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“Full time”: la vita di una donna senza un attimo di tregua

Premiato alla 78° edizione della Mostra del Cinema di Venezia

“Full time”- Al cento per cento: la vita di una donna senza un attimo di tregua

“Full time” – À plein temps, di Éric Gravel, con Laure Calamy, Francia 2021 – Nelle sale dal 31 marzo

Julie corre, corre, corre…

Corre attraverso Parigi per raggiungere l’hotel di lusso dove lavora… poi per un appuntamento che potrebbe migliorarle la vita…poi per tornare a casa fuori città e recuperare i suoi bambini dalla baby sitter…poi per organizzare una festa…poi…

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Corre sempre, anche perché nei giorni in cui il regista segue la sua corsa c’è uno sciopero dei trasporti che paralizza i collegamenti in treno con la capitale, creando una situazione d’emergenza per tutti.

Nonostante tutto, Julie mantiene umanità e sensibilità, anche se il prezzo per tenere insieme tutti i pezzi è elevato e a volte ricade anche su altri.

“Full time” è stato premiato alla 78° edizione della Mostra del Cinema di Venezia, nella sezione Orizzonti per la Miglior interpretazione femminile di Laure Calamy e per la Miglior regia di Eric Gravel.

Premio meritatissimo, in quanto Laure Calamy è in scena in ogni inquadratura, alle prese con i problemi della vita quotidiana di una donna separata con due bambini, un ex-marito assente, un lavoro al di sotto della sua qualifica.

Una donna che affronta la vita da sola

“Full Time” inizia mettendoci in rapporto ravvicinato con Julie, registrando il suo respiro, al risveglio prima dell’alba. La scelta del regista è quella di rivelare il personaggio gradualmente, da una prospettiva intima, collocandosi al suo fianco per tutto il film.

La notte è l’unico periodo di riposo per Julie: dopo non ci sarà alcuna tregua. Ma Julie non cede alle difficoltà e riesce anche a organizzare la festa di compleanno per il figlioletto.

E affronta in maniera rocambolesca un colloquio che potrebbe aprirle nuove prospettive di lavoro assicurandole una più solida posizione economica.

Il lavoro ingrato in un hotel di lusso

Seguendo le giornate di questa donna il regista ha messo la lente sul ritmo delle vicissitudini quotidiane nostre e sue: “Proprio come Julie, io vivo in campagna. Volevo parlare dei miei vicini, delle persone che vedo ogni giorno sul treno e che si ostinano a voler vivere lontano dalla capitale per avere una migliore qualità di vita. È un equilibrio difficile da raggiungere e non tutti riescono a trovare il modo di farlo funzionare.”

Seguiamo Julie per pochi giorni osservando come cerca di far funzionare le cose, in un momento particolarmente caotico della sua vita.

Lavora in un hotel di lusso, mostrato dalla prospettiva di chi rifà le stanze, offrendone uno squarcio realistico. La posizione di capo-cameriera in un 5 stelle non è semplice. Ci sono competenze e conoscenze specifiche, compiti e gesti precisi, codici da rispettare. Il risultato deve essere perfetto, il lavoro impeccabile.

Durante la lavorazione del film, per prepararsi, Laure e altre attrici hanno partecipato a una sessione di formazione per le pulizie con veri addetti alle camere: “Era come guardare una coreografia!” – osserva Gravel .

“Full Time” si svolge durante un enorme sciopero nazionale. La lotta individuale di Julie si colloca così sullo sfondo delle battaglie collettive dei lavoratori più vulnerabili. E mentre Gravel scriveva la sceneggiatura, sono iniziate le proteste dei gilet gialli.

“Full Time”: un film sensoriale e ritmato

Full Time alterna giorni e notti, che scandiscono il tempo frenetico della città e quello più lento della provincia. Le giornate si succedono ad un ritmo sempre più veloce.

Anche il sottofondo musicale riecheggia la stressante vita quotidiana di Julie. La colonna sonora electro di Irène Drésel rispecchia le pulsazioni interiori del personaggio, il ritmo e la ripetitività delle sue giornate.

L’uso di lenti a focale lunga rende lo scenario urbano ansiogeno, riflettendo lo stato d’animo di Julie, rinunciando a una caratterizzazione parigina. Le atmosfere fredde e crude descrivono un territorio ostile, si potrebbe essere in qualsiasi grande città.

Julie, un’eroina quotidiana

Julie è in costante movimento…

La vediamo con i suoi figli, i colleghi, gli amici, al colloquio di lavoro. Non è sempre la stessa Julie, forte e fallibile allo stesso tempo, di cui emergono i difetti e le virtù.

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È una guerriera, che usa ogni mezzo per raggiungere i suoi obiettivi, che non si lascia scoraggiare dalle difficoltà. È tenace fino all’ostinazione.

A questa complessità Laure Calamy sa dare spessore e verità.

Dice di lei Gravel: “Quando ho iniziato a pensare a possibili scelte, Laure mi è subito sembrata perfetta. È un’attrice eccezionale, la sua gamma di interpretazioni è incredibilmente ampia, che si tratti di un registro tragico o comico… La scintilla che Laure infonde sempre nei suoi ruoli ha portato equilibrio a Julie, mantenendo la brillante compostezza del personaggio nonostante il difficile periodo che sta attraversando.“

Tanto simile anche alla nostra quotidianità…

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