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November: un noir sulle indagini dopo l’attentato del Bataclan

November – I cinque giorni dopo il Bataclan. Un film di Cédric Jimenez, con JJean Dujardin, Anaïs Demoustier, Sandrine Kiberlain e Lyna Khoudri -Nei cinema dal 20 aprile

November – I cinque giorni dopo il Bataclan di Cédric Jimenez racconta le indagini partite immediatamente dopo gli attentati a Parigi del 3 novembre 2015, culminati con la strage al Bataclan, dove gli attentatori spararono contro centinaia di persone che stavano assistendo a un concerto.

Negli attacchi rimasero uccise 130 persone, di cui 90 al Bataclan, e ferite oltre 350.

Immediatamente il presidente francese François Hollande, in un discorso televisivo, dichiarò lo stato di emergenza in tutta la Francia e la chiusura temporanea delle frontiere.

November – I cinque giorni dopo il Bataclan ricostruisce le indagini che si svolsero dopo gli attacchi terroristici che sconvolsero Parigi e tutta la Francia, diffondendo un clima di insicurezza e timore di altri attentati.

Lo spettatore segue le azioni dei servizi antiterrorismo francesi, fin dalla prima sequenza che ci porta nel bel mezzo di una missione ad Atene, dove tuttavia l’accerchiamento di un covo per catturare un pericoloso terrorista integralista musulmano non porta i risultati attesi.

November: la tragedia del Bataclan

Si arriva alla notte del 3 novembre 2015, Parigi viene colpita da una serie di attacchi mortali e sconvolgenti.

Le notizie che giungono via via sono confuse e parziali, si sovrappongono le segnalazioni dei vari attentati che si succedono nelle vie di Parigi, in un clima di confusione e di sconcerto.

La divisione antiterrorismo della polizia francese si trova ad affrontare un livello di pressione senza precedenti: Héloïse (Sandrine Kiberlain), il coordinatore Marco (Jérémie Renier), il comandante dell’unità impegnata a far fronte agli attacchi (Jean Dujardin) devono guidare gli agenti sul campo in una corsa contro il tempo per trovare i terroristi il più rapidamente possibile, prima che possano colpire di nuovo.

 

Lo scenario si allarga attraverso l’Europa, in Medio Oriente e Nord Africa, mettendo insieme segnalazioni e ricerche che si svolgono senza un attimo di tregua.

La ricostruzione dell’intervento dei servizi segreti nei primi cinque giorni di indagini giunge fino all’individuazione di due terroristi, che vengono accerchiati, senza riuscire tuttavia a evitare che si diano la morte pur di sfuggire alla cattura.

Le scene di azione e di intelligence si susseguono, ponendo diversi interrogativi e questioni su come condurre la lotta al terrorismo.

Pregiudizi e interrogativi morali

Tra azione e riflessione si sviluppa la seconda parte del film, che ci pone di fronte al rapporto tra l’agente Inés, impersonata da Anaïs Demoustier, e una ragazza musulmana che collabora volontariamente all’individuazione di due terroristi, interpretata da Lyna Khoudri: è una giovane musulmana nata a Parigi, ma si esita a considerarla una fonte attendibile, temendo che si presti a un depistaggio.

 

Il suo aiuto sarà fondamentale, ma alla fine viene comunque arrestata perché la legislazione francese non prevedeva, al tempo, una protezione per i collaboratori civili, come invece per i “pentiti”.

Sui titoli di coda una scritta ci avverte che proprio in conseguenza di questo caso la legislazione francese è stata integrata.

Il rapporto tra le due donne si sviluppa superando l’iniziale diffidenza e il pregiudizio e creando un reale coinvolgimento. Si alternano così le scene in cui si va costruendo tra loro un rapporto di fiducia alle azioni nelle strade di Parigi e nei sottopassi degli svincoli stradali, dove si rifugiano gli attentatori mimetizzandosi tra un’umanità spinta ai margini.

Nello sviluppo delle azioni si percepisce la lezione di serie come 24 o di The Bureau – Sotto copertura, a riprova di come ormai le interazioni positive tra cinema e serie vanno in entrambe le direzioni.

November: un noir che racconta la realtà

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Il film di Cédric Jimenez è stato presentato con successo all’ultimo Festival di Cannes ed è stato candidato a ben 6 Premi César, merito anche di un cast di pregio che comprende il Premio Oscar Jean Dujardin e i Premi César Anaïs Demoustier, Sandrine Kiberlain e Lyna Khoudri.

Il regista Cédric Jimenez si misura ancora una volta con la scrittura visiva di un fatto reale, collocandolo all’interno delle strutture di genere del noir francese.

Ma gli agenti che vediamo all’opera si interrogano ed esitano, acquistano spessore, come accadeva anche nell’indagine psicologica che Jimenez aveva condotto in L’uomo dal cuore di ferro (2019), ritratto di Reinhard Heydrich, uomo mediocre e padre premuroso, noto come “Il Boia”, “Il Macellaio di Praga“, “La Bestia Bionda“, “Il Genio del Male di Himmler”, ”Giovane Dio Malvagio della Morte” per la feroce protervia nel pianificare la Soluzione finale nei confronti degli ebrei di Boemia e Moravia.

November: un film di tensione e interrogativi morali da vedere. 

November – I cinque giorni dopo il Bataclan
un film di Cédric Jimenez, con Jean Dujardin, Anaïs Demoustier, Sandrine Kiberlain e Lyna Khoudri
Nei cinema dal 20 aprile – http://www.adler-ent.com/