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Parigi, 13 Arr.: quattro destini si incrociano a Les Olymnpiades

Parigi, 13 Arr. , di Jacques Audiard, con Lucie Zhang, Makita Samba, Noémie Merlano, Jehnny Beth al cinema dal 24 Marzo 2022

Audiard ha conquistato il pubblico e la critica dell’ultimo Festival di Cannes. Parigi, 13 Arr. è l’ultimo film uno dei registi francesi di maggiore talento, già vincitore di una Palma d’Oro e un Gran Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes, due Premi César, un Leone d’Argento a Venezia e due BAFTA.

Parigi, 13 Arr. è l’adattamento della graphic novel Killing and Dying (Morire in piedi) di Adrian Tomine, edito da Rizzoli, che racconta storie d’amore e amicizia, giovinezza e sessualità, trasposte in pellicola in un sontuoso bianco e nero.

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Parigi, 13 Arr.: gli intrecci

Quattro giovani si incontrano e si scontrano, alla ricerca di risposte ai propri interrogativi esistenziali, tra le vie e negli appartamenti dei grattacieli parigini di “Les Olympiades”, nel XIII arrondissement, dove i palazzi portano i nomi delle città in cui si sono svolti i giochi olimpici: Anvers, Athènes, Cortina, Helsinki, Londra, Messico City, Sapporo e Tokyo.

Tra metro, centri commerciali, giardini, spianate, aule universitarie, ristoranti cinesi, studi immobiliari si delinea l’immagine di una società in trasformazione, che integra le sue componenti multiculturali.

Dice Audiard “Scegliendo il 13° Arrondissement e le riprese in bianco e nero ho potuto offrire qualcosa di più grafico, cambiando le aspettative su Parigi. Abbiamo girato questa città europea quasi come fosse una metropoli asiatica. Alla fine si potrebbe dire che Parigi, 13° ARR è quasi un “film storico contemporaneo”. Poi, ovviamente, c’è anche l’omaggio visivo a Manhattan di Woody Allen.”

Le storie, gli incontri

Camille ( Makita Samba) è un capace insegnante di liceo ma non si sente realizzato nel sistema scolastico.

Nora (Noémie Merlant) è venuta a Parigi per studiare, dopo una storia tormentata.

Emilie (Lucie Zhang) è una studentessa, cameriera in un ristorante cinese.

La cam girl Amber Sweet (Jehnny Beth) passa dall’altro lato dello schermo.

Amber Swet ha l’unico momento a colori del film ed è di fatto il personaggio più influente della storia per l’effetto rivelatore che ha sulla vita di Nora e, con effetto a catena, su quella di Camille e di Emilie.

Le relazioni sono appassionate e coinvolgenti, ma non sempre superano paure e diffidenze.

Le occasioni passano anche attraverso i nuovi strumenti tecnologici: gli annunci per una camera in affitto, la ricerca di prestazioni erotiche on line, la diffusione di immagini private e menzognere sui social favoriscono gli incontri ma possono anche complicare la vita e costringere a cambiare prospettiva.

Le disillusioni e le esperienze servono ad aprire gli occhi su chi si è veramente, cosa si vuole e si ama davvero

Come è nato il film Parigi, 13 Arr.  secondo Audiard

In principio, c’erano le tre graphic novel di Adrian Tomine. Mi è piaciuta la loro brevità, la loro profondità discreta, i loro caratteri pieni di fantasie e malinconia, l’uso sapiente dei puntini di sospensione e quindi il modo in cui considerano ogni essere umano un piccolo abisso insondabile. Ancor prima del principio, c’era La mia notte con Maud di Rohmer, e senza accorgermene, il desiderio di fare un film, un giorno, conversando d’amore, o più esattamente: quando e come si parla di amore oggi?

Gli influssi di Rohmer e Tomine

Ne La mia notte con Maud due uomini e una donna, ma soprattutto un uomo e una donna, parlano tutta la notte. Parlano di tutto: di sé stessi, Dio, Blaise Pascal, la neve, la vita di provincia, le giovani ragazze cattoliche, ecc… Alla fine, nonostante siano stati mostrati e riconosciuti tutti i segni di un’attrazione reciproca, quando dovrebbero abbracciarsi e amarsi, non lo fanno. Come mai? Perché è stato detto tutto e la seduzione, l’erotismo e l’amore sono stati tutti incanalati solo nelle parole. Dar loro un seguito sarebbe stato superfluo.”

Le premesse e gli esiti sono diversi nel nostro tempo.

Le narrazioni di Tomine sono concise, vicine alla realtà, i personaggi sono persi e alla ricerca di qualcosa che neanche loro riescono veramente a capire … Inoltre, un po’ come Eric Rohmer, Adrian Tomine è un moralista: alla fine delle sue storie, i personaggi sembrano sempre aver imparato qualcosa sulla vita e su sé stessi.”

Parigi, 13 Arr. una sceneggiatura a sei mani

La sceneggiatura, scritta con Céline Sciamma e Léa Mysius, esprime un’accentuata sensibilità femminile rispetto ad altri film di Audiard, come i suoi magnifici noir, dove pure personaggi femminili mostravano lati imprevisti.

Secondo Léa Mysius “Il personaggio di Amber Sweet è leggermente diverso dagli altri. Forse Amber sembra diversa perché è l’unica che sa dove sta andando, e viene vista esclusivamente attraverso gli schermi”, in un film che parla di amore, amicizia, sesso e solitudine e soprattutto di comunicazione, sia attraverso gli strumenti tecnologici sia tramite parole, discorsi, corpi.

Parigi, 13 Arr. , di Jacques Audiard, Francia 2021 https://www.europictures.it/