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Saluzzo e le Terre del Monviso: dove regna il Re di Pietra

Primo territorio alpino candidato a capitale Italiana della Cultura 2024

Saluzzo è la città dominata dal profilo del Monviso, il ‘Re di pietra’ che sembra abbia ispirato con la sua forma a piramide il logo della hollywoodiana Paramount Pictures.

Saluzzo, la capitale dell’antico marchesato che dominò il Piemonte sud-occidentale sino al Cinquecento fino a ritagliarsi un posto di prestigio fra i grandi regni europei.

Inserita tra i borghi più suggestivi d’Italia, ha anche scalato la classifica, piazzandosi al secondo posto tra le 10 piccole città più belle italiane.

A cavallo tra Italia e Francia, ai piedi delle Alpi, Saluzzo con le Terre del Monviso è anche il primo territorio alpino candidato a Capitale italiana della cultura 2024.

Con la bella stagione aumenta il desiderio di muoversi e di conoscere nuove mete. Vi piacerebbe avere di tutto un po’?

Ecco allora una proposta allettante sotto molti punti di vista: Saluzzo e le Terre del Monviso, un territorio che offre storia, cultura, arte, paesaggi, sport, buon cibo, vini di qualità … insomma un mix di elementi in grado di soddisfare veramente tante richieste.

Siamo vicinissimi alla Francia, nel sud-ovest del Piemonte, ai piedi delle Alpi e del Monviso, e un po’ ovunque si sente l’influenza della cultura occitana.

Il Monviso (3.841 m) è il Re di Pietra che domina incontrastato la valle Po.

Riconoscibile anche a grandi distanze è stato cantato nell’Eneide e declamato da Dante e Petrarca proprio per la sua forma piramidale perfetta, che svetta nel mezzo di una corona di vette minori.

Saluzzo, la natura e gli sport all’aria aperta

Una natura ancora selvaggia e incontaminata è sfondo ideale per l’outdoor, il trekking e gli sport all’aria aperta, da percorrere in bicicletta o a piedi (fitwalking), magari tra i frutteti in fiore.

L’area ha ottenuto dall’Unesco il riconoscimento di Riserva della Biosfera Transfrontaliera del Monviso (Mab). Un totale di 125 percorsi e 3mila chilometri attorno a 10 valli.

La Val Varaita, detta anche “smeraldina” per il verde brillante che la contraddistingue, si snoda oltre i 2500 mt di altitudine tra boschi di cembri, piccoli borghi montani, grange sperdute sulle remote vie della transumanza, cappelle e architetture alpine in pietra con i tetti di ardesia.

Ai suoi confini c’è la bellissima Val Maira, terra di antichi mestieri itineranti (gli acciugai e i caviè, i raccoglitori di capelli).

Il paesaggio è sorprendente: si passa, in soli 45 chilometri, da boschi lussureggianti a profondi canyon con pareti verticali in picchiata.

La valle è totalmente priva di impianti di risalita, con 24 cime oltre i 3.000 metri. Si possono ammirare anche le cascate di Stroppia, le più alte d’Italia (oltre 500 metri) e 177 chilometri di percorsi su un tour di 14 tappe, la riserva naturale Ciciu del Villar con le caratteristiche colonne di erosione a forma di fungo, la Rocca la Meja, costituita da calcari dolomitici.

Tutte le valli di questa zona riservano sorprese! Le valli Po, Bronda e Infernotto sono un intreccio di passato e presente, realtà e leggenda.

Nella Val Po, attraversata, si dice, da Annibale con il suo esercito e i suoi elefanti, si trova il primo traforo, il Buco del Viso, il più antico tunnel alpino pedonale, inaugurato nel 1480.

Nella piccola Valle Grana sul colle Fauniera emerge la statua in pietra di Marco Pantani, meta degli appassionati della bicicletta e sulle strade bianche, bordate dai filari di pere, si possono visitare cappelle con straordinari affreschi, cascine e locande.

La Valle Stura, popolata da 12 piccoli borghi di montagna e caratterizzata dalle 19 tappe del Lou Viage, il “viaggio” in occitano sulle tracce dei viandanti, testimonia il passato glorioso della Resistenza cuneese.

Saluzzo e le Terre del Monviso: dove regna il Re di Pietra
Il forte di Vinadio e il suo laghetto, Valle Stura – ph Raffaella Giordano

Le suggestive Forre dell’Olla formano un percorso per gli appassionati di canoa, mentre gli amanti della mountain bike si danno appuntamento all’Eco-Bike Park Tajarè: 7 percorsi per 140 chilometri di strade, sentieri e sterrate, tutti da pedalare.

E che dire dello dello sci di fondo? E di un meritato riposo alle fonti termali di acque sulfuree, di oltre 65°, dei Bagni di Vinadio?

Saluzzo, visita alla città e zoom sulla storia

Saluzzo, la cittadina in provincia di Cuneo, dominata dal Monviso, è il cuore di questo ampio territorio, la capitale dell’antico marchesato che dominò il Piemonte sud-occidentale sino al Cinquecento.

 

È stata inserita tra i borghi più suggestivi e le 10 piccole città più belle d’Italia ed è il primo territorio alpino candidato a Capitale italiana della cultura 2024. La città coniuga tradizione e contemporaneità, con uno sguardo rivolto al futuro.

La Storia rivive nei numerosi monumenti della vecchia Saluzzo, ancora splendidi e intatti, sovrastati dalla Castiglia, l’antico castello dei Marchesi di Saluzzo, costruito nel 1200 come rocca di difesa, adibito poi a carcere, sede oggi di una collezione di arte contemporanea e di due musei unici in Italia: il Museo della Civiltà cavalleresca e quello della Memoria Carceraria.

Il centro storico, dall’impronta medievale, è un susseguirsi di viuzze acciottolate, antichi palazzi ed eleganti ville nobiliari con giardini rigogliosi, balconi in ferro battuto e facciate dipinte.

Nel borgo medievale si trovano anche la casa natale di Silvio Pellico, scrittore, patriota e drammaturgo (1789-1854), la Pinacoteca dell’Antico Palazzo Comunale e l’elegante Torre Civica, simbolo della città, dalla cui cima si gode una vista mozzafiato del Monviso, di tutte le Alpi e di tutto il territorio.

Poco distante la chiesa e il chiostro di San Giovanni, la Cattedrale in stile gotico piemontese e Casa Cavassa, oggi Museo Civico, esempio di Rinascimento saluzzese, che riporta inciso sull’architrave del grandioso portale di accesso il motto: «Droit quoi quil soit», «Avanti a qualunque costo».

Saluzzo: mercati, arte e castelli

Nell’antica contrada dei “Porti scur” (i portici scuri), si tiene l’antico “Mercà d’le Fumne” (Mercato delle Donne), mentre il Giardino Botanico di Villa Bricherasio raccoglie oltre 36mila esemplari provenienti dai 5 continenti.

Arte contemporanea, artigianato (soprattutto del legno) e antiquariato si mescolano dando vita, ogni anno, a un mese di mostre ed esposizioni racchiuse in unico evento: START/Storia e ARTe Saluzzo (28 maggio/19 giugno).

Ma Saluzzo è anche la città della musica che organizza il Marchesato Opera Festival di musica antica e Occit’amo, il festival di musica, cultura e tradizioni occitane che ha come palcoscenico le montagne delle Valli del territorio (data da definire).

A chi ama i castelli consigliamo, vicino a Saluzzo, il Castello dei Conti della Manta, una fortezza medievale diventata una fastosa dimora di famiglia, che custodisce affreschi ispirati ai temi dei romanzi cavallereschi ed al mito dell’eterna giovinezza.

Sul soffitto del Salone delle Grottesche si cela uno dei grandi enigmi del castello: vi è ritratto un mappamondo con la scritta “Spiritus Intus Alit” (“Lo spirito alita dentro”) che rappresenta l’Europa, l’America e l’Antartide, scoperto però circa 200 anni dopo!

Anche gli affreschi dei Castelli dei Marchesi Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco celano una sorpresa: nell’appartamento “del Vescovo” sono narrati per immagini i viaggi di scoperta dell’America e dell’Africa, un documento unico che precede di decenni ogni rappresentazione di quelle esplorazioni.

Il patrimonio enogastronomico del territorio è ricco e variegato

La Gallina Bianca, presidio Slow Food, è tipica di Saluzzo. Formaggi prestigiosi, come il Castelmagno D.o.p., il Toumin del Mel, il Nostrale d’Alpe e la Toma d’Elva, arrivano dalle Terre del Monviso per accompagnarsi ai vini delle Colline Saluzzesi Doc, come il Quagliano e il Pelaverga.

Altre specialità gastronomiche sono: le Ravioles, gnocchi di patate dalla forma allungata e dal cuore tenero, fatti con il fresco Toumin del Mel, i Cruset, pasta fresca fatta a mano secondo la tradizione e la Cugnà, la salsa che accompagna le degustazioni di formaggio.

Un posto di rilievo spetta alla frutta, coltivata da attenti produttori: mele, pesche, albicocche, pere madernassa e susine ramassin, presidio Slow Food.

www.saluzzomonviso2024.it

Saluzzo e le Terre del Monviso: dove regna il Re di Pietra

Di sicuro quindi una vacanza in questi splendidi luoghi non vi annoierà e non vi lascerà … a bocca asciutta!

credito immagine di copertina Saluzzo-ph-Jetmir-Bushati