Ugo Dighero
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Ugo Dighero e i suoi “Momenti di trascurabile in/felicità”

Festival di Borgio Verezzi

La cinquantesima edizione del Festival di Borgio Verezzi (Savona), coronata da un successo di critica e pubblico senza precedenti, si è conclusa con lo spettacolo ‘L’inquilina del piano di sopra’, interpretato da Gaia De Laurentiis, Laura Graziosi e il genovesissimo Ugo Dighero, amatissimo in tutta la sua regione.Ugo Dighero

A fine stagione ho avuto occasione di intervistarlo a beneficio dei tanti ammiratori che lo seguono da sempre.

Impegnato in tre spettacoli: “Mistero buffo” di Dario Fo (monologo); “L’inquilina del piano di sopra” di Pierre Chesnot e “Platero y yo” melologo su testi di Juan Ramon Ymenez e musiche di Mario Castelnuovo Tedesco eseguite dal maestro Cristian Lavernier, il 30 marzo 2017 Dighero debutterà al Teatro dell’Archivolto di Genova con “Momenti di trascurabile in/felicità” di Francesco Piccolo con Maurizio Lastrico per la regia di Giorgio Gallione.

Dopo il festival di Villa Faraldi, quest’anno Borgio Verezzi in occasione del 50° anniversario: per un ligure DOC due ‘piazze’ prestigiose… quali emozioni diverse tra recitare in teatro e in questi luoghi all’aperto? Il palco di Borgio è fantastico. Dal palco si vede la meravigliosa piazza con il mare e la luna di sfondo. Si rischia di distrarsi durante lo spettacolo, tale è la bellezza del panorama…

Hai trovato diverso il pubblico? Il pubblico di Borgio è sempre molto competente, ma anche molto generoso.Ugo Dighero

Quali le tue impressioni su Borgio Verezzi, tra i Borghi più Belli d’Italia, e sul festival? Conoscendo l’attenzione che hanno le istituzioni del nostro paese verso la cultura, è un miracolo che Borgio e il suo festival resistano. Non invidio certo gli organizzatori sapendo quale fatica bisogna fare per organizzare manifestazioni del genere.

Nella tua carriera radio, televisione, cinema, teatro… in quale ‘’di questi ‘ambienti’ senti di esprimerti al meglio? Sono tutti aspetti differenti del lavoro dell’attore e ognuno ha le sue caratteristiche. Certamente nel teatro il rapporto col pubblico “dal vivo” è un elemento affascinante e insostituibile.

‘L’inquilina del piano di sopra’ ha riscosso un enorme approvazione da parte del pubblico di Borgio; al tuo fianco altre due grandi interpreti come Gaia De Laurentiis e Laura Graziosi, come ti sei trovato a lavorare con loro? Che rapporti umani si stabiliscono fra colleghi, oltre a quelli professionali? Mi sono trovato benissimo con Gaia e Laura. La piacevolezza di creare una situazione lavorativa rilassata e divertita è fondamentale per me e devo dire che abbiamo lavorato con grande passione e divertimento. Questa è sempre una condizione importante per far fluire la creatività e per la riuscita di uno spettacolo.

Siete stati in tournée e avete aperto la stagione del Teatro Golden a Roma, dove siete rimasti un mese, per poi andare a febbraio, con tappe a Bolzano, Saronno, Milano e Napoli; ci sono città con il cui pubblico hai un feeling particolare? Ogni città ha un pubblico con caratteristiche differenti ed è sempre interessante vedere come mutano le reazioni della gente nelle diverse città. Come sempre il pubblico è il personaggio aggiunto di ogni opera teatrale e bisogna sempre stare in ascolto e tenerne conto.

Dopo questo spettacolo in cui emerge il tuo grande talento teatrale, cosa ‘bolle in pentola’? Quest’anno appena finisco la tournée con “L’inquilina” debutto con un altro spettacolo “Momenti di trascurabile in/felicità, realizzato dal Teatro dell’Archivolto di Genova per la regia di Giorgio Gallione. Sarò con Maurizio Lastrico. Il testo è tratto da due libri di Francesco Piccolo.

In base a tutte le tue esperienze di cui abbiamo detto sopra, cosa ti senti di dire a chi ha ambizioni artistiche nella difficile situazione della cultura odierna in Italia? ...sinceramente non saprei cosa dire. Studiare a fondo una lingua straniera potrebbe essere un buon inizio.

Ugo Dighero Dopo la recente scomparsa del grande e amatissimo Dario Fo hai riproposto il suo mitico ‘Mistero buffo’, vuoi dirmi due parole sull’autore e attore, maestro di tanti nuovi talenti… La notizia della morte di Fo mi ha sorpreso. Aveva un’energia talmente inesauribile che ormai lo consideravo una sorta di Highlander. Sempre impegnato in nuovi progetti, sempre impegnato sul sociale al fianco dei più deboli. E’ un’emozione del tutto particolare in questo periodo proporre i suoi brani di Mistero Buffo. Mi sono piaciute molto le parole di Carlo Petrini che ricordando Dario Fo ha citato la motivazione con cui hanno assegnato il Nobel all’attore italiano; “Seguendo la tradizione dei giullari medioevali dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi.”

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