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Spettacoli

Love, il nuovo capitolo della “Trilogia delle emozioni”

Love (Kjærlighet) prosegue la “Trilogia delle emozioni” del regista norvegese Dag Johan Haugerud, aggiungendosi a Dreams e in attesa di Sex, la terza parte.

Love è stato presentato in concorso ufficiale all’81.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dopo essere stato proposto insieme a Sex alla Berlinale 2024. Dreams è stato premiato con l’Orso d’oro alla Berlinale 2025.

I tre film sono distribuiti in Italia da Wanted Cinema.

Il film indaga relazioni sessuali ed emotive non conformi alle norme e alle convenzioni sociali predominanti, ma profondamente vere. In particolare Haugerud racconta la sessualità femminile, osservando come “non siamo ancora arrivati a un punto in cui le donne possano fare scelte riguardanti la loro sessualità e la loro vita sentimentale senza doversi difendere o spiegare. Con Love – e con l’intera trilogia– il mio obiettivo primario è stato quello di trasmettere che sono possibili per tutti nuovi modi di pensare e di comportarsi”.

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Sui traghetti di Oslo

Il film si apre con una esplorazione di fregi e statue che decorano il Municipio di Oslo celebrando relazioni non convenzionali, condotta da un’amica di Marianne che deve trovare l’idea per una festa pubblica.

La ricerca attraversa tutto il film che esplora le relazioni amorose e sessuali tra un gruppo di persone legate da rapporti di amicizia e di cura, intrecciati nel reparto di urologia dell’ospedale dove lavorano Marianne, una medica esperta, e

Tor, un infermiere empatico e sensibile, attento alle reazioni che i pazienti manifestano più liberamente nei corridoi che non subito dopo aver avuto la diagnosi.

Si incontrano di notte su un traghetto, luogo emblematico che favorisce le confidenze. Lui cerca incontri con uomini sconosciuti, che attraverso una chat individua sul traghetto e ai quai si avvicina attraverso un approccio fisico, se pur mediato della tecnologia.

Lei sta esplorando una possibile relazione con un geologo, padre di due bimbe e con un rapporto complesso con l’ex-moglie, affermando il suo diritto a fare scelte sessuali e sentimentali libere e congeniali.

Tra i due si stabilisce una confidenza che li porta via via a confrontarsi sulle loro relazioni non convenzionali, vissute alla ricerca di libertà e autenticità.

Love: alla ricerca di relazioni libere

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Per Dag Johan Haugerud “una funzione importante della finzione filmica è quella di ispirare nuovi modi di pensare nella vita reale.“ Vanno superati gli atteggiamenti stereotipati verso l’amore dando spazio a chi cerca un’alternativa oltre la famiglia nucleare.

L’idea di realizzare questo film è nata dal libro “The Lonely City” di Olivia Laing, dal lavoro preliminare svolto nell’ambito del progetto artistico di ricerca di Brynjar Abel Bandlien dal titolo “All Tomorrow’s Parties” e dal desiderio di lavorare con certi attori.

Bræin Hovig, Tayo Cittadella Jacobsen e Marte Engebrigtsen danno vita con intensità e naturalezza a persone reali che affrontano situazioni drammatiche e coinvolgenti, impegnate in normali vicende di amore e di amicizia, di malattia e di cura, di scelte personali e di progetti di lavoro.

Love: note di regia

Per Haugerud “c’è molto romanticismo in LOVE. Molto, credo. E SEX parla molto di sesso, anche se non ne mostra la grafica. La strategia di non mostrare il sesso in forma grafica consiste nel cercare di approfondire un tema e dare un’idea di qualcosa di vero. E credo che sia estremamente difficile far sentire vero il sesso grafico in un film. Almeno io lo vedo molto raramente. La maggior parte del sesso che vedo nei film non riguarda affatto il sesso, ma la nudità in posizioni che noi riconosciamo come sessuali.”

L’idea che trasmette l’intera trilogia è come immaginare un modo diverso di pensare: “Dreams racconta di una giovane donna che sperimenta il suo primo risveglio sessuale e subito dopo si innamora della sua insegnante. Come in Sex e Love, il film affronta il tema di come la sessualità e i bisogni sessuali siano una cosa individuale e non abbiano necessariamente a che fare con l’amore romantico o l’identità sessuale. Come Love, il film parla anche di una donna che vuole avere il controllo della sua vita – dei suoi sogni, dei suoi affetti e della sua mentalità – senza cedere ai preconcetti della società su come dovrebbero essere le cose. “

[Le affermazioni di Dag Johan Haugerud sono tratte dall’intervista esclusiva a cura di Wanted Cinema al regista norvegese, che parla di Love in relazione alla intera trilogia cinematografica di cui il film è parte:  https://youtu.be/PjgLa7wYsFI?si=W9Nyb50cvN7XvgCm

Love (Kjærlighet) di Dag Johan Haugerud – nei cinema dal 17 aprile