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Tagikistan: un viaggio ai confini del mondo

L’Asia ha tanti cuori. Noi vi conduciamo alla ricerca di quello perduto per secoli nel suo ventre misterioso, la dove le steppe, i monti e gli altipiani si riempivano di carovane, di cavalli e di gente che cercava nuovi pascoli sempre più verdi. Vi conduciamo in Tagikistan 

Il Tagikistan,  è un lembo di terra remoto e sconosciuto, incorniciato da catene montuose tanto impervie quanto affascinanti, con vette di oltre settemila metri che bucano il cielo.

Una scenografia maestosa ed emozionante, accessibile al solo viaggiatore dal passo lento, che ha occhi per vedere, anima per sentire e un forte spirito d’avventura.

Un viaggio in Tagikistan è un viaggio ai confini del mondo, in cui si inseguono panorami selvaggi e struggenti, su altipiani a 4000 metri d’altitudine, punteggiati da laghi turchesi, che cambiano colore a seconda dei riflessi del sole.

Un luogo dove si sosta nelle case di fango o nelle yurte nomadi, sorseggiando infusi di te salato con latte di capra, una bevanda particolarmente energetica, che sostiene il cammino. Un luogo dove il tempo possiede una sua unica dimensione, scandita dal sorriso e dalla calda ospitalità della sua gente.

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Tagikistan: crocevia di imperi e culture

Il Tagikistan la più piccola delle cinque repubbliche dell’Asia centrale.

I Tagiki sono diversi dagli altri popoli dell’Asia Centrale, per storia, lingua, origine etnica ed anche religione, visto che parte della popolazione pratica un Islam di diversa scuola rispetto ai paesi confinanti.

Per quanto nel Tajikistan non manchino i siti storici e archeologici da visitare, il vero patrimonio monumentale sono le montagne, meta fantastica e perfetta per gli escursionisti d’alta quota, per gli amanti dell’arrampicata su roccia e del trekking.

Forse con un po’ di fortuna si potrà avvistare anche qualche grande mammifero di montagna come l’orso, il leopardo delle nevi, il lupo, lo yak, lo stambecco, il cinghiale. O qualche magnifico esemplare di aquila reale.

E perché no, magari anche lo yeti… mai mettere limiti alla buona sorte!

Tagikistan: la spettacolare strada del Pamir

Viene chiamato Pamir, ma il suo vero nome è Bam-i-Dunya, che in persiano significa “Il tetto del mondo”.

Quello del Pamir è un altipiano vastissimo, dal quale si diramano le più imponenti e maestose catene montuose della terra, l’Hindukush a nord-ovest, il Tien Shan a nord-est, il Karakorum e l’Himalaya a sud-est.

Una delle esperienze più straordinarie, che un viaggiatore può sperimentare, è quella di percorrere la Pamir Highway — M41, la seconda strada più alta del mondo, dopo quella del Karakorum e la più suggestiva della regione.

La strada, per quanto a tratti sia dissestata e gravemente danneggiata da erosioni e frane, si inerpica attraverso una serie di altipiani con vedute montane straordinarie, profondi laghi turchesi e vallate a perdita d’occhio, paesaggi lunari, mandrie di cavalli e yak, antiche tombe, sorgenti termali e remoti accampamenti di yurte.

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Il passo del Cavallo Bianco

A nord di Murgab, la strada statale ad alta quota che collega il Tagikistan con il Kyrgyzstan, supera a 4655 metri l’incantevole Passo Ak-Batail ( Cavallo Bianco) dal quale si possono facilmente avvistare le pecore di Marco Polo.

Si tratta di una particolare specie di ovino, noto soprattutto per le sue lunghe e robuste corna, che prende il nome dal famoso esploratore, il quale descrisse questa razza durante l’attraversamento del Pamir nel 1271.

Purtroppo di questa specie ne rimangono in totale soltanto 6000 esemplari e la sua sopravvivenza è fortemente minacciata.

Il lago Karakul e il Parco Nazionale del Pamir

La regione, immersa in colorati paesaggi lunari, circondata da montagne dalle nevi perenni, è quasi completamente disabitata, ad eccezione dell’interessante insediamento di Karakul, un villaggio avvolto da un’atmosfera misteriosa, che sorge a 3600 metri, accanto all’’omonimo lago creatosi in seguito all’impatto di un meteorite, circa 10 milioni di anni fa.

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Il Karakul Lake, che in kirghiso significa “lago nero”, sebbene il suo colore sia di un azzurro intenso, è il lago salato più alto dell’altopiano del Pamir, e secondo al mondo.

Il Karakul Lake si trova all’interno del Parco Nazionale del Pamir, annoverato fra i siti Patrimonio Unesco dal 2013, a protezione di un’ampia area dell’est del Tagikistan.

Alcuni degli itinerari che includono questa magnifica porzione di Pamir, consentono di entrare in contatto con la leggendaria ospitalità locale, pernottando in semplici guest-house, o direttamente presso le abitazioni delle famiglie.

Un’esperienza che, per quanto possa risultare faticosa e necessiti un grande spirito di adattamento, si rivelerà indimenticabile e non farà rimpiangere il più lussuoso cinque stelle.

Prima di lasciare il Tagikistan non dimenticate di volgere l’ultimo sguardo all’indietro, per riempirvi gli occhi dello straordinario spettacolo offerto dal Pamir, affinché il ricordo rimanga il più a lungo impresso nella memoria.

credito immagine di copertina @wikimediacommons

Giornalista di lungo corso ha lavorato all’interno di alcune case editrici quali la Mondadori, Rusconi Editore e f.lli Fabbri Editore. Successivamente, per diversi anni ha operato nel campo della musica come responsabile della promozione e del marketing per le più importanti major discografiche. Attualmente collabora anche con il mensile cartaceo Caravan e Camper e per altre testate online di viaggio, bellezza ed enogastronomia.