Tolo Tolo: il ritorno di Checco Zalone, in un film ambizioso e difficile
Un film tra cinismo e buonismo: ce n’è per tutti.
Tolo Tolo è il quinto film interpretato da Luca Medici in arte Checco Zalone. La commedia, per la prima volta diretta dall’attore stesso, uscirà nelle sale italiane il primo gennaio 2020, a quasi quattro anni di distanza da Quo vado?
Partendo da un copione scritto insieme a Paolo Virzì, Zalone conferma il suo talento pirotecnico e la sua unicità di comico civile, che è anche il segreto del suo successo.
Tolo Tolo è un lavoro che ha visto una lunghissima gestazione, in cui è stato necessario un numero straordinario di comparse ( quelle africane sono state cercate nei centri di accoglienza), numerosi set allestiti, partendo dall’Italia da Roma a Bari fino a Trieste (dove è stato dato l’ultimo ciak), per approdare a Malta e poi in Kenia passando dal Marocco.
Checco Zalone prende di petto la realtà italiana in un film ambizioso e difficile,
di estrema complessità sia artistica che produttiva.
Una storia che parla di Africa, ma soprattutto di Italia, e lo dichiara esplicitamente col suo corredo di canzoni pop che attraversano varie epoche, da Nicola Di Bari ad Al Bano a Sergio Endrigo.
…e poi di migranti, politici improvvisati e fascismo.
Tra le sue battute divertenti o fortemente satiriche – su tutte una recita: “il fascismo è come la candida, esce con lo stress e il caldo”
Il Cast
Nel cast, oltre un cameo di Nichi Vendola, ci sono Souleymane Sylla, Manda Touré, Nasser Said Birya, Alexis Michalick, Arianna Scommegna, Antonella Attili, Nicola Nocella, Diletta Acquaviva, Maurizio Bousso e Sara Putignano.
Sinossi
Tolo Tolo ( che significa “solo, solo”) è l’espressione usata da un bimbo africano quando, nel film, incontra per la prima volta il personaggio interpretato da Checco Zalone.
Siamo a Spinazzola, nel cuore delle Murge pugliesi. Checco è un sognatore, con il pallino dell’imprenditoria, rifiuta categoricamente il reddito di cittadinanza e apre un sushi restaurant. Ma dopo il successo iniziale, il progetto fallisce miseramente, trascinando sul lastrico anche l’intera famiglia.
Decide quindi di fuggire dall’ira dei parenti, dai creditori e dal fisco “là dove è possibile continuare a sognare”: ovvero in Africa, dove si improvvisa cameriere per un resort a cinque stelle.
Lì incontra Oumar, cameriere con il sogno di diventare regista e la passione per quell’Italia conosciuta attraverso il cinema di Pasolini.
Improvvisamente in Africa scoppia la guerra e i due sono costretti a emigrare, anche se Checco non punta all’Italia ma al paradiso fiscale del Liechtenstein, dove le tasse e la burocrazia sono meno pressanti che nel Bel Paese. A loro si uniranno la bella Idjaba e il piccolo Doudou (“come il cane di Berlusconi”).
Riusciranno i nostri eroi, attraversando il deserto e il mare insieme ai migranti,
a portare a termine il “grande viaggio da clandestini”?
Tra alti e bassi, tra momenti ilari e altri meno, il film scorre, talvolta faticosamente. Si ride un po’ di meno ma si riflette decisamente di più. E soprattutto invia un messaggio di umanità. E con i tempi che corrono non è roba da poco.
Data di uscita: 1 gennaio 2020 (Italia) In risalto
Regista: Checco Zalone
Sceneggiatura: Checco Zalone
Cinematografia: Fabio Zamarion
Musica composta da: Checco Zalone
Coreografia: Monica Simeone
Un film prodotto da Pietro Valsecchi
Distribuzione Medusa film