Vacanze sulla neve accessibili a tutti: ecco come
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Vacanze sulla neve accessibili a tutti: ecco come

Superare le barriere architettoniche

Avere a che fare con una disabilità personalmente o indirettamente nella cerchia dei propri cari non vuol dire dover rinunciare a passare le vacanze sulla neve.

Ecco come renderle accessibili a tutti!

Partendo dall’abbattimento delle barriere architettoniche (grazie a miniascensori, montascale, ecc.), passando per le attività da proporre con la presenza di guide specializzate, fino alla possibilità di affittare i giusti ausili, ecco nel dettaglio i 3 modi per rendere accessibile a tutti le vacanze sulla neve.

1. Superare le barriere architettoniche

Vacanze sulla neve accessibili a tutti: ecco come

Per vacanze sulla neve e rendere una meta turistica davvero ospitale è fondamentale considerare l’abbattimento delle barriere architettoniche non un qualcosa di accessorio bensì una priorità che dovrebbe essere ovunque basilare.

Si tratta di un problema legato a una mentalità sbagliata, oltre che più dispendiosa a livello economico, che preferisce adattare le cose successivamente piuttosto che costruirle fin dall’inizio a modo.

Per rendere un luogo davvero accessibile non basta che la stanza dell’hotel sia dotata di spazi ampi, comodi e funzionali. Anche tutto il complesso alberghiero deve garantire la totale libertà di movimento.

E, ancora, l’intera cittadina deve essere inclusiva tramite:
– trasporti (taxi, treni, bus, funivie, tram, ecc.) con pedane per facilitare l’accesso ai disabili con sedie a rotelle;
– ingressi facilitati tramite rampe, montascale e ascensori perlomeno nei luoghi di maggiore interesse;
– strade ampie e povere di scale/gradini;
– semafori con segnali acustici, fermate con informazioni in Braille e piste guidate per non vedenti o ipovedenti.

Spetta poi al disabile, se ne necessita, il compito di munirsi di una carrozzina con ruote adatte a percorrere sentieri, in tal caso, innevati.

2. Scuola di sci

Una meta turistica montana accessibile oltre ad avere una struttura sciistica adeguata dal punto di vista architettonico deve anche mettere a disposizioni professionisti del settore, pronti a tenere lezioni utili a conoscere meglio gli sport paralimpici invernali sia nella teoria, con l’eventuale supporto di filmati, sia nella pratica.

Vacanze sulla neve accessibili a tutti: ecco come

I corsi, collettivi e individuali, devono inoltre essere organizzati a diversi livelli di difficoltà in modo da rivolgersi sia a principianti sia ai più esperti interessati a perfezionare la tecnica nell’utilizzo degli ausili.

Ormai da anni nella rigida formazione di tutti gli aspiranti maestri di sci è entrato a far parte anche lo sci per disabili ma una maggiore garanzia sulla preparazione di guide e maestri è sicuramente data dall’affiliazione della scuola al Comitato Italiano Paralimpico e alla Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici.

3. Ausili sportivi

Oltre alle guide che comunicano a voce con allievi non vedenti o tramite il linguaggio dei segni nel caso di allievi sordi, sono diversi gli ausili disponibili per dare a tutti la possibilità di praticare sport invernali, utili per migliorare la circolazione sanguigna, la respirazioni, l’equilibrio e rinforzare determinate parti del corpo.

Tra essi troviamo:

  • il mono o dual sci, un attrezzo adatto a paraplegici e amputati agli arti inferiori. Esso dispone di tre punti di appoggio essendo composto da una seduta ammortizzata collegata a uno o due sci e due stabilizzatori (fissati sugli avambracci ) che terminano ciascuno in un piccolo sci di plastica. È agile e veloce quanto i normali sci e permette di utilizzare gli stessi impianti di risalita (seggiovia o skilift);
  • il B.a.s.s. un’imbragatura per il parasnowboard che può essere usata anche da para e tetraplegici;
  • lo snow-kart, un attrezzo che permette a persone con disabilità cognitive o motorie di scivolare sulla neve su piste battute;

specifici supporti o piattaforme rettangolari (con lame) su cui è possibile adagiare ogni tipo di sedia a rotelle per il pattinaggio sul ghiaccio.

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Questi ausili possono essere comprati direttamente da chi ne necessita, ma se per qualunque ragione, sia essa economica o per un utilizzo occasionale, i disabili volessero semplicemente noleggiarli,  è bene che le strutture offrano questo servizio, mettendone a disposizione un certo numero e di vario tipo,  per venire incontro alle diverse esigenze dei disabili (ad esempio mono o dual sci con i sedili più o meno alti a seconda dell’altezza della lesione e di conseguenza dell’integrità o meno degli addominali).

I disabili hanno tutto il diritto di essere socialmente integrati

e assistiti in ogni situazione,

senza mai sentirsi un peso per gli altri.

Dunque, i tre modi sopra indicati saranno utili non solo a tutte le località montane per ricordare cosa devono fare per mettersi definitivamente a norma, se non lo sono ancora, ma anche ai disabili e ai loro cari per essere maggiormente consapevoli di quali siano i fattori da considerare per scegliere la meta delle proprie vacanze, per non trovare all’arrivo spiacevoli sorprese.