Il Duomo di Milano : una passeggiata tra le guglie, tra demoni e diavoli
Il Duomo di Milano è l’opera più importante dell’architettura gotica in Italia.
Nella classifica dei luoghi storici più apprezzati al mondo stilata da Tripadvisor, il Duomo di Milano ha un posto in prima fila.
Nessuno può rimanere indifferente davanti a cotanta bellezza e maestosità, inclusi gli stessi milanesi i quali, sebbene siano notoriamente di corsa e con gli occhi puntati all’orologio, passando da Piazza del Duomo, trovano sempre il tempo di gettare uno sguardo ammirato alla loro magnifica cattedrale, simbolo ed emblema della città di Milano.
Questo irripetibile rapporto di simbiosi è una sinfonia senza tempo intessuta di assonanze e vibrazioni comuni. Il Duomo è il punto di equilibrio di Milano perché è la massima rappresentazione della laboriosità meneghina e del coraggio di affrontare le sfide di ogni tempo.
Il Duomo di Milano è l’opera più importante dell’architettura gotica in Italia. In marmo bianco la costruzione maestosa si estende su una lunghezza di più di 157 metri.
Con le sue cinque braccia è sopraffacente di grandezza. La luce attraversa le bellissime finestre di vetro colorate ed illumina l’interno.
Nel suo cammino nella storia lungo quasi sette secoli, il Duomo è sempre stato fonte di ispirazione per uomini di fede, artisti, poeti e letterati.
Alessandro Manzoni lo ha definito “l’ottava meraviglia”, Heinrich Heine si stupì che “quel lavoro di intaglio fosse fatto di autentico marmo”, Percy Bysshe Shelley alzato il suo sguardo, si accorse delle stelle che sembravano raccogliersi fra quella foresta di guglie, rendendo il Duomo superiore a qualunque altra opera d’architettura. Stendhal, Emerson, Carducci, Buzzati, Gadda, Cattaneo rimasero sperduti tra il fascino delle navate, della “fanciula di Jesse”, tra i raggi del giorno filtrati dalle vetrate, la luce abbagliante della piazza ed il candore marmoreo.
Ma raccontiamone in breve la sua lunghissima storia.
Nel 1386, tutto d’un tratto, il signore di Milano Gian Galeazzo Visconti decise e di voler costruire una cattedrale a Milano. Immediatamente iniziò a prendere accordi con l’arcivescovo Antonio da Saluzzo, offrendosi di regalare alla nascente Fabbrica del Duomo, le sue cave di Candoglia, vicino a Verbania, da cui si estrae il marmo rosato che caratterizza la struttura, selezionando gli architetti capo: Simone da Orsenigo prima e Nicola Bonaventura poi.
Ma perché tutta questa foga? C’è lo zampino del diavolo
A chi piacciono le numerose leggende e curiosità legate alla costruzione della cattedrale meneghina, diremo che di mezzo c’è lo zampino del diavolo.
Pare, che pochi giorni prima che Visconti si buttasse nella costruzione del Duomo, Satana avesse fatto visita al signore di Milano, svegliandolo con rumore di zoccoli e odore di zolfo. “Voglio portarmi la tua anima all’inferno. A meno che tu non costruisca una chiesa piena di immagini del signore del male”.
Una richiesta che sembrava assurda, ma di fronte all’alternativa, Gian Galeazzo Visconti non ebbe molta scelta. Peccato che Gian Galeazzo però non riuscirà a vedere la sua opera compiuta, perché morirà pochi anni dopo, nel 1402.
Ma vedere compiuto il Duomo sarebbe stato impossibile per chiunque, visti i tempi biblici che furono necessari per completare la terza cattedrale più grande d’Europa (dopo San Pietro a Roma e la cattedrale di Siviglia).
Passarono i decenni…
Ai Visconti si succedettero gli Sforza, i direttori dei lavori cambiavano in continuazione, si avvicendarono architetti, scultori, artisti e maestranze, provenienti da tutta Europa, ma la fine dei lavori non si vedeva mai.
La facciata si fece grazie a Napoleone, che dispiaciuto di vedere il Duomo non ancora completato prese in mano la situazione nel 1805 e fece costruire la parte anteriore, completata nel 1812.
Nel 1858 venne demolito il campanile che si trovava sulla navata e le campane vennero trasferite nel tiburio. Per tutto il XIX secolo furono completate le guglie e le decorazioni architettoniche, fino al 1892.
Quasi 500 anni dopo quella notte in cui il demonio apparve a Visconti, il volere del Diavolo fu compiuto e una chiesa piena di immagini del signore del male era finalmente compiuta: è infatti proprio per volere di Gian Galeazzo che sul Duomo, oltre alle 3400 statue, ci sono 96 doccioni che ritraggono demoni e diavoli.
Leggenda a parte. Il Duomo è un monumento che non assomiglia a nessun altro, la cui facciata illumina e riempie tutta la piazza con il suo candore e la sua ricchezza architettonica. Scrigno di tesori e di preziosità, la sua storia vive nel suo marmo e attraverso il lavoro della Veneranda Fabbrica, che ininterrottamente se ne prende cura dal 1387.
La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano propone un ricco ventaglio di visite guidate alla scoperta del Duomo, del Battistero di S. Giovanni alle Fonti, del Museo, della Chiesa di San Gottardo in Corte e delle meravigliose Terrazze. Dedicate a gruppi più o meno numerosi e di tutte le tipologie, ognuno dei tour proposti sarà un’occasione interessante e divertente per scoprire le storie più celebri della Cattedrale ma anche i particolari inediti per soddisfare la curiosità di tutti, dal viaggiatore che si avvicina alle meraviglie del complesso monumentale del Duomo per la prima volta. Una suggestiva passeggiata è quella sulle Terrazze, in una vera “Foresta di Pietra” tra 135 Guglie, 150 doccioni o bocche d’acqua, 96 giganti e 14 archi rampanti, per osservare insieme gli elementi tipici dell’architettura gotica, proiettati nel panorama emozionante e poliedrico della Città di Milano, ammirabile in tutta la sua interezza “in vetta al Dômm”.
Per informazioni e prenotazioni: www.duomomilano.it