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Spettacoli

Volveréis: come organizzare una festa di separazione

“Volveréis – Una storia d’amore quasi classica” racconta la fine di una vita di coppia attraverso un gioco metacinematografico che sovrappone finzione e verità, tra divertimento, riflessione, malinconia. Dopo 15 anni di convivenza, i due protagonisti decidono di festeggiare la loro separazione: «come un matrimonio, ma al contrario»

Il film di Jonás Trueba, presentato alla Quinzaine des Cinéastes del Festival di Cannes, ha vinto il Premio come Miglior opera europea. Nelle sale dal 12 giugno.

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Una coppia tra cinema e vita

Ale e Alex sono una coppia nella vita e nel lavoro: regista lei e attore lui, hanno sviluppato la loro intesa su entrambi i piani.

Ma mentre la collaborazione continua a funzionare nel mondo del cinema e li vediamo girare insieme un film che sembra sovrapporsi in gran parte alla loro storia vera, hanno ormai deciso di lasciarsi, di separare le loro strade di vita. Li seguiamo mentre si preparano a lasciare la casa dove hanno vissuto, si dividono libri e cd, cercano insieme nuove sistemazioni…

E prendono l’insolita decisione di organizzare una festa per condividere la loro separazione con amici e parenti, come se fosse l’inizio e non la fine di una storia.

L’idea è ripresa da una battuta sarcastica del padre di lei, che mette a disposizione casa e giardino.

Ma sia i parenti sia gli amici, cui comunicano la decisione presa in totale accordo, sembrano assai poco convinti, anzi…

I due ex procedono tuttavia con coerenza sulla strada della separazione, ma il loro accordo, l’intesa di fondo che permane, il lavoro che li unisce, mettono in continuamente in forse la loro decisione, anche agli occhi dello spettatore.

Ricordi che riemergono, emozioni condivise, sentimenti contrastanti, riflessioni sulla natura del loro rapporto fanno dubitare che la loro storia sia davvero alla fine aprono alla possibilità di un nuovo inizio.

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Volveréis: un film metacinamatografico

Volveréis, distribuito anche col titolo inglese The Other Way Around, è diretto da Jonás Trueba che esplora con sensibilità e umorismo una complessa relazione amorosa e i suoi intrecci con le trasformazioni personali.

Jonàs Trueba cita esplicitamente il filosofo americano Stanley Cavell e la sua teoria secondo cui «il cinema può renderci migliori». Inoltre richiama il pensiero di Søren Kierkegaard, che ne “La ripetizione” (il libro che con l’evidente intenzione di insinuare dubbi il padre regala ad Alex) scrive : «L’amore della ripetizione è l’unico amore felice. La sua peculiarità è la beata sicurezza dell’istante».

La messa in scena racconta la fase finale di un amore, che i protagonisti Ale e Alex decidono di vivere come una festa, mente lo raccontano anche in un film.

Le inquadrature passano con fluidità da un piano all’altro, così come i rapporti di amicizia si sovrappongono a quelli di lavoro con i componenti dell’équipe con cui girano il “film nel film”.

La commedia è ricca di citazioni metacinematografiche e filosofiche, risultando piuttosto verbosa, pur se i dialoghi non scadono mai nella banalità.

L’intreccio tra i piani tocca anche il regista, figlio d’arte: suo padre è Fernando Trueba, noto per aver realizzato Belle Epoque, Oscar come miglior film straniero nel 1993; qui impersona il padre di Alex.

Assai convincenti gli interpreti Itsaso Arana e Vito Sanz, che tengono la scena per tutto il film.

Impegnati a mettere in piedi una grande festa di separazione dimostrano di essere una vera coppia, anche se decidono di vivere in case diverse e si liberano di oggetti e abitudini di una vita condivisa che ormai non li fa più felici.

Restano una coppia mentre lavorano e in più sequenze la vita dentro e fuori dal set si confonde in gioco metanarrativo che intriga il pubblico, pur se non sempre giova al ritmo e alla fluidità del film.

Una curiosità

Nel film c’è un cameo di Francesco Carril che appare nei panni di se stesso durante le riprese della serie Dieci Capodanni di Rodrigo Sorogoyen.

“Volveréis – Una storia d’amore quasi classica”, con Itsaso Arana, Vito Sanz, Fernando Trueba, Andrés Gertrúdix, Francesco Carril, Spagna, 2024 – Distribuzione Wanted Cinema