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Rocche di Romagna: le meraviglie dell’entroterra romagnolo

Cultura, natura ed enogastronomia a pochi chilometri dal mare

Rocche di Romagna: le meraviglie dell’entroterra romagnolo

Cinque comuni si sono allineati per far nascere il progetto Rocche di Romagna. Fra Rimini e Bologna, a pochi chilometri dalla costa, esiste un ambiente naturale unico che dialoga con un patrimonio storico di grande fascino.

Senza dimenticare il benessere offerto dai centri termali che si accompagna al piacere delle eccellenze enogastronomiche.

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È la Romagna delle Rocche, adagiata sulla particolare dorsale rocciosa dello Spungone, che forma le colline romagnole da Bertinoro a Castrocaro Terme, passando da Meldola e Predappio e lambendo la pianura di Forlimpopoli.

Un panorama fatto di vigneti, borghi suggestivi, punteggiato da castelli merlati, torrioni imponenti,  vestigia di fortezze.

 

L’obiettivo principale del progetto “Rocche di Romagna” è quello di valorizzare questo particolare ‘spicchio’ della regione e promuoverne l’attrattività turistica e commerciale, facendo scoprire le molteplici opportunità a disposizione dei visitatori.

Rivolto, in particolare, a chi ama il turismo ‘lento’, con un calendario di eventi stimolanti, itinerari studiati ad hoc per chi va in bicicletta o ama il trekking.

E, naturalmente, le Rocche.

Visitare le Rocche di Romagna

Dieci fortezze ricche di fascino, costruite a difesa dei borghi o per sorvegliare i cammini più battuti, poste su speroni rocciosi o nel cuore del tessuto cittadino.

Le Rocche di Romagna non solo rappresentano un elemento distintivo del territorio e una testimonianza storica, ma simboleggiano l’identità più profonda dei paesi e delle cittadine in cui sorgono.

A Bertinoro, capitale dell’ospitalità, la Rocca domina il borgo medievale e l’intera pianura romagnola. Nei secoli ha accolto illustri ospiti, dall’imperatore Federico Barbarossa a Dante Alighieri.

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Bertinoro Rocca

Oggi, dopo un accurato intervento di recupero, è diventata sede del Centro Residenziale Universitario per l’alta formazione e del Museo Interreligioso, unico in Italia, dedicato alle tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo ed Islam.

Per capire la complessità di un castello medievale, in un susseguirsi di torri, loggiati, arsenali, sotterranei e fosche leggende (si dice che fra queste mura si nasconda un pozzo dei rasoi, usato dalla battagliera Caterina Sforza per eliminare gli amanti scomodi), niente di meglio che visitare la Rocca – Fortezza di Castrocaro Terme e il Museo Storico allestito al suo interno.

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Rocca – Fortezza di Castrocaro Terme

Possente e vivissima la Rocca di Forlimpopoli, che a differenza delle altre sorge in pianura, lungo la via Emilia.

Oggi è sede comunale ed ospita anche lo storico cine-teatro Verdi, dove nel 1851 fece irruzione il Passatore, il più famoso fra i briganti romagnoli, ed il Museo Archeologico “Tobia Aldini”, con reperti dal Paleolitico fino all’età rinascimentale.

Ancora parzialmente in restauro (e per questo visitabile solo in occasioni particolari) la Rocca di Meldola è stata contrassegnata da una storia travagliata: assedi, razzie, spoliazioni e perfino un terremoto.

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Rocca Meldola

Emerge comunque la sua imponenza, dato che è una delle più grandi della Romagna.

Piccola e inespugnabile, dato che nessun nemico è riuscita a conquistarla, la Rocca di Predappio che si trova nella località più antica del comune, chiamata “Predappio Alta”, domina ancora oggi l’antico borgo con i sui torrioni circolari.

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Rocca Predappio

È aperta al pubblico, nel periodo estivo, in occasione di eventi turistici.

Città-fortezza e borghi

Accanto alle rocche legate ai borghi principali di questo territorio, è di grande interesse anche la città-fortezza di Terra del Sole.

Sorta nel Rinascimento per volontà di Cosimo I De’ Medici, è racchiusa da una cinta muraria alta 13 metri e dominata dai castelli del Capitano delle Artiglierie e del Governatore.

Lungo la strada che collega Predappio a Meldola, in posizione isolata e dominante, si incontra Rocca delle Caminate, ricostruita nel ventennio fascista (fu residenza estiva di Mussolini) e oggi recuperata per incontri culturali.

Valgono una visita anche il piccolo borgo fortificato di Teodorano con la sua torre che domina la valle del Voltre e i resti della fortificazione di Castelnuovo. Dell’antico castello dei Da Polenta rimane invece un antico torrione visitabile solo con visite guidate.

Molte di queste rocche sono costruite su speroni di Spungone, la caratteristica roccia di queste colline, nata circa 3 milioni di anni fa come barriera corallina e riconoscibile per la presenza al suo interno di conchiglie fossili.

La roccia gioca un ruolo importante anche nell’agricoltura del territorio, poiché conferisce al terreno particolari caratteristiche minerali, che lo tendono più fertile e, in particolare, adatto alle coltivazioni della vite e dell’ulivo, che qui si esprimono al meglio.

Itinerari per tutti

Per gli appassionati del turismo all’aria aperta il territorio delle Rocche di Romagna mette a disposizione un ampio ventaglio di percorsi nella natura, fra dolci pendii e ripide salite, che collegano i borghi e le rocche, passando accanto a vigneti, uliveti e campi ben coltivati.

Camminare o pedalare è sicuramente uno dei modi migliori per scoprire questo lembo di Romagna, che ama l’ambiente e tutto ciò che è slow, bio e sostenibile.

Il sito www.rocchediromagna.it ha una pagina dedicata ai diversi itinerari con specifica cartografia e link per scaricare il tracciato gpx, note, altimetrie, punti di interesse… e non mancano i servizi necessari agli amanti delle due ruote: bike hotel, manutenzione e noleggio, guide turistiche.

Rocche di Romagna: cibo, vino ed eventi

Per gli amanti della buona cucina, la Romagna delle Rocche squaderna un goloso menù di vini e prodotti tipici tutti da scoprire.

E come potrebbe essere diversamente, nella terra di Pellegrino Artusi, padre della gastronomia italiana secondo il quale mangiare bene è un’arte.

Regina indiscussa della tavola la pasta fresca – rigorosamente tirata a mano – nelle sue svariate versioni. Irresistibile, anche come cibo di strada, la fragrante piadina accompagnata dai salumi e dai formaggi locali, come lo Squacquerone Dop.

Di tutto rispetto, poi, la produzione enologica.

Grazie alla peculiare composizione del suolo e al microclima, questo si rivela un terroir perfetto per la produzione di vini eccellenti, primi fra tutti Albana e Sangiovese, che ogni località si declina in modo peculiare.

Per sperimentarlo basta fermarsi in una delle tante cantine e locali che si incontrano nel territorio.

In ogni periodo dell’anno la Romagna delle Rocche propone ai visitatori un fitto calendario di eventi di richiamo. Per informazioni www.rocchediromagna.it.