Poldi Pezzoli-Romanticismo
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Romanticismo a Le Gallerie d’Italia e al Museo Poldi Pezzoli

Uno spaccato sulla grande pittura storica

Romanticismo a Le Gallerie d’Italia e al Museo Poldi Pezzoli

Dal 26 ottobre 2018 al 17 marzo 2019 la sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano in piazza della Scala, 6 e il Museo Poldi Pezzoli, in via Manzoni, 12 ospitano Romanticismo, la prima mostra dedicata al contributo italiano al movimento che ha cambiato la sensibilità e l’immaginario del mondo occidentale nel corso della prima metà dell’Ottocento.

L’esposizione, a cura di Fernando Mazzocca, presenta ben duecento opere selezionate, di cui quarantadue mai mostrate prima d’ora che provengono da collezioni private e comprendono importanti tele di Caffi, Hayez, Induno, Molteni; quattordici quadri, addirittura, non sono mai stati esposti in Italia e provengono dalle più importanti istituzioni museali estere, quali il Belvedere di Vienna, l’Ermitage di San Pietroburgo e la National Gallery di Londra.

Molti i musei italiani coinvolti come l’Accademia Carrara di Bergamo, i Musei Civici d’Arte e Storia di Brescia, la GAM-Civica Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e Palazzo Reale di Torino, l’Accademia di Brera, la Galleria d’Arte Moderna e Palazzo Reale di Milano, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro e le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Galleria degli Uffizi e la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo di San Martino e Palazzo Reale di Napoli, mentre il Teatro alla Scala di Milano ha prestato, eccezionalmente, alcuni magnifici e preziosi costumi di scena delle più famose opere ottocentesche: Nabucco, Anna Bolena (indossato da Maria Callas nel celebre allestimento di Luchino Visconti) e Lucia di Lammermoor.

La natura e lo stupore della notte

La mostra, articolata in ventuno sezioni (sedici alle Gallerie d’Italia e cinque al Museo Poldi Pezzoli), ripercorre i temi più significativi dell’arte romantica: la natura è soggetto preferito dei grandi paesaggisti e altri spazi sono dedicati allo stupore della notte; alle scene storiche; al genere della veduta o “pittura urbana”. Prosegue poi con una panoramica sul tema dell’acqua, mentre il settore sul nudo, è strettamente connesso alla sezione sui popolari temi biblici, come il Diluvio, La morte di Abele e L’abbandono di Ismaele.

Troviamo quindi spaccati sulla grande pittura storica e una spettacolare sezione riservata alla rivoluzione romantica in scultura con due opere manifesto, simbolo delle aspirazioni risorgimentali: il Masaniello di Alessandro Puttinati e lo Spartaco di Vincenzo Vela che rappresentano i controversi protagonisti di due rivolte di popolo dove era in gioco la libertà, in dialogo con i nudi di Pietro Tenerani e le sculture di Antonio Piatti e Giovanni Dupré.

La sezione dedicata a uno dei personaggi più emblematici del Romanticismo, Alessandro Manzoni è di particolare interesse: i suoi due ritratti sono accompagnati da una serie di dipinti, sempre di Molteni e di Hayez, ma anche di altri autori, che documentano la popolarità goduta da I Promessi Sposi e i suoi personaggi.

Particolarmente interessante lo spazio riservato al riscatto dei miserabili: gli strati più bassi della società irrompono nelle tele di Paolo De Albertis, Domenico Induno, Giuseppe Molteni, Giovanni Pandiani, Léopold Robert, Ferdinand Georg Waldmüller, rivendicando il loro posto nella storia della memoria.

L’ultimo capitolo vede i maggiori protagonisti del Romanticismo italiano, Francesco Hayez e Giuseppe Molteni, messi a confronto in due capolavori, allegorie delle aspirazioni e dei tormenti del secolo inquieto: La libertà negata alla Schiava dell’Harem di Molteni, chiusa nel suo dolore, e la libertà per cui l’Italia ha combattuto nel 1848, rappresentata dall’emozionante e intensa Meditazione di Hayez, scelta come immagine guida della mostra in quanto rappresenta lo spirito e i tormenti del tempo: un’allegoria moderna della patria ’sì bella e perduta’ del Nabucco di Giuseppe Verdi e identificata come una madre che allatta.Poldi Pezzoli-Romanticismo

Al Museo Poldi Pezzoli la mostra apre con un percorso sulla dimensione civile e didattica della pittura di storia, che ricordava e faceva riflettere sull’antica grandezza in un momento in cui l’Italia sembrava aver perso o comunque messo in discussione l’antico primato. Segue un excursus nell’iconografia dell’artista romantico e una sezione dedicata al culto di Dante, rivalutato proprio nell’Ottocento in tutta Europa, attraverso dipinti che ne hanno rappresentato sia le vicende biografiche, sia gli episodi e i personaggi maggiori della Divina Commedia.

Si giunge poi alle vicende del 1848-1849 che hanno scosso profondamente anche l’Italia, in particolare la Milano delle Cinque Giornate, Venezia che fa rivivere la Repubblica di San Marco resistendo eroicamente agli Austriaci, e la Roma della gloriosa Repubblica di Mazzini e Garibaldi con il capolavoro assoluto La Trasteverina colpita da una bomba di Gerolamo Induno, opera di denuncia degli orrori della guerra.

Al Poldi Pezzoli il visitatore incontrerà a casa loro, in un percorso di totale immersione, i due protagonisti assoluti della Milano romantica: Rosina Trivulzio e Gian Giacomo Poldi Pezzoli; infine, fuori catalogo, è esposta una selezione di disegni romantici della collezione Lampugnani con opere di Francesco Hayez, Giovanni Migliara e Luigi Sabatelli.

Informazioni Utili – 26 ottobre 2018 – 17 marzo 2019 – Gallerie d’Italia Piazza della Scala, 6 – 800 167619 | info@gallerieditalia.com –
Museo Poldi Pezzoli – Via Manzoni, 12 – 02 794889 – 02 796334 | info@museopoldipezzoli.org