Video

Perfetta illusione, il melodramma noir di Pappi Corsicato

Perfetta illusione: un film di Pappi Corsicato, tra noir e melodramma nel mondo dell’arte

Perfetta illusione, il nuovo film di Pappi Corsicato, dopo 10 anni da Il volto di un’altra, fa perno sulla figura di Toni (Giuseppe Maggio), che coglie al volo la possibilità di dare alla sua vita la svolta che ha sempre sognato, proprio nel momento in cui stava per rinunciare alle sue più autentiche aspirazioni.

Toni ha depositato in cantina i suoi quadri, che per la moglie Paola sono un fastidioso ingombro da buttare, e sembra avviato a fare carriera nella SPA dove finora ha fatto l’inserviente.

Il suo stipendio coprirà l’investimento di Paola che vuole diventare socia del suo principale e aprire un negozio di scarpe alla moda nel centro di Milano.

Ma Toni viene licenziato per un comportamento inconsulto che offende una cliente.

E comincia a mentire, confondendo sempre più ciò che vorrebbe essere e ciò che è

Non dice a Paola del licenziamento. Intano incontra Chiara, la cliente della SPA, un ragazza bene che vorrebbe farsi strada nel mondo dell’arte come curatrice.

Si incontrano per caso in una galleria e Chiara, sentendosi in colpa, gli trova un lavoro e gli offre la possibilità di dipingere in un meraviglioso studio nella sua casa.

Toni ha un certo talento che si manifesta in un “rosso” particolare e nella cura dei dettagli ingigantiti e insistiti in cui ”si perde, curandoli fino allo sfinimento”, come dichiara al critico d’arte cui lo presenta Chiara durante una cena che introduce lo snodo centrale del film.

perfetta-illusione-il-melodramma-noir-di-pappi-corsicato

Toni sta vivendo due vite parallele, con due donne cui continua a mentire: non vuole scegliere e non si chiede quando e come dovrà farlo.

Perfetta illusione: un abile mosaico di citazioni

La sceneggiatura scritta da Corsicato insieme a Luca Infascelli è un abile mosaico di molte citazioni: dalle Illusioni perdute di Balzac a Macht Point di Woody Alllen, ai melodrammi di Fassbinder e Almodòvar.

Le vicende dei personaggi si dipanano nel mondo dell’arte, nelle gallerie e all’Hanger Bicocca tra le opere di Cattelan e di altri artisti come Talia Chetrit e Julian Schnabel, con cui Corsicato ha una lunga frequentazione, che emerge anche nei ringraziamenti finali a Francesco Clemente e Astrid Welter.

Milano, vista dall’alto nella sua impenetrabile magnificenza o in soggettive che coincidono con lo sguardo dei personaggi e della macchina da presa incornicia la vicenda mostrando quanto sia difficile entrare nel mondo dei propri sogni.

La differenza tra Toni e Chiara è rimarcata in ogni incontro con i suoi genitori, esponenti di una borghesia intellettuale e privilegiata, che non si fa scrupoli morali.

Per Corsicato sono i particolari, i dettagli e i modi della messa in scena, della ripresa e del montaggio a fare la differenza per mostrarci un mondo dove l’illusione può offuscare la realtà, ma non la sostituisce a lungo.

l film si apre e si chiude sull’immagine dell’uccellino che crede di mangiare una mollica e invece si ostina a becchettare un sasso, così come Toni si avviluppa nella sua “perfetta illusione”, che crede di poter controllare, senza chiedersi come.

Il caso fa crollare la piramide di menzogne

Non riveliamo il colpo di scena del noir, che pone quesiti morali a tutti i personaggi, mettendo in luce la loro fragilità.

Perfetta illusione riprende l’azione da prospettive distorte, ribaltate e incrociate, in cui la realtà viene raccontata come la vorremmo: è una menzogna o un sogno?

In questo labirinto Toni si perde perché non ha una propria identità, ma un’immagine da presentare al mondo. Incerto tra l’ambizione artistica e l’amore, non sa neppure chi ama davvero e da chi è amato davvero.

Alla fine la realtà emerge tra le sfavillanti apparenze e le promesse di un futuro di successo, pur se pagato a caro prezzo.

Il finale di una storia, che poteva prendere tante strade diverse, resta necessariamente aperto.

Perfetta illusione: un raffinato lavoro di squadra

Il cinema di Corsicato, dove scorre sempre una linea sottile tra l’illusione e la realtà, si centellina negli anni e va certamente riscoperto, sostenuto, riportato alla luce proprio come i dipinti del protagonista nascosti in cantina.

L’eterogeneo team produttivo composto da Carlo Macchitella, Pier Giorgio Bellocchio e i Manetti bros contribuisce efficacemente a costruire l’inganno in una messinscena valorizzata dal lavoro sul trucco di Alessia Iacino e dalle acconciature di Eleonora Migliaccio, col contributo  musicale di Gabriele Roberto e Andrea Boccadoro, che intesse concerti e sinfonie di Brahms con una partitura originale a base di cool jazz e battiti del cuore accelerati.

Efficaci gli interpreti, tra cui si si segnala la giovanissima Carolina Sala, che ricorda la Jean Seberg di Fino all’ultimo respiro e la Scarlett Johansson del già citato Match Point.

Perfetta illusione – Regia di Pappi Corsicato. Un film con Giuseppe Maggio, Margherita Vicario, Carolina Sala, Italia 2022 – distribuzione https://www.europictures.it/

Nei cinema giovedì 15 dicembre 2022