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Orpheon di Diptyque: quattro passi di notte a Parigi, negli anni Sessanta

Un profumo come un viaggio nel tempo e un sogno olfattivo

Orpheon di Diptyque: quattro passi di notte a Parigi, negli anni Sessanta

Orpheon di Diptyque: un profumo come un viaggio nel tempo e un sogno olfattivo

Se una notte vi doveste ritrovare a passeggiare per boulevard Saint-Germain, arrivando per caso davanti all’entrata di un café affollato che porta l’insegna “Orphéon”…

Beh, o siete finiti in un film di Woody Allen

oppure avete appena indossato

l’ultima creazione di Diptyque.

Immaginate i primi anni Sessanta a Parigi… Immaginate il Quartiere Latino, cuore della vita artistica, intellettuale e, soprattutto notturna, in una effervescenza anticipatrice del ’68, ancora più simile alle bollicine in un calice di champagne che alla rivoluzione giovanile.

Nei café sul boulevard Saint-Germain si parla di tutto e di tutti. I filosofi sono le star del momento, i registi (e gli attori) ridefiniscono l’idea di cinema, e la moda vede il trionfo del prét – à – porter…

Meno noto di altri, l’Orphéon è un locale che apre solo di notte, e si divide in due ambienti distinti – sotto la cave, col tipico soffitto a volta e una cortina di fumo ad accogliere i clienti che ascoltano musica e ballano.

Al piano terra il bar dove bere un cocktail, fra luci soffuse, seduti su divanetti di velluto cremisi – per soddisfare la  clientela composta da studenti americani in viaggio alla scoperta della vecchia Europa, giovani donne elegantissime e appassionate di letteratura, innamorati, aspiranti attori, artisti più o meno famosi…

Orpheon di Diptyque: come nasce un profumo da un “café”

E’ un salotto, un ritrovo, crogiuolo di idee e tendenze per una generazione che sta prefigurando il proprio futuro pensando sia quello del mondo.

Come a volte accade, tutto questo col tempo è svanito, evaporato come le ultime gocce di alcol sul fondo di un bicchiere a fine serata.

I locali dell’Orphéon sono stati inglobati dal progetto Diptyque, che aveva da poco aperto proprio lì accanto, quando un autentico coup de foudre era scattato fra tre amici talentuosi e creativi, con la voglia comune di realizzare qualcosa di unico e autentico.

E così la doppia vetrina – che aveva dato il nome alla boutique – divenne un trittico…

In occasione del suo sessantesimo anniversario, la Maison ha voluto rendere omaggio a questo mitico contesto e, poiché nulla era rimasto dei luoghi, ne ha ricostituito l’atmosfera reinventandone il profumo.

Orpheon di Diptyque è, dunque, un viaggio nel tempo e un sogno olfattivo.

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Gli arredi sono dominati dal legno, fra tavoli bassi, scaffali per le bottiglie e il lungo bancone, fino al parquet della pista da ballo: cedro, vetiver, patchouli.

Gli alcolici, consumati in gran quantità come se non ci fosse un domani (e soprattutto, come se i postumi fossero una dannazione riservata ai comuni mortali, che qui non mettono piede) con la nota pungente del ginepro, una fettina di limone italiano e una goccia di mandarino verde

Il tabacco delle mille sigarette fumate notte dopo notte, con gli accenti acri del lentisco e del galbano, insieme a quelli più dolci del favo d’api e del cisto (che ricordano i sigari cubani o il tabacco da pipa olandese).

Una scia impercettibile di profumo femminile, un mosaico floreale in cui si intuiscono lo ylang-ylang delle Comore, la magnolia cinese, la rosa damascena che fanno da sottofondo a una vibrante assoluta di gelsomino d’Arabia, intenso e seducente come lo scintillio di una bocca disegnata dal rossetto nella penombra.

Le figure maschili che si muovono in questo quadro sono a volte dandy – giovani, bellissimi, eterei – a volte seduttori consumati che emanano un sentore di muschio e di ambra.

L’ultimo tocco viene dato dalle luci calde e soffuse, con un accordo di fava tonka del Venezuela e benzoino vanigliato del Laos e una chiusura di ambroxan, che lo rende più sensuale ma senza che diventi sfacciato.

Orphéon è un profumo fresco, floreale e boisé, senza connotazioni di genere.

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www.diptyqueparis.com/it

I tre amici, Desmond Knox-Leet, Christiane Gautrot e Yves Coueslant, a sessant’anni di distanza, sono ancora lì, al numero 34 di boulevard Saint-Germain, intenti a creare e ricreare – infaticabili alchimisti – l’universo Diptyque, attraverso la più effimera e seducente delle arti, quella del profumo. Li andiamo trovare?

La distribuzione del brand diptyque in Italia è affidata in esclusiva ad Olfattorio s.r.l. I principali punti di riferimento sono le due boutique monomarca di Milano (via Brera 23) e Roma (via del Babuino 162-163) e i Bar à Parfums di Firenze, Torino, Bergamo, Brescia, Genova. Per maggiori informazioni: olfattorio.it – baraparfums.it