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René Lalique. Il Museo, la Villa, la sua storia, nell’anno del vetro

Si celebra l’arte dell’artista che ha inventato la gioielleria moderna

L’arte del vetro è antichissima e da sempre regala meraviglie, come quelle di René Lalique. Il 2022 è l’Anno Internazionale del Vetro per le Nazioni Unite. Materia, brillante o discreta, solida e compiacente, che si presta a combinazioni utilitarie o ornamentali quasi infinite.

Il Museo Lalique ci permette di ammirare quest’arte come splendida protagonista del Novecento con opere nate dalla genialità dell’artista al quale è dedicato.

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Il museo, tra l’Alsazia e la Lorena, è stato inaugurato nel 2011 nel paesino dove nel 1921 René Lalique ha aperto la sua manifattura.

Unico in Europa, rende omaggio a questo genio ma anche agli uomini e alle donne che continuano a perpetuare la maestria di eccezionali maestri vetrai.

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Qui sono esposte 650 opere nelle collezioni permanenti. Opere che consentono di cogliere le differenti sfaccettature delle creazioni Lalique, dal gioiello Art Nouveau, ai disegni, al vetro Art Déco fino al cristallo odierno.

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Oltre che da magnifici oggetti decorativi sarete sedotti da 230 flaconi di profumo: l’artista dà sostanza e immagine alle essenze olfattive.

Egli ha creato per i più grandi nomi del suo tempo: Houbigant, Molinard, d’Orsay, Roger&Gallet, Worth…

Il museo è immerso nei giardini disegnati da Neveux e Rouyer rendono omaggio alla natura che ha ispirato Lalique nelle sue creazioni. Ogni pianta è l’eco di un oggetto Lalique.

La storia affascinante di un artista unico

René Lalique deposita anche brevetti per tecniche come il soffiato-stampato-stampato simultaneo.

E, dopo l’incontro con François Coty, René Lalique iniziò l’avventura del vetro prodotto in serie, per rendere la bellezza il più possibile accessibile.

Fece in modo che le sue fabbriche fossero dotate di tutte le risorse moderne, utilizzando lo stampaggio, la tecnica del vetro pressato per pezzi massicci, e il soffiaggio ad aria compressa…

Lalique utilizza vetro, smalto, corno, avorio o pietre semipreziose per le sue creazioni.

Non è tanto il costo del materiale, quanto il risultato che conta. È quindi totalmente in linea con la corrente dell’Art Nouveau.

L’apice della sua carriera come inventore della gioielleria moderna viene celebrato dall’Esposizione Universale del 900.

Dopo la morte di René Lalique nel 1945, suo figlio Marc prese in mano l’azienda. Spinto dall’amore per la sua professione, ha utilizzato le sue competenze tecniche per modernizzare la fabbrica.

Oggi, circa 250 uomini e donne, tra cui 7 dei migliori lavoratori di Francia, continuano a perpetuare il Anno a Wingen-sur-Moder. Allo stesso tempo, la fabbrica si sta espandendo e si sta dotando di tecnologie innovative per affrontare le sfide di domani.

Villa di René Lalique a Wingen-sur-Moder

Nel 2020 si è celebrato il suo 100° anniversario

Fu in questa casa che René Lalique aveva costruito nel 1920, che il designer si stabilì con la sua famiglia quando arrivò in fabbrica. Oggi è un Relais & Chateux cinque stelle tra i più intimi, con sole sei suite esclusive ciascuna ispirata a un motivo originale dell’artista.

La Villa unisce know-how e savoir-vivre francesi.

La tavola gastronomica, coronata da due stelle Michelin, ha come chef Jean-Georges Kleine e Paul Stradner. Li affiancano lo chef pâtissier Nicolas Multon, che trae ispirazione dai prodotti locali per realizzare le sue dolci creazioni.

E lo chef sommelier alsaziano Romain Iltis, responsabile della cantina eccezionale della Villa René Lalique, una delle più belle d’Europa, che conta almeno 60 000 bottiglie.

Museo Lalique Rue du Hochberg – 67290 Wingen-sur-Moder – www.musee-lalique.com 

www.france.fr