Chantaburi
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Nel Chantaburi in Thailandia, pietre preziose e spiritualità

Un’immersione totale nella spiritualità e nella natura

Chantaburi. Partiamo dalla visita di Bangkok, la multiforme capitale della Thailandia, con il suo lato trasgressivo e frenetico di città-mondo, è una tappa obbligata per chi visita questo splendido Paese, ‘la terra della libertà e del sorriso’.

Ma, se si desidera un’immersione totale nella spiritualità e nella natura, una delle mete ideali è la provincia orientale del Chantaburi, ripercorrendo la storia del Buddha e dedicandovi anche all’esercizio della meditazione.

Situata alla foce dell’omonimo fiume, la città (anch’essa porta lo stesso nome) è nota per la raccolta di frutta tropicale – mangostano e durian, da cui si ricava una deliziosa confettura – e per le sue pietre preziose finemente tagliate da esperti artigiani. Tra rubini e zaffiri e ‘anelli magici’, Chantaburi rappresenta la culla della civiltà thailandese e non si può fare a meno di andare alla scoperta delle sue ‘gemme’.

Ma i veri gioielli sono di natura spirituale perchè nella maggior parte dei paesi del sud-est asiatico, a prevalenza buddhista, è importante investire nella ricchezza interiore. 

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I Wat, quindi, i templi buddhisti thailandesi, luoghi dove i visitatori partecipano e chiedono benedizioni di prosperità, fortuna e buona salute, facendo offerte, sono i veri ‘tesori’ di questa regione.

Il Wat Mangkon Buppharam, meglio conosciuto come Wat Lung Hua Yi, è un interessante tempio sinobuddhista, tappa del Buddhismo Mahayana dal punto di vista artistico – al suo interno troneggia infatti la statua gigantesca di una divinità cinese – e di quello Theravada dal punto di vista dottrinale.

Chantaburi: un unico luogo,

dove confluiscono le due principali correnti del Buddhismo.

Il Theravada – la dottrina più antica e praticata dal 95% della popolazione, che ha come scopo la liberazione individuale, per mezzo delle Quattro Nobili Verità, segue i ‘nobili elementi’ dell’Ottuplice Sentiero.

A questa si aggiunse poi la Scuola Settentrionale Mahayana con elementi più esoterici, che dà invece più importanza al concetto di salvezza universale, che trova invece ampia diffusione in Cina.

Nonostante la presenza di tre templi, fondamentali punti d’incontro per la comunità cinese locale, il Wat del Chantaburi è forse il più sorprendente, anche dal punto di vista simbolico, in quanto rappresenta la coda del drago, segno di ricchezza e buona sorte nella tradizione culturale della Cina.

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Nel distretto di Laem Sing potrete anche scoprire la religiosità thailandese attraverso le sculture sparse tra gli alberi del suo meraviglioso parco.

Il Chantaburi, inoltre, offre spiagge incontaminate che fanno da cornice ad un mare color smeraldo: Chao Lao, Kung Wimanad, Kung Krabanara sono mete paradisiache dove ammirare lo splendido panorama in compagnia ma anche in solitudine e assopirsi in un lungo e profondo sogno di pace.

Chantaburi

www.tatnews.org – www.turismothailandese.it