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A Santarcangelo di Romagna per la Fiera di San Michele

A Santarcangelo di Romagna per la Fiera di San Michele

Sono tanti i motivi per i quali vale la pena scoprire Santarcangelo di Romagna: per la sua forte identità romagnola e l’atmosfera di grande borgo scandito da un giusto ritmo di vita, per la sua bellezza architettonica fatta di nobili palazzi, angoli suggestivi, vicoli e piazzette che le hanno conferito il titolo di Città d’Arte, per le manifestazioni di respiro internazionale che la animano non meno delle sagre di paese dense di profumi e di sapori.

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L’antico borgo medievale adagiato su una morbida altura , chiamata colle di Giove, sorge sulla via Emilia, a 8 km da Bellaria- Igea Marina e a  10 km Nord di Rimini ed è considerato il “portale della Valle del Marecchia”.

Quando visitare Santarcangelo di Romagna ?

Ogni momento dell’anno è un’occasione per programmare una visita alla cittadina e godere dei suoi luoghi e delle sue manifestazioni che scandiscono le stagioni, divenute anche attrazioni turistiche.

E allora perché non cominciare con la Fiera di San Michele (patrono della città) che si tiene dal 30 settembre all’1 ottobre p.v.

La Fiera di San Michele e la Cipolla dell’Acqua a Santarcangelo di Romagna

La Fiera di San Michele, popolarmente conosciuta come “Fiera degli uccelli”, giunta alla 651° edizione, è la prima delle grandi fiere autunnali che si svolgono a Santarcangelo di Romagna.

Gli antichi legami con il mondo venatorio sono testimoniati da un editto di epoca malatestiana in cui si parla della caccia con il falcone e del relativo commercio già in scena in tempo di fiera.

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Vi aspettano il mercato, il verde, le erboristerie e gli artigiani, i produttori agricoli e, ovviamente, la buona cucina e la celeberrima ospitalità santarcangiolese.

Sempre durante la Fiera di San Michele, per l’ottavo anno consecutivo, dal 29 settembre all’8 ottobre. si tiene il gustoso evento dal titolo La Cipolla nel Piatto.  

L’iniziativa è dedicata alla Cipolla dell’Acqua, la tipicità di Santarcangelo di Romagna, ancora poco conosciuta, ma molto gustosa, che fa parte dell’identità clementina, tanto da ispirare il soprannome tradizionale dei santarcangiolesi: ‘zvùléun’, (cipolloni).

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La cipolla dell’acqua ha molte qualità. Infatti, è a km. 0, stagionale, buona e digeribile, se cotta senza grassi.

La “bionda” di Santarcangelo di Romagna, è di grandi dimensioni (può arrivare a pesare un chilo),  è piuttosto acquosa e dolce.

L’area di coltivazione tradizionale era la zona bassa del torrente Marecchia.

Si irrigava facendo scorrere l’acqua dei fossi che erano usati alternativamente dai coltivatori e dai mugnai, i cui mulini erano numerosi in questa zona.

Dopo il raccolto deve stare al sole ad asciugarsi almeno un mese: questo conferisce al velo esterno il colore biondo.

Dopo, però, va conservata all’ombra e al fresco. Le cipolle sono a questo punto legate in trecce, e durano così ­fino all’11 novembre, San Martino, altra festa importante di Santarcangelo di Romagna.

Uno dei modi più tipici e semplici di consumarla è quello di condirla da cruda con olio extravergine d’oliva, aceto di vino rosso e un po’ di sale grosso, magari mescolata con del radicchio, e gustarla dentro a una piadina calda.

Alternativamente si può tagliare a spicchi e cuocerli sulla piastra.

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Slow Food l’ha inserita nell’Arca del Gusto, il catalogo dei prodotti tipici d’eccellenza

12 ristoranti di Santarcangelo di Romagna sotto il segno della cipolla gourmet

I 12 ristoranti  coinvolti nel progetto, inseriranno nei propri menù piatti a base di cipolla, con ricette della tradizione o invenzioni degli chef. L’elenco completo di piatti e ristoranti, si può trovare nei siti del  Comune, Pro Loco e Blu Nautilus.

Dove soggiornare

Sebbene Santarcangelo di Romagna non difetti certamente di ottime strutture ricettive, per ogni gusto e necessità, noi vi consigliamo in questi ultimi scampoli di bella stagione, di prenotare un soggiorno al Blu Suite Resort di Bellaria Igea Marina.

Perché?

Perché ogni cosa al Blu Suite Resort racconta l’amore per il mare.

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Perché ogni giorno, l’ospite vive un’esperienza privilegiata, al di sopra dell’ordinario soggiorno in un resort.

Tutto diventa straordinario, dal check-in alla giornata in spiaggia, dalla sontuosa colazione del mattino,  alle cene gourmet nei due ristoranti, Alma Restaurant e Blu Restaurant, fino  ai momenti wellness in spa.

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La struttura offre il servizio di noleggio biciclette e vanta anche una piscina all’aperto riscaldata, giardini incantevoli e una spiaggia privata ben attrezzata.

Al mattino vi attende un’abbondante colazione completa di prodotti biologici e pietanze senza glutine.

Il Blu Suite Hotel è il luogo ideale per una vacanza rilassante.

Ci si può rilassare in giardino, in compagnia di un buon libro, oppure vivere la vita da spiaggia, viziati con una golosa piadina romagnola e un cocktail fruttato, direttamente sotto l’ombrellone.

La Blu Beach, ad un passo dalle camere, è un luogo magico: la sabbia chiara della Riviera si accompagna a un morbido tappeto verde, ornato di palme,

In riva al mare, l’Insolito Caffé delizia con gustosi snack dolci e salati in ogni momento della giornata.

Immaginate quindi un microcosmo di servizi, creato con il solo obiettivo di farvi sentire bene, qualunque cosa significhi per voi.

Un universo di infinite possibilità, avvolto di luce e toni caldi, a specchio sul mare della Riviera Romagnola.

E per finire c’è anche Katia Foschi, la proprietaria, l’anima blu del resort…ma di lei vi parleremo a lungo un’altra volta.

Blu suite Resort – Viale Alfonso Pinzon, 290 – Bellaria – Igea Marina – +39 0541 332 454

Giornalista di lungo corso ha lavorato all’interno di alcune case editrici quali la Mondadori, Rusconi Editore e f.lli Fabbri Editore. Successivamente, per diversi anni ha operato nel campo della musica come responsabile della promozione e del marketing per le più importanti major discografiche. Attualmente collabora anche con il mensile cartaceo Caravan e Camper e per altre testate online di viaggio, bellezza ed enogastronomia.