insetti di tutti i tipi, grande passione dei cinesi insieme ai pesci e al the.
Sono nate cosi delle piccole emblematiche opere che analizzano il sociale e le sue distorsioni. Ma la curiosità non si ferma mai e quindi, come non visitare un paese arabo, per capire tante cose che da qui non si possono ben afferrare.
Ed eccomi a Dubai tra il massimo dell’opulenza kitsch e la povertà. Tutto qui è troppo: troppo lussureggiante o desertico, troppo vistoso, troppo arrogante, troppo lussuoso di un lusso che non ci riguarda ma ci incuriosisce.
Un mondo che è diventato, con la sua lingua tanto decorativa nella sua enigmaticità, il substrato di alcune mie opere dipinte con tratti potenti.
Tante sarebbero ancora le storie e le emozioni da raccontare oltre a quelle delle mie giacche d’artista realizzate con tessuti che acquisto in ogni parte del mondo.
Ma tante saranno anche le future, per non smettere mai di cercare nuovi stimoli, per arricchire la vita con nuovi incontri e panorami e aprire la mente a nuovi orizzonti invece di rinchiudersi in sé stessi.
Il prossimo viaggio, forse, con un libro sottobraccio, per viaggiare due volte con un unico biglietto.
Testo di Clara Bartolini
crediti immagine di copertina Giovanna Dal Magro