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Ungheria: alla scoperta dei suoi numerosi siti Unesco

Viaggio virtuale tra le sue bellezze

Ungheria. Qualcuno ci chiede: è giusto in questo momento di grave pandemia scrivere di viaggi quando siamo impossibilitati a muoverci?

La nostra risposta è SI, perché siamo “imprigionati” con il corpo, ma non con la fantasia, la quale possiede due paia di ali, forti e robuste.

Il nostro invito è quindi di continuare a sognare, guardando oltre il vuoto asfissiante di questo presente.

Non sappiamo quando, ma torneremo a viaggiare nelle strade del mondo.

Oggi continuiamo il nostro viaggio virtuale alla scoperta

dei siti UNESCO in Ungheria.

L’Ungheria, nonostante le dimensioni relativamente ridotte del paese, è dotata di un mix di ricchezze naturali e culturali uniche al mondo. Sette siti storici e uno naturale sono inclusi nella lista del patrimonio culturale e naturale mondiale dell’UNESCO.

Venite con noi, vi portiamo a conoscerli

La maestosa Budapest

Budapest è una vivace capitale con una vita culturale eccezionale e magnifiche terme storiche: una vera metropoli che offre esperienze indimenticabili in ogni stagione. È famosa per la sua architettura mozzafiato e per gli spettacolari paesaggi fluviali.

Budapest, l’ansa del Danubio, il quartiere del Palazzo reale di Buda e la via Andrássy

La veduta dall’alto di questo sito è sensazionale. Da una parte abbiamo la zona collinare di Buda e dall’altra la pianeggiante Pest.

@pexels-nora

Le due sono divise dal maestoso Danubio, ma collegate da ben 5 ponti storici.

Questa area è patrimonio dell’umanità dal 1987 e si estende dal Ponte Margherita al Ponte Szabadság: comprende siti magnifici come il quartiere gotico del Castello di Buda, che ha mantenuto il suo stile e la sua struttura medievali, così come gli spettacolari edifici del Parlamento, il palazzo Vigadó o il Grande Mercato Centrale sul lato di Pest.

Spesso chiamata gli “Champs Élysées di Budapest”, la via Andrássy accoglie i visitatori con edifici formidabili come il neo-rinascimentale Teatro dell’Opera e l’Accademia della Musica, l’edificio in stile Art Nouveau dei grandi magazzini di Parigi, accanto a numerosi negozi di marchi di lusso.

Ungheria: l’antico villaggio di Hollókő e i suoi dintorni

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@visithungary

L’antico insediamento di Hollókő è il primo villaggio al mondo elencato come patrimonio culturale e naturale dell’UNESCO dal 1987.

Questo minuscolo villaggio nell’Ungheria settentrionale è quasi interamente riuscito a preservare la sua struttura di insediamento medievale.

Il centro storico dell’insediamento, composto da 65 edifici, e la chiesa dalle pareti bianche restituiscono in modo sorprendente l’atmosfera del XIX secolo. Case rurali, porticati con muri bianchi si allineano sui due lati dell’unica strada dell’insediamento in modo ordinato, conducendo a una chiesa con la torre in legno.

La maggior parte delle 67 case protette ospita ancora i residenti, alcune sono diventate laboratori artigianali, musei e siti di dimostrazione, altre forniscono alloggi per i visitatori.

Oltre al suo dialetto unico, la gente del posto mantiene anche tradizioni come i vestiti colorati e riccamente adornati e l’autentica cucina Palócz ed è felice di condividere tutto questo con i visitatori. Il nome del villaggio è tradotto come “Roccia Corvo”.

Esso deriva dalla leggenda secondo la quale dei corvi hanno aiutato a liberare una bella ragazza dal castello locale spostando dalle scale un enorme masso di pietra, che le impediva di lasciare la stanza.

Le misteriose cave di Aggtelek

Ecco il più grande sistema di grotte di stalattiti in Europa, ne conta ben 712; è stato inserito nell’elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1995. Testa di drago, Lingua della suocera, Sala delle colonne e Sala dei giganti: questi sono i nomi che gli esploratori hanno dato alle diverse formazioni di stalagmiti della Grotta Baradla, vecchia di 2 milioni di anni e lunga 26 km.

Grazie alle sue eccezionali caratteristiche acustiche, questa grotta viene utilizzata anche come sala concerti.

Questa zona si estende oltre il confine ungherese-slovacco con ricchi ambienti biologici, significative formazioni geologiche e straordinari reperti fossili. Ci sono visite guidate di varia durata organizzate da Aggtelek e Jósvafő, che vanno da passeggiate leggere di 1 ora a escursioni avventurose che possono richiedere anche 6-7 ore.

 L’Abbazia benedettina di Pannonhalma

Dominando la regione Pannon dell’Ungheria settentrionale, la Basilica di Pannonhalma custodisce una storia millenaria, che le ha permesso, dal 1996, di essere inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

La sua biblioteca e le sue collezioni rappresentano una eccezionale testimonianza della caratura di questo centro culturale.

“Predicate e insegnate”, recita l’iscrizione sul muro della torre del monastero.

Qui si trova la più grande biblioteca al mondo dell’Ordine dei Benedettini (360 mila volumi), nonché il primo monumento di scrittura ungherese – una lettera sulla fondazione dell’Abbazia di Tihany (1055).

Vale la pena visitare il monastero, che è stato fondato nel 996 dai monaci benedettini in onore di San Martino. L’Abbazia accoglie anche i visitatori con un giardino botanico, una sala da tè, un ristorante, un vigneto, una casa vinicola e una casa dei pellegrini: sono tutti buoni esempi del continuo rinnovamento e della propensione all’innovazione di questa comunità monastica.

Il parco nazionale di Hortobágy – La Puszta

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© Hungarian Tourism Agency Debrecen/Hortobagy

Sebbene il mondo dei cowboy sia un ricordo del passato, le tracce dell’epoca sono ancora presenti nell’Ungheria orientale, nella regione di Hortobágy, la più grande prateria naturale d’Europa.

Coloro che visiteranno questa zona saranno accolti da uno spettacolo unico: mandrie di bovini al pascolo, cavalli al galoppo, mandriani che pascolano greggi di pecore, pozzi d’acqua unici.

Tra le varie possibilità di visita ci sono dei safari per esplorare gli orizzonti infiniti della Grande Pianura. Al Centro animali della Puszta, i visitatori possono incontrare le specie autoctone ungheresi e scoprire com’era l’antica fauna locale.

La cosa più spettacolare da vedere qui durante i tramonti autunnali è la migrazione delle gru che arrivano a centinaia di migliaia. Il Parco Nazionale Hortobágyi Puszta è stato inserito nella lista dell’UNESCO dal 1999.

Necropoli Paleocristiana di Pécs (Sopianae)

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@visithungary

La città di Sopianae (oggi chiamata Pécs), fondata dagli antichi romani all’inizio del II secolo, nel IV secolo divenne un fiorente capoluogo di provincia.

Il cimitero tardo romano e paleocristiano di Pécs, nell’Ungheria meridionale, è la necropoli provinciale più significativa, con centinaia di tombe in mattoni, dozzine di camere funerarie familiari e cripte collettive, cripte sotterranee e cappelle commemorative, costruzioni che esprimono un notevole valore artistico sia a livello tecnico che architettonico.

Le tombe sono anche riccamente decorate con magnifici dipinti murali su temi cristiani.

Questo è anche il luogo in cui è stato conservato il maggior numero di edifici cimiteriali con decorazioni murali in Europa. Nel 2010 Pécs ha ricevuto il titolo di “Capitale Culturale d’Europa”. Inserita nell’elenco dell’UNESCO nel 2000.

Il paesaggio culturale di Fertő / Neusiedlersee

L’Ungheria condivide questa regione lacustre con la vicina Austria. Un lago grande e poco profondo (profondità non superiore a 2 m) è chiamato Neusiedlersee dagli austriaci e Fertő dagli ungheresi.

Situato al confine austro-ungherese, il lago Fertő / Neusiedlersee è considerato una zona umida di importanza internazionale, poiché ospita numerose specie di piante rare che si possono trovare solo qui, oltre a più di duecento specie di uccelli.

Con una superficie di 310 metri quadrati, il lago Fertő / Neusiedlersee è il lago alcalino più grande d’Europa con fitti canneti e vaste paludi.

La sua incredibile biodiversità può essere osservata anche durante le pedalate sulla pista ciclabile che circonda il lago, o durante le escursioni guidate in canoa.

I suoi maestosi castelli a Fertőd e Nagycenk, uno dei quali apparteneva al principe Miklos della famosa famiglia di Esterhazy, insieme alla nobile semplicità dei resti architettonici popolari della regione, rappresentano un eccezionale valore culturale. Nel 2001 sono stati inseriti nella lista dell’UNESCO.

Ungheria. La regione vitivinicola di Tokaj

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@visithungary

Ungheria. La regione Tokaj

Rappresenta la perla della produzione vinicola ungherese; è stata inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 2002.

Situata ai piedi delle montagne Zemplén nel nord-est dell’Ungheria, dove si incontrano i due fiumi Bodrog e Tisza, la regione vinicola è stata la prima a produzione chiusa al mondo dal 1737, con 27 insediamenti situati all’interno del suo territorio chiamato “Strada del Vino”.

Il microclima speciale, il suolo vulcanico e le nobili cantine ricoperte di muffe giocano un ruolo cruciale nella produzione del famoso Tokaji Aszú.

È uno dei vini dolci più famosi al mondo che, come vuole la leggenda, il re francese Luigi XV definì il “Re dei vini e il vino dei re”.

Molti dei vigneti e delle cantine scavate nella roccia vulcanica possono essere esplorati, mentre le cantine offrono degustazioni e cene con vini di categoria premium.

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