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Il goloso autunno istriano: alla scoperta delle konobe, tradizionali trattorie croate.
L’entroterra istriano, a partire da settembre, offre un ricco calendario di eventi per gustare i meravigliosi prodotti di questa piccola regione, sedendosi in una delle numerose konobe per assaggiare tartufi, castagne e prosciutto maturato al vento di bora.
Trattoria, osteria o taverna, le traduzioni del termine konoba sono diverse, ma la sostanza è una sola: ristorantini a conduzione familiare, dove si può gustare la tipica cucina casalinga istriana tramandata di generazione in generazione,
Se ne trovano un po’ ovunque, lungo la costa e nell’ondulato entroterra istriano, formando una vera e propria mappa gourmet che può diventare ispirazione per un itinerario autunnale nella penisola a due passi dal confine italiano.
Quali specialità servono nelle konobe ?
Tra antiche mura di pietra, nelle konobe si servono i piatti “di una volta”: la supa (zuppa) istriana di vino rosso con un goccio di olio d’oliva, un pizzico di sale, pepe, con una fetta di pane fatto in casa e tostato; il vitello cotto sotto la campana (peka in croato); la lombata di maiale e le salsicce accompagnate da crauti; i fuži (un tipo di pasta) o gli gnocchi al sugo di selvaggina; gustose maneštre (minestrone tipico istriano) di verdura; per un semplice spuntino o antipasto, pecorino locale, prosciutto istriano e pancetta fatti stagionare al vento di bora.
Tra le specialità che meritano una menzione speciale, i piatti a base di boškarin, il bovino autoctono istriano.
E per chiudere in dolcezza, le frittole (frittelle), i crostoli (cenci) e i cukerančići (biscottini).
Vi proponiamo una mappa del gusto che tocca alcune delle konobe più interessanti della penisola: graziosamente minute, accoglienti, di charme, nominate dalla guida Michelin o premiate dalla Gault-Millau.
Mappa del gusto…e delle konobe
Umag (Umago), graziosa cittadina di mare a 50 km da Trieste.
Nel sobborgo di Petrovia si trova la konoba Nono, dall’ambiente rustico e conviviale: asparagi in primavera, funghi e tartufi in autunno, pasta fatta in casa, minestroni e capretto cotto sotto la campana.
Nell’entroterra settentrionale, si incontra il borgo di Buje (Buie) e la konoba Malo Selo, segnalata dalla guida Michelin tra i Bib Gourmand (locali informali in grado di proporre una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo a meno di 35 €): tra i muri in pietra troneggia il camino con la griglia, che invita ad assaggiare le carni cotte a fuoco vivo.

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Anche qui il re incontrastato dell’autunno è il tartufo, ma non si può andare via senza aver assaggiato una fetta di prosciutto maturato al vento di bora.
A Brtonigla (Verteneglio) si trova la konoba Astarea, dove Alma e Ivan Kernjus portano in tavola piatti di terra e di mare, tra cui baccalà all’istriana, insalate di polpo o granchio, risotti al nero di seppia o ai frutti mare, costolette alla griglia e, per il gran finale, il loro famoso strudel di mele cotto sotto la campana.
A Novigrad (Cittanova), sul mare, la konoba Cok con la sua magnifica terrazza è la meta ideale per chi vuole assaggiare le prelibate capesante locali, considerate tra le più saporite al mondo per la mescolanza dell’acqua marina con l’acqua dolce di fiume nel bacino di Cittanova.
Il pesce è sovrano anche sul Canale di Leme, il “fiordo” dell’Istria: al ristorante Viking si fa una scorpacciata di ostriche coltivate proprio nel canale, con aggiunta di piatti ricolmi di frutti di mare su uno degli angoli più suggestivi di tutta la costa istriana.

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Più a sud, sempre lungo il litorale, da segnalare anche la konoba Alla Beccaccia a Fažana (Fasana) per a sua atmosfera rustica unita alla cucina tradizionale e gustosa (inserita tra i Bib Gourmand della Guida Rossa).

Alla Beccaccia
Infine, sempre nei dintorni di Pula (Pola), spicca la konoba Batelina di Banjole (Bib Gourmand), dove lo chef e pescatore Davidi Skoko propone ai propri ospiti specialità a base di pesce freschissimo.
Il calendario degli eventi enogastronomici
L’autunno in Istria è un susseguirsi di eventi e feste legate alla tradizione enogastronomica istriana.
Ecco alcuni degli appuntamenti da segnare in agenda:
• Il mese del miele (in particolare il 29/30 settembre e la prima metà di ottobre a Poreč/Parenzo). La tradizione affonda le radici nella presenza asburgica in Istria, quando l’imperatrice Maria Teresa diede forte impulso all’apicoltura.
• Le giornate della sogliola (da metà ottobre fino a metà novembre), con menù a tema nei ristoranti di Umago, Cittanova, Buie e Verteneglio.
• I sentieri delle delizie rovignesi, nei ristoranti di Rovinj (Rovigno) e Vrsar (Orsera) dall’1 al 15 ottobre.
• La festa delle castagne a Oprtalj (Portole) il 14 ottobre
• La Fiera internazionale del prosciutto crudo a Tinjan (Antignana) dal 13 al 15 ottobre
• Le Giornate del Tartufo, a Livade (Levade), il 21 e 22 ottobre
• TeTa, festival del Terrano e del tartufo, a Motovun (Montona) il 21 e 22 ottobre
• Le Giornate dei funghi a Brtonigla (Verteneglio) il 28 e 29 ottobre
https://www.istriavicina.istra.hr/
immagine di copertina – Kenoba Astarea-foto-gunter-standl