viva il caffè
Benessere,  Nutrizione

Viva il caffè: piacere e salute

Viva il caffé: piacere e salute. La bevanda più amata dagli italiani (ben il 96,5% consuma caffè o bevande a base di caffè o che lo contengono, almeno saltuariamente)regala energia, ha effetti positivi sul sistema psico-fisico ed è un indiscusso rito quotidiano. Da gourmet. Un caffè qualunque? Non più: oggi si è diffusa una vera cultura di questa bevanda a effetto starter che si sceglie e si degusta come il vino (i degustatori di caffè sono l’equivalente dei  sommelier). È ormai noto, infatti, che le tostature differenti, i luoghi di provenienza, i periodi di raccolta, le numerose varietà di piante e i  modi di preparazione, possono trasformare il momento dedicato alla ‘tazzina’ in un’ esperienza da veri intenditori.caffe-cinema2

Il caffè fa bene? Il segreto nutrizionale risiede nella misura: come un bicchiere di buon vino rosso ai pasti giova alla salute ma una bottiglia molto meno, così – nella dose di 3/5 tazzine al giorno – il caffè non arreca danni all’organismo. Anzi, in generale la caffeina (alcaloide che stimola il sistema cerebro-spinale per circa due ore dalla sua assunzione) oltre ad evitare la sonnolenza, migliora l’umore, ma anche la respirazione, potenziando la dilatazione dei bronchi e la ventilazione polmonare. Non solo, aiuta la digestione perché stimola i nervi vasomotori favorendo la secrezione dei succhi gastrici, e giova alle funzioni intestinali attivando la produzione della bile e la contrazione della cistifelia. Il caffè non danneggia il cuore: la caffeina può essere usata come cardiotonico perché potenzia il tono arterioso senza alterare la pressione e migliora la circolazione nelle coronarie.caffè

L’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti) e l’Istituto Mario Negri hanno da tempo confermato le azioni benefiche della bevanda. “Il caffè è un alimento sicuro e ricco di proprietà antiossidanti, con un ruolo importante per il metabolismo” ha affermato Amleto D’Amicis epidemiologo-nutrizionista. “Attraverso la piccola dissipazione di energia può aiutare a contrastare l’aumento del peso corporeo”. All’Istituto di Fisiologia di Losanna hanno misurato l’effetto del consumo abituale di caffè sul metabolismo energetico di donne sia magre sia obese nelle 24 ore: in entrambi i gruppi aumentava in modo significativo il numero di  calorie bruciate e la quantità di grassi utilizzati come fonte d’energia nella mattina successiva al giorno dell’assunzione sotto test. Incoraggianti anche i risultati del consumo di caffè in gravidanza. “Abbiamo condotto un’indagine mirata a valutare l’effetto del consumo moderato di caffè sul rischio di ritardo della crescita intrauterina e di parto pretermine”spiega il dott. Fabio Parazzini, ricercatore presso la 1° Clinica Ostetrico e Ginecologica Università di Milano. “I dati ottenuti hanno permesso di escludere rischi per la donna gravida, che può continuare a consumarlo senza rischi per il nascituro”.

Un’ampia letteratura scientifica dimostra che il caffè rientra pienamente in uno stile di vita attivo e in un’alimentazione corretta e bilanciata (http://www.coffeeandhealth.org). La scienza suggerisce anche che un moderato consumo di caffè può rallentare il fisiologico declino cognitivo legato all’età, riducendo inoltre il rischio di malattie neurodegenerative (come il morbo di Alzheimer e di Parkinson), il rischio di diabete di tipo 2 e di una serie di malattie del fegato. 10473444_10152315867233821_1472138415_oSul fronte della ricerca sui  tumori, dopo l’ultima revisione IARC – come riportato dall’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC) – oltre 500 studi epidemiologici in America, Europa e Giappone hanno indagato il possibile legame tra consumo di caffè e rischio di sviluppo del cancro. In particolare, una recente meta-analisi di 40 studi su oltre 2 milioni di partecipanti tra Europa, Nord America e Asia ha evidenziato che il consumo di caffè non è correlato ad un aumento dei rischi di sviluppo di tale malattia e anzi,  per alcune tipologie di cancro, il consumo di questa bevanda ne diminuisce il rischio. Il prof. Carlo la Vecchia dell’Istituto Mario Negri afferma: “Il rischio relativo di tumori del cavo orale, faringe ed esofago è in realtà ridotto nei bevitori di caffè rispetto ai non bevitori”.

luca pirettaInoltre il prof. Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista dell’Università Campus Biomedico di Roma, precisa: “Oltre ai ben conoscuti effetti della caffeina contenuta nel caffè sullo stato di vigilanza e concentrazione e sulle performace fisiche (resistenza), tra i vari fronti della ricerca uno soprendente è quello relativo al nostro ‘secondo cervello‘, l’intestino. Infatti si è scoperto che l’intestino possiede numerosissimi recettori del gusto amaro, che inviano segnali al cervello per ridurre l’appetito e rallentare lo svuotamento gastrico”. “Da alcuni anni si è scoperta l’esistenza dei recettori del gusto, lungo tutto il tratto intestinale e perfino sul pancreas”.

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Però “Gli amanti del caffè non sempre conoscono i benefici che un consumo corretto ed equilibrato di questa bevanda può apportare all’organismo” afferma Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè. Lo dimostra una ricerca internazionale dell’Institute for Scientific Information on Coffee su 4.000 consumatori in 10 Paesi europei: 7 europei su 10 ritengono di seguire uno stile di vita salutare, ma più di metà degli intervistati non conosce i benefici del caffé. “400mg di caffeina l’equivalente di 5 tazzine di caffè al giorno, è coerente con uno stile di vita sano ed equilibrato” sottolinea Patrick Hoffer.

Infine, la preparazione e il consumo di caffè regalano un’esperienza multisensoriale che nasce dalla combinazione dei sensi della vista, dell’olfatto, del gusto e del tatto. La percezione dell’aroma del caffè può essere fortemente evocativo e avere un impatto sulla concentrazione. “L’esperienza sensoriale di bere una tazzina di caffè è uno degli aspetti chiave della bevanda e regala aromi, gusti e sapori unici.  L’aroma del caffè si sprigiona dai diversi composti volatili prodotti durante la tostatura” dichiara Luigi Morello, Responsabile MUMAC Academy. Importanti anche gli stimoli visivi durante la preparazione, inclusi il colore del caffè e la presenza di crema o schiuma e le dimensioni, la forma e il design della tazzina. Persino il suono prodotto da una macchinetta o di una macchina da caffè influenzerebbe i processi cognitivi e le emozioni di chi si appresta a degustare la bevanda.caffè

Il Consorzio Promozione Caffè riunisce Aziende che producono e commercializzano le diverse tipologie di caffè torrefatto, caffè decaffeinato, caffè solubile e capsule e cialde di caffè. Da oltre 20 anni il Consorzio è impegnato a promuovere un programma di educazione e informazione su caffè e caffeina e i loro effetti sulla salute, sulla base delle evidenze scientifiche pubblicate.

lips and the coffee bean

Assistente psicologa, direttore di psicodramma moreniano e counselor in sessuologia clinica di FISS (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica), è giornalista professionista nell’area del benessere psico-fisico. E’ esperta in consulenze su difficoltà individuali e di coppia riferite a disturbi psico-sessuali o a problemi relazionali.