Sex surgery per l'identità di genere.
Sessuologia

Sex surgery per l’identità di genere

La chirurgia per cambiare sesso

Sex surgery per l’identità di genere.

Per chi intende intraprendere un percorso di transizione che riguarda la disforia di genere – più semplicemente cambiare sesso: da maschio a femmina o da femmina a maschio – ci sono delle novità. Infatti la legge 164, con due nuove sentenze del luglio del 2015, legittima il cambiamento anagrafico anche in assenza di intervento chirurgico (prima indispensabile per cambiare genere e nome all’atto di nascita). Un fatto che regala serenità a chi inizia la transizione al fine di raggiungere un totale benessere, ma che – per vari e comprensibili motivi -non vuole affrontare una seria e impegnativa operazione di chirurgia per adeguare i propri caratteri sessuali al genere desiderato: maschile o femminile. Se, invece, il soggetto lo desidera il giudice potrà autorizzare anche l’intervento. La Corte Costituzionale, infatti, precisa che “il trattamento chirurgico costituisce uno strumento eventuale, di ausilio al fine di garantire, attraverso una tendenziale corrispondenza dei tratti somatici con quelli del sesso di appartenenza, il conseguimento di un pieno benessere psichico e fisico della persona“.primo-piano-disforia

Fondamentale, per capire la disforia di genere e i percorsi di transizione, è fare chiarezza sui concetti di sesso, genere e orientamento sessuale. Durante il seminario sull’argomento – tenutosi a Bologna l’8 ottobre scorso e promosso da CIS (Centro Italiano di Sessuologia) e FISS (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica) – Margherita Griglia, psicoterapeuta e formatrice e sessuologa clinica ha spiegato che “spesso confondiamo i 3 concetti e sovrapponiamo sesso e genere ma, tra questi due, esiste uno spazio abitato da varie esperienze. Il sesso è biologico, il genere è l’attribuzione socio-culturale. L’identità di genere è l’autopercezione, è il sesso piscologico: il percepirsi donna o uomo”.

Per la transazione occorre seguire un percorso preciso

Come sottolinea Daniela A. Nadalin, psicologa, psicoterapeuta e segretario ONIG (Osservatorio Nazionale Identità di Genere). “C’è bisogno di una valutazione psico-diagnostica della domanda con colloquio e test specifici, dall’approccio individualizzato. Si riportano le esperienze di vita nuove, vissute nel genere che si vuole ottenere, con i limiti e le difficoltà incontrate, a terapia ormonale avviata (blocco del testosterone per indurre il fenotipo femminile o riduzione degli estrogeni inducendo il fenotipo maschile). Per chi richiede l’intervento chirurgico, l’èquipe deve valutare le motivazioni spiegando anche le complicanze e il percorso post-operatorio.transessualismo

A questo proposito Massimiliano Timpano, urologo del gender team di Torino, ha precisato che la chirurgia viene chiesta anche per avere rapporti sessuali e minzione da maschio o da femmina. “Nel passaggio al femminile si rimuovono i testicoli e una parte del pene e si creano i genitali femminili. Il clitoride viene costruito con una parte del glande e si cerano le piccole e grandi labbra. Il lembo scrotale fodererà la neo cavità vaginale. Per i genitali maschili si esegue una falloplastica creando un micropene e si ricostruisce il canale uretrale. Esiste anche un intervento più impegnativo e lungo con prelievo cutaneo dai glutei e dal braccio  creando un tubo con protesi peniena gonfiabile”.

Per saperne di più

Di Ceglie D. Straniero nel mio corpo. Sviluppo atipico dell’identità di genere e salute (Franco Angeli). Questo libro raccoglie alcuni dei contributi più attuali di clinici, ricercatori, 1962577specialisti di diverse discipline sul tema dello sviluppo dell’identità di genere. Il rapporto tra lo sviluppo dell’identità di genere e i disturbi alimentari o il funzionamento della famiglia sono altri pregevoli contributi del libro che ci offre inoltre una prospettiva, se necessario, terapeutica e trasformativa.

www.onig.it – www.epath.eu – www.cisonline.net– www.fissonline.it

 

Se desiderate avere chiarimenti su problemi di natura sessuale (maschile o femminile) potete scrivere alla dottoressa Bettelli Lelio a: cbchiachia7@gmail.comChiara Bettelli lelio

 

Assistente psicologa, direttore di psicodramma moreniano e counselor in sessuologia clinica di FISS (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica), è giornalista professionista nell’area del benessere psico-fisico. E’ esperta in consulenze su difficoltà individuali e di coppia riferite a disturbi psico-sessuali o a problemi relazionali.